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Pro
- Un porting incredibile sotto il profilo tecnico
- Le novità introdotte sono interessanti e sfruttano decorosamente le peculiarità di Switch 2
- Cyberpunk 2077 nella sua forma finale e completo di espansione
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Contro
- Alcuni leggeri cali quando vengono caricate le nuove zone
- Un pelo di sporcizia grafica a Dogtown
- Caricamenti leggermente più lunghi rispetto alle altre versioni
Il verdetto di Tom's Hardware
9
Cyberpunk 2077 per Nintendo Switch 2 è un porting incredibile, capace di mostrare cosa si possa già ottenere dall'hardware della nuova console ibrida e aprendo le porte a una generazione di produzioni third party che scendono a ben pochi compromessi. Se non lo avete mai giocato prima, non potete farvelo scappare in questa sua verste "portatile", mentre se lo avete già consumato su altri lidi, cercate un modo per provarlo per capire di cosa sia già capace Nintendo Switch 2 quando messa nelle mani giuste.
Informazioni sul prodotto

Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077 per Nintendo Switch 2 permette di giocare, senza compromessi, all'iconico titolo di CDPR ovunque vogliate.
Tagliamo subito la testa al toro! Questa non è una recensione che analizza i valori produttivi, i contenuti, i pregi e i difetti di Cyberpunk 2077, o della sua splendida espansione Phantom Liberty.
Delle due ultime produzioni di CD Projekt RED ne abbiamo già parlato più che a sufficienza dal 2020 a oggi (trovate le nosgtre recensioni qui e qui), quindi non serve raccontarvi, ancora una volta, i problemi che hanno segnato uno dei lanci più disastrosi del settore videoludico né, tantomeno, l'incredibile percorso di redenzione che ha portato Cyberpunk 2077 non solo a essere considerato uno dei titoli migliori degli ultimi anni, ma a farlo diventare uno dei benchmark di riferimento del settore, in virtù del suo incredibile comparto tecnico.
Alla stessa maniera, se siete giunti fino a qui in cerca del prossimo "meme" da postare online, perpetrando il tormentone che una console targata Nintendo non può permettersi di proporre delle IP tecnicamente impegnative in virtù del suo hardware antiquato, purtroppo vi devo dare la triste notizia che in questa analisi non troverete quello che cercate.
CD Projekt RED, non vi nego con mio estremo stupore, è riuscita nuovamente a realizzare un porting "al limite del miracolo" con questa conversione per Cyberpunk 2077, motivo per il quale questa recensione terrà in considerazione solo la qualità di questa operazione, capace di sorprendere sia per le capacità di ottimizzazione raggiunte dalla software house, si per la qualità dell'hardware confezionato da Nintendo con Switch 2. Chiariti questi due punti, possiamo cominciare
Il primo benchmark di Nintendo Switch 2
Non vi nego che sono rimasto positivamente sorpreso la prima volta che ho mosso i primi passi nella Night City di questa conversione di Cyberpunk 2077. La breve prova, svolta sulla build che a detta di CD Projekt RED era "vecchia di mesi", che feci ad Aprile non mi entusiasmò particolarmente. Il titolo sembrava meno fluido che nella sua controparte per Steam Deck, e PC handheld, e anche in modalità "docked" (ovvero con la Switch 2 collegata a un monitor esterno) non mi sembrava proprio di trovarmi di fronte allo stesso "miracolo tecnologico" a cui assistei quando testai The Witcher 3 per la prima Switch.
Lì per lì non capii se era proprio quella build a non avermi convinto o se fosse più il fatto che da quel porting di The Witcher 3 i tempi erano cambiati, i PC handheld hanno invaso il mercato e, molto probabilmente, una conversione di quella portata non restituiva più lo stesso "effetto wow" di qualche anno prima. Fatto sta che, da grande fruitore di PC Handheld, non mi aspettavo nulla di più di un compitino... e invece mi sbagliavo completamente.
La build finale di Cyberpunk 2077 per Nintendo Switch 2, difatti, non solo si comporta nettamente meglio della versione cucita attorno all'hardware di Steam Deck, ma si rivela essere un ottimo benchmark per la nuova console ibrida. Capace di mostrare chiaramente il potenziale della nuova console del Colosso di Kyoto, quando viene messa nelle mani di uno studio di sviluppo degno di essere chiamato tale.
Visto che, oramai, in questo mondo infame, tutto gravita attorno ai freddi numeri, prima di continuare vi elenco come si presentano, tecnicamente, le due versioni. Tenete conto che la versione per Steam Deck (erroneamente chiamata così da tutti) altro non è che un profilo realizzato ad hoc per sfruttare le tecnologie di upscaling di AMD, e l'hardware fornito da Valve, per garantire un'esperienza che si riveli il più possibile godibile. Difatti il profilo "Steam Deck" viene utilizzato sovente anche per testare Cyberpunk 2077 sui PC handheld basati su Windows e che offrono hardware più performante rispetto all'handeld di Valve.
Cyberpunk 2077 gira su Steam Deck in modalità Docked a 1080p/30fps sfruttando la tecnolgia di upscaling di AMD (FSR 3 Performance) partendo da una risoluzione base di 540p; mentre in modalità Handheld gira a 720p/40fps sfruttando la tecnolgia di upscaling di AMD (FSR 3 Balanced) partendo da una risoluzione base di 423p. Su Nintendo Switch 2, in modalità docked, scegliendo il preset Qualità, otteniamo una risoluzione di 1080p (con upscale tramite la tecnologia DLSS di NVIDIA partendo da una risoluzione variabile di 720p/635p) e un frame-rate di 30fps, mentre utilizzando il preset Performance otteniamo una risoluzione di 1080p (con upscale tramite la tecnologia DLSS di NVIDIA partendo da una risoluzione variabile di 635p/540p) e un frame rate fisso a 40fps.
A differenza di Steam Deck, Switch 2 mantiene le stesse performance anche in modalità handheld, con l'unica differenza (chiaramente percepibile, non ha senso negarlo) che la tecnolgia di uscpale di NVIDIA lavora partendo da risoluzioni più basse 635p/504p per la modalità Qualità e 540p/480p per quella Performance).
In linea di massima, al netto di tutte le comparazioni di sorta che si possono fare fra il pannello OLED di Steam Deck e quello LCD di Switch 2, la versione per la console di Nintendo offre una risoluzione complessiva più elevata, prestazioni più veloci e, grazie a un lavoro di ottimizzazione molto più incentrato sull'hardware proprietario nato dalla collaborazione fra NVIDIA e Nintendo, un'illuminazione complessiva migliore, una maggiore nitidezza nelle zone buie, insieme a una serie di impostazioni grafiche superiori per quanto concerne: texture, distanza visiva, numero di personaggi non giocanti a schermo e filtro anisotropico. La versione per Steam Deck, invece, garantisce dei caricamenti molto più rapidi e una gestione delle ombre decisamente più convincente rispetto alla nuova console di Nintendo.
Insomma un risultato che riesce a sorprendere positivamente fin dal primo avvio (facendo le dovute considerazioni del caso, sia chiaro) e che al netto di qualche calo, forse fin troppo frequente nelle sezioni di guida, mostra chiaramente come l'hardware di Nintendo Switch (che costa 50€ più del modello LCD di Steam Deck e 30€ in meno di ROG Ally) possa effettivamente competere con gli handheld, attualmente sul mercato, nella stessa fascia di prezzo, oltre che garantire, finalmente, anche a Nintendo una ludoteca di titoli third party di tutto rispetto.
Nuovi modi per controllare V.
Come vi dicevo, però, non sono i numeri a mostrare il valore di un prodotto, motivo per il quale CD Projekt RED ha pensato di inserire una serie di novità alla sua ultima produzione, pensate per sfruttare al meglio tutte le caratteristiche offerte da Nintendo Switch 2, cominciando da una serie di sistemi di conrtollo pensati per abbracciare tutte le tipologie di giocatore.
Si comincia con la mira supportata dal giroscopio, un'aggiunta non rivoluzionaria ma capace di aiutare parecchio quando si gioca in mobilità, con i Joy-Con 2 innestati nella console, e si vuole mirare di fino. Per venire incontro a chi non ha mai apprezzato questo tipo di controlli, CD Projekt RED ha deciso di implementare delle opzioni aggiuntive, che permettano non solo di regolare la sensibilità del giroscopio, ma che permettano di decidere quando attivarlo e, soprattutto, di ignorare eventuali movimenti nervosi del giocatore, permettendo di avere sempre un controllo della mira preciso e cucito attorno alle necessità dell'utente.
Dopodiché ci sono i controlli con il mouse, i quali si possono abilitare in maniera tale da averli sempre pronti nel momento in cui si decide di sganciare i Joy-Con 2 e girarne uno per poterlo sfruttare come un mouse standard. Onestamente, per quanto ben implementati, non mi sono trovato benissimo con questo sistema (probabilmente perché troppo abituato alla reattività del mirare con il mouse su PC o per via dell'ergonomia non eccelsa dei Joy-Con 2), ma la netto dell'esperienza soggettiva, ho notato che a volte i controlli del Joy-Con destro non venivano riconosciuti correttamente, obbligandomi a cliccare più volte su un tasto per compiere un'azione.
Niente di trascendentale, ma è giusto farlo notare. Ciò che mi ha sorpreso, invece, è la possibilità di collegare un mouse USB-C a Nintendo Switch 2 e poterlo usare per giocare a Cyberpunk 2077 (in verità si potrebbe collegare anche una tastiera ma l'impossibilità di rimappare correttamente i tasti non la rende una soluzione accettabile).
Infine c'è un sistema di controllo molto peculiare, chiamata "comandi di movimento", che sfrutta i movimenti delle mani del giocatore non solo per mirare, ma anche per ricaricare, utilizzare gli oggetti curativi e tanto altro. Non essendo un amante di questa tipologia di controlli, mi sono limitato a provarla nel tutorial, obbligatorio, che bisogna portare a termine per poterli abilitare, ma per quanto mi siano sembrati un orpello poco utile, si sono rivelati sempre precisi e molto peculiari. non ci giocherei un'intera run, ma indubbiamente incuriosiscono e garantiscono un grado di immersione maggiore a chi apprezza questa tipologia di esperienze.
Godibilissimo in ogni momento
Ora che vi ho detto tutte le novità introdotte, e vi ho elencato tutti i freddi numeri di questo porting, veniamo alla domanda principale: come si comporta Cyberpunk 2077 su Nintendo Switch 2? Molto brevemente: sorprendentemente bene. In mobilità, optando per la modalità performance, non ho mai avuto grossi problemi. Frame rate sempre granitico, pochi artifici grafici chiaramente identificabili e, forse, l'unico aspetto che ho poco apprezzato è stato un hud che, come con gli handheld, risulta troppo piccolo per essere leggibile sempre chiaramente. Personalmente avrei preferito un sistema di controllo in meno, e un ingrandimento ad hoc dell'hud, ma non mi lamento vista l'esperienza complessiva.
CD Projekt RED ha mantenuto tutto quello che era già presente nelle altre versioni del gioco, quindi si accede con il proprio account e si trovano tutti i salvataggi presenti nel cloud, garantendo la possibilità di interrompere la partita sul proprio PC, per esempio, sincronizzare i salvataggi su Switch 2 e riprenderla in mobilità senza alcuna problematica.
Ho apprezzato tantissimo il fatto che CDPR abbia implementato i controlli touch su Switch 2, permettendo una navigazione fra i menù, e la mappa di Liberty City, veloce e molto più reattiva della controparte per console.
Se proprio dovessi fare le pulci a qualcosa, ho trovato anche in questa versione un leggero "impastamento dell'immagine" in alcuni momenti eccessivamente bui (in particolar modo nelle fasi iniziali di Phantom Liberty in cui ci si infiltra a Dogtown) e, personalmente, l'ergonomia di Switch 2, per quanto si poggi su una superficie più larga e confortevole rispetto al precedente modello, rimane poco ottimale per gli FPS, ma al netto di questo l'unico reale difetto che ho notato sono alcuni cali di frame rate durante le sessioni di guida (in particolar modo quando il gioco carica in background le nuove aree), qualche sbavatura grafica a Dogtown e dei caricamenti decisamente più lunghi rispetto alle versioni per console, PC e handheld.
Chi lo dovrebbe comprare?
Prima di terminare questa analisi, resta da rispondere a una domanda, forse la più importante di tutte: ci dovrebbe comprare la versione per Nintendo Switch 2 di Cyberpunk 2077? Sicuramente tutti i possessori della nuova console del Colosso di Kyoto, che non hanno altre macchine da gioco, non dovrebbero pensarci due secondi a farlo loro, ovviamente se il genere è di loro gradimento. Cyberpunk 2077 non è solo una produzione che, allo stato attuale, è splendida sotto numerosi punti di vista, ma si rivela anche un ottima "anteprima" di quello che ci aspetta con la nuova console di Nintendo per quanto riguarda la conversione dei titoli di terze parti.
Per quanto riguarda i possessori di altre macchine da gioco, che magari hanno già giocato (o stanno ancora giocando) Cyberpunk 2077 su PS5 o Xbox Series X, e hanno acquistato una Switch 2 da affiancare alla loro console per giocare le esclusive di Nintendo, il discorso è leggermente diverso. In questo caso, innanzitutto, bisogna tenere conto del prezzo di ingresso per fruire di questa conversione, visto che il titolo viene venduto a 69€, dopodiché bisogna considerare che si tratta di un porting per device portatili, quindi con performance e dettagli grafici sensibilmente inferiori rispetto alle controparti per console domestiche di ultima generazione.
È indubbio che si tratti di una conversione realizzata meravigliosamente bene, così come è inopinabile che poter riprendere la propria partita in mobilità sia molto comodo, ma è anche vero che allo stato attuale risulta preferibile consigliarne l'acquisto alla prima tornata di sconti. Se, infine, siete giocatori PC, l'acquisto di questo porting potrebbe dipendere tantissimo dalle vostre necessità. Se avete già un PC handheld, comprare Cyberpunk per Nintendo Switch 2 non ha il minimo senso, ma anche se non possedete uno Steam Deck, o un handheld con Windows, esistono soluzioni molto più economiche che vi garantirebbero un risultato migliore (una fra tutte GeForce NOW).