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Disgaea 7: Vows Of The Virtueless | Recensione

Disgaea 7: Vows Of The Virtueless potrebbe anche non essere la miglior incarnazione della serie ma sicuramente è la più completa.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nippon Ichi si è ritrovata fra le mani una bella patata bollente, ovvero riuscire a sfornare un nuovo Disgaea che riportasse la serie ai fasti del quinto, memorabile, capitolo, dopo il mezzo tonfo fatto con quella sesta iterazione, la quale doveva fungere da soft reboot per la serie ma si ritrovò a deludere un po’ tutti, sia i fan di vecchia data che i giocatori meno legati alla serie.

Proprio per questo motivo vi voglio anticipare subito che Disgaea 7: Vows Of The Virtueless, è un titolo che fa un dietrofront ben più che evidente, riportando la serie sul giusto binario e, pur non brillando per originalità, offrendo ai fan di vecchia data un capitolo realizzato col cuore, prima che con la voglia di aprirsi a un pubblico più vasto.

La narrazione di Disgaea 7: Vows Of The Virtueless è forse una delle più deliranti mai viste in un capitolo della serie. Un susseguirsi di momenti comici, e siparietti demenziali, che vede Fuji, un demone che odia il Bushido, ritrovarsi a fare coppia con Pirilika, la quale è talmente ossessionata dal Bushido da voler reperire le sette armi leggendarie per riformare questo antico ordine.

Questa strana coppia si ritroverà a fronteggiare il temibile Demmodoro Opener, il quale ha imposto una dittatura, totalitaria, nell’universo di Hinomoto, nella quale, fino a quel momento, i demoni vivevano in armonia seguendo proprio quel codice d’onore del Bushido a Fuji tanto indigesto. Se tutto questo vi sembra non avere il ben che minimo senso, non vi preoccupate… è tutto normale se non avete mai approcciato un Disgaea.

Per tutti gli altri, invece, sarà come tornare a casa e ritrovare un vecchio amico che non vedevamo da tempo. Tutto, nel comparto narrativo di Disgaea 7: Vows Of The Virtueless, è al posto giusto o meglio, è come ce lo si aspetterebbe. Immagini statiche, doppiaggio in inglese, o in giapponese, dozzine di linee di dialogo, pubblicità fra un capitolo e l’altro della storia e un filo conduttore degli eventi, tanto approssimativo quanto funzionale nello sciorinare gli accadimenti principali della trama.

Tutto in Disgaea 7: Vows Of The Virtueless punta alla sostanza, ovvero al creare il party perfetto, in termini di sinergie e potenza, che ci permetta di deflagrare qualunque nemico ci si pari davanti in pochi turni. Per chi non avesse mai sentito parlare di questa serie, Disgaea 7: Vows Of The Virtueless è un RPG strategico e, come ogni capitolo della serie, non richiede di aver giocato i precedenti per comprenderne le meccaniche o la storia.

Ogni meccanica di gioco viene spiegata per filo e per segno attraverso una infinita seri di tutorial ma questo non significa che Disgaea 7: Vows Of The Virtueless sia facile da padroneggiare, anzi. Comprendere a fondo ogni dinamica degli scontri richiederà molto tempo, e altrettanta pazienza, oltre che un’attenta lettura di ogni singola spiegazione che il titolo propone, in modo tale da poter comprendere appieno come collegare fra loro le varie meccaniche di gioco per riuscire a padroneggiare appieno il combat system. 

Le basi del gioco sono piuttosto semplici: partendo dal quartiere generale si decide quale missione affrontare, si schiera un numero definito di personaggi sul campo di battaglia (il quale si presenta come la classica scacchiera a visuale isometrica) e si sfrutta il proprio turno per definire quali azioni dovranno compiere (curare altri personaggi, attaccare i nemici e così via).

Ogni azione non è mai definitiva fino a che non si utilizza il comando “Execute”, il quale definisce la fine del proprio turno e passa la palla all’avversario. Al termine di ogni battaglia, bisognerà manualmente fare visita all’ospedale, dove sarà necessario spendere la valuta interna del gioco per curare i membri del proprio party, prima di rientrare al quartiere generale per affrontare la battaglia seguente.

Proprio la meccanica dell’opsedale potrebbe rappresentare il primo scoglio per i giocatori meno avvezzi a questo genere, in quanto gli HL (la valuta di gioco che servirà per curare i propri eroi) viene rilasciata in quantità molto limitata nelle fasi iniziali dell’avventura, e in generale in tutte le missioni principali della storia, obbligando il giocatore a ripetere più e più volte gli scontri iniziali in caso di scelte avventate durante le missioni più complesse. 

Restando nell’ambito dei “muri invalicabili per i novizi”, sicuramente la mole di numeri, statistiche, parametri e abilità, che viene sbattuta in faccia al giocatore fin dai primi scontri non aiuta. Per quanto, come accennato poc’anzi, tutto viene spiegato ampiamente al giocatore, la ripidità della curva di apprendimento presente in Disgaea 7: Vows Of The Virtueless, potrebbe allontanare rapidamente i giocatori che si approcciano per la prima volta alla serie con questo capitolo.

Al netto di questi due aspetti, però, è indubbio che la storia principale di Disgaea 7: Vows Of The Virtueless si riesca a terminare con discreta tranquillità, anche se l’esperienza vera e propria del gioco risiede nel lavorare di fino sulla costruzione del proprio party, sul migliorare ogni singolo personaggio e perdersi per ore fra missioni secondarie, quest non ripetibili e l’immancabile Item World.

Sbloccare contenuti, ottenere esperienza (che bisogna specificarlo, ritorna a essere individuale per ciascun personaggio e non collettiva) e guadagnare mana per pagare la Dark Assembly, richiede tempo, tanto tempo, oltre che un notevole investimento in termini di trial and error.

Insomma, Disgaea 7: Vows Of The Virtueless, è un titolo che non fa sconti e che è chiaramente indirizzato prima di tutto ai fan della serie, i quali troveranno una mole di novità tanto belle quanto deliranti (la Jumbification che permette di rendere gigantesco un personaggio della propria squadra, on annessa breve cinematica in stile Kaiju Movie, è una di queste), il quale però prova, a modo suo, a offrire tutti gli strumenti ai novizi, mettendoli di fronte alla possibilità di studiare per apprendere quello che, da sempre, il cuore pulsante della serie. 

Eh già, perché come vi accennavamo poc’anzi, la storia è solo un contorno a un’esperienza che si basa sul portare i personaggi a livello 9.999 e fare miliardi di punti danno… e se tutto questo, nuovamente, vi sembra assurdo, bè benvenuti nell’universo di Disgaea.

Voto Recensione di Disgaea 7: Vows Of The Virtueless - PlayStation 5


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • La più completa iterazione di Disgaea

  • Tantissime possibilità per sperimentare.

  • Le novità introdotte sono tanto belle quanto deliranti.

Contro

  • Graficamente inizia a risultare eccessivamente anacronistico.

  • Non sempre bilanciatissimo nella progressione.

  • La ridondanza delle dinamiche di gioco è tanto necessaria quanto un vero e proprio tallone di Achille.

Commento

Disgaea 7: Vows Of The Virtueless potrebbe anche non essere la miglior incarnazione della serie ma sicuramente è la più completa. Nippon Ichi ha confezionato un capitolo pieno di amore, che si offre innanzitutto ai fan della celebre serie di strategici a turni per regalargli tutto quello che quell’infausto sesto capitolo non fu in grado di offrirgli. Per i novizi la curva di apprendimento sarà davvero ripida, seppur scalabile, così come sarà necessario venire a patti con la ridondanza delle dinamiche di gioco, e con un comparto tecnico decisamente non all’avanguardia, per poter assaporare appieno ogni sfumatura di uno dei migliori, e più deliranti, esponenti del genere.

Informazioni sul prodotto

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Disgaea 7: Vows Of The Virtueless - PlayStation 5