Caso Activision, parlano le sviluppatrici di Treyarch: "la nostra priorità è l'inclusività"

La situazione all'interno di Activision continua ad essere combattuta, ma le donne di Treyarch hanno finalmente espresso la loro opinione.

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a cura di Francesca Malacario

Activision è ancora sotto l'occhio del ciclone da ormai mesi, per via delle faccende interne alla software house che sono venute fuori soltanto da poco, ma che andavano avanti da diversi anni. Sono emersi diversi fatti scandalosi che vedono protagonista l'azienda, come il fatto che le molestie che avvenivano al suo interno venivano banalizzate dagli stessi dirigenti. Tutte queste problematiche hanno portato a diverse conseguenze, come ad esempio il recente sciopero a oltranza organizzato poche settimane fa, e adesso le donne all'interno di una delle compagnie sotto l'ala di Activision, Treyarch (autrice di giochi come quelli dell'intera saga di Call of Duty), hanno deciso di unirsi per dire la loro.

Nonostante non sia specificato nel tweet di Treyarch, sappiamo che questo è stato organizzato dalla parte femminile dell'azienda grazie a Miranda Due, facente parte del team di sviluppo, la quale ha specificato lei stessa che le donne della compagnia si sono unite per scrivere il messaggio. Quest'ultimo, contenuto nel post su Twitter della software house, è un annuncio nel quale spiegano che l'intento primario dello studio è quello di offrire un ambiente di lavoro sicuro, diversificato e inclusivo, e che al suo interno non c'è spazio per sessismo, molestie, razzismo, bigottismo, discriminazione o bullismo.

Si tratta indubbiamente di un bel messaggio da parte dell'azienda, e vedendo che queste parole provengono proprio da una “sottocategoria” di Activision, questo ci fa ben sperare per un futuro all'interno della software house più radioso e prosperoso. Anche altri diversi tweet, infatti, sono stati scritti dagli stessi membri di Treyarch, i quali esprimono la loro contentezza nel vedere che finalmente le donne della compagnia hanno fatto sentire la loro voce. Tra questi c'è anche Avani Jain, la quale esprime questo pensiero riguardo il post recente della società:

Avere una voce e sentire finalmente di poter contribuire a un vero cambiamento è uno dei motivi per i quali lavoro in Treyarch. Il messaggio è arrivato in estremo ritardo, ma è già un inizio. Sono delusa per tutto ciò che è successo, però sono sicura che possiamo creare noi la strada per un futuro migliore.

Iniziamo finalmente a vedere uno spiraglio di luce per la compagnia, che pare starsi impegnando per eliminare alla radice tutte le problematiche che la riguardano. Anche il CEO stesso, Bobby Kotick, ne sta subendo le conseguenze: in seguito alle accuse sul suo conto, pare che questo potrebbe abbandonare l'azienda, anche se è già chiaro che le ripercussioni lo seguiranno anche all'infuori di essa.