La battaglia legale tra Johnny Gioeli, voce della band Crush 40, e Sega per i diritti della celebre canzone "Live & Learn" si è conclusa con un'archiviazione che lascia ancora più domande aperte di quante ne abbia risolte. Il musicista americano aveva intentato causa contro la casa giapponese sostenendo di essere il legittimo proprietario del brano che accompagna Sonic Adventure 2, ma il tribunale ha respinto la sua richiesta per motivi procedurali, senza entrare nel merito della questione proprietaria. Una vicenda che getta luce sulle complesse dinamiche dei diritti d'autore nell'industria videoludica, dove spesso i confini tra creatività individuale e proprietà aziendale risultano sfumati.
Una questione di tempistiche, non di proprietà
Attraverso un messaggio pubblicato sui social media lo scorso 22 settembre, Gioeli ha chiarito la natura dell'archiviazione del caso. "Voglio che capiate che il motivo dell'archiviazione è legato ai tempi, non alla proprietà", ha spiegato il cantante, sottolineando come la canzone rimanga in una sorta di limbo legale. La precisazione assume particolare rilevanza perché suggerisce che il tribunale non si è pronunciato sul merito della disputa, lasciando irrisolte le questioni fondamentali sui diritti del brano.
La causa, intentata nel dicembre 2024, nasceva dalla convinzione di Gioeli di essere il vero autore di "Live & Learn". Il musicista sosteneva di aver composto, registrato e prodotto il pezzo nella propria abitazione senza alcun coinvolgimento diretto di Sega, conservando persino la registrazione master originale. Secondo la sua versione, eventuali diritti dell'azienda giapponese si limiterebbero esclusivamente al testo del brano.
Il paradosso Epic Games
Un episodio recente ha aggiunto un elemento surreale alla vicenda. Appena due settimane prima dell'annuncio dell'archiviazione, Epic Games ha contattato direttamente Gioeli per ottenere i diritti di utilizzo di "Live & Learn", su indicazione della stessa Sega. "La parte incredibile è che Sega gli ha detto di chiamare me per i diritti d'uso della canzone", ha rivelato il cantante, evidenziando quella che sembra essere una contraddizione nelle posizioni dell'azienda nipponica.
Questo contatto da parte di Epic Games, probabilmente legato ai rumor su una possibile collaborazione tra Sonic e Fortnite, dimostra come nella pratica anche Sega riconosca implicitamente il ruolo di Gioeli nella gestione dei diritti del brano. Una situazione che il musicista ha definito emblematica dell'incertezza che circonda la proprietà intellettuale della composizione.
Venticinque anni di utilizzi contestati
L'azione legale di Gioeli non si limitava a rivendicare la paternità artistica del brano, ma contestava anche l'utilizzo commerciale che Sega ne aveva fatto negli anni. Secondo il cantante, l'azienda avrebbe sfruttato e concesso in licenza "Live & Learn" per oltre 25 videogiochi, oltre che per programmi televisivi, film e spettacoli dal vivo, tutto senza il suo consenso o la sua conoscenza. Una pratica che, se confermata, rappresenterebbe un utilizzo estensivo ben oltre i confini del gioco originale per cui il brano era stato inizialmente creato.
La richiesta di Gioeli al tribunale includeva non solo un risarcimento economico, ma anche il riconoscimento definitivo della titolarità dei diritti. Un obiettivo che, almeno per ora, rimane incompiuto a causa dell'archiviazione per vizi procedurali.
Un futuro ancora incerto
Nonostante la battuta d'arresto legale, Gioeli mantiene una posizione ferma sulla questione. "La canzone è mia", ha dichiarato con determinazione, "l'ho scritta con Jun, la canto io, ho creato la melodia, ho registrato la mia voce nel mio studio, e loro non la possiedono". Il riferimento a Jun Senoue, compositore giapponese che ha collaborato alla realizzazione del brano, suggerisce una collaborazione creativa che potrebbe complicare ulteriormente il quadro dei diritti.
La conclusione del messaggio di Gioeli rivela una filosofia pragmatica di fronte all'avversità: "La vita non è sempre giusta, ma tutti andiamo avanti nell'amore e nella musica". Parole che lasciano intuire come, al di là delle questioni legali, rimanga l'orgoglio artistico per aver contribuito a creare uno dei brani più iconici della saga di Sonic.