Helldivers 2, o meglio gli sviluppatori di Arrowhead, oramai lo si sa che rappresentano un caso unico nel panorama videoludico contemporaneo. Fuori dagli schemi, sempre pronti a ironizzare su tutto e, soprattutto, costantemente capaci di schierarsi dalla parte dei giocatori, anche quando questo vuol dire andare contro, pubblicamente, alle decisioni di un colosso come Sony.
La risposta di Pilestedt non si fece attendere: "Il team sta discutendo un buon nome per il mantello in questo momento", dichiarò, lasciando intendere che l'idea potesse concretizzarsi. All'epoca non era chiaro se stesse scherzando, ma nel maggio successivo pubblicò un'anteprima di un design ufficiale che confermava la serietà del progetto e dopo oltre un anno di attesa, la promessa è stata mantenuta.
COMMEMORATIVE CAPE ISSUED
— HELLDIVERS™ 2 (@helldivers2) June 27, 2025
In honor of their unquestioning commitment to the defense of Managed Democracy, the Helldivers have been awarded a commemorative cape. The new uniform piece will be available in all Super Destroyer Armories as soon as the rollout is complete.
This… pic.twitter.com/DOWaFHU40N
Il mantello è stato rilasciato con un annuncio ufficiale, tramite i canali social di Arrowhead, che celebra "l'impegno incondizionato dei giocatori nella difesa della Democrazia". L'oggetto sarà distribuito automaticamente a tutti i giocatori esistenti attraverso il sistema di armeria, seguendo le procedure standard di rollout già utilizzate per precedenti distribuzioni di oggetti, motivo per il quale non tutti lo troveranno immediatamente ma, nelle prossime settimane, ogni singolo giocatore dovrebbe ricevere questo peculiare DLC gratuito.
Questo episodio si inserisce in un anno particolarmente movimentato per Helldivers 2, caratterizzato da alti e bassi che hanno messo alla prova la relazione tra sviluppatori e ommunity. Lo scorso agosto, Arrowhead affrontò un periodo difficile a causa delle critiche significative riguardo alla direzione del gioco live-service. Le lamentele dei giocatori toccavano aspetti fondamentali del gameplay e della progressione, creando tensioni che richiesero un intervento diretto e strutturato.
La risposta dello studio fu rapida e coordinata: un piano d'azione di 60 giorni progettato per affrontare le preoccupazioni della comunità e riportare il gioco su binari più stabili. Questa strategia si rivelò vincente, ristabilendo la fiducia e l'armonia necessarie per proseguire lo sviluppo del titolo.