Il mondo videoludico è stato scosso dalla pubblicazione non autorizzata di immagini e dettagli relativi a un progetto God of War mai annunciato ufficialmente e definitivamente cancellato da Sony. Si tratterebbe di un titolo multiplayer live-service che era in fase di sviluppo presso Bluepoint Games, lo studio acquisito dal colosso giapponese e noto per i suoi eccellenti remake come Demon's Souls per PlayStation 5. Le immagini trapelate offrono uno sguardo affascinante su quello che avrebbe potuto essere un capitolo radicalmente diverso della celebre saga.
Secondo quanto riportato dal sito MP1st, che ha pubblicato gli screenshot, l'ambientazione del gioco cancellato avrebbe riportato i giocatori in Grecia, terra d'origine della serie prima del reboot del 2018 che ha spostato le vicende di Kratos nel mondo della mitologia norrena. Le immagini mostrano una varietà di scenari suggestivi: caverne, templi e altri luoghi che sembrano richiamare l'estetica classica dei primi capitoli della saga, pur con evidenti influenze moderne e forse anche alcuni elementi nordici, suggerendo che Bluepoint stesse sperimentando con una fusione di stili culturali.
Un dettaglio particolarmente intrigante emerge da due screenshot che raffigurano quella che viene identificata come l'Armeria di Ade. Le immagini mostrano la stessa location in due stati differenti: una versione "normale" e un'altra apparentemente corrotta da una maledizione o da una dimensione parallela, caratterizzata da macchie color ruggine che invadono l'ambiente. Questo elemento potrebbe indicare una meccanica di gioco basata sulla trasformazione dinamica degli scenari, tipica di molti titoli live-service moderni.
La presenza di Ade come figura centrale solleva questioni narrative interessanti. Il dio degli inferi, introdotto nel God of War originale del 2005 e apparso anche nel secondo capitolo, divenne un antagonista principale nel terzo episodio, dove incontrò una fine particolarmente cruenta per mano di Kratos. Come Bluepoint avrebbe giustificato il suo ritorno rimane un mistero destinato probabilmente a rimanere irrisolto, ma dimostra la volontà dello studio di esplorare territori narrativi già visitati dalla serie, seppur con un approccio completamente nuovo orientato al multiplayer.
La cancellazione di questo progetto risale all'inizio del 2024, quando Sony decise di interrompere lo sviluppo di due giochi live-service non annunciati che erano in lavorazione rispettivamente presso Bend Studio e Bluepoint Games. Questa decisione si inserisce in un più ampio ripensamento della strategia live-service di Sony, che aveva inizialmente pianificato di investire pesantemente in questo segmento di mercato ma ha successivamente ridimensionato le proprie ambizioni dopo alcuni risultati deludenti.
Nonostante la cancellazione di questo progetto multiplayer, il futuro del franchise God of War appare tutt'altro che incerto. Il successo commerciale e critico sia del reboot del 2018 che di God of War Ragnarök (acquistabile qui) del 2022 rende praticamente inevitabile l'arrivo di nuovi capitoli. La domanda che appassiona i fan riguarda piuttosto quale direzione prenderà la serie: quale pantheon verrà esplorato e in che formato verrà presentata la prossima avventura di Kratos?
Christopher Judge, l'attore che presta voce e movimenti al protagonista attraverso la tecnologia motion capture, ha recentemente espresso le sue preferenze durante un'apparizione al MCM London Comic Con. L'interprete, divenuto famoso per il ruolo di Teal'c nella serie Stargate, ha dichiarato di sperare in un'ambientazione egizia per il prossimo capitolo, sottolineando come questo rappresenterebbe per lui "il completamento di un cerchio". Judge ha tuttavia precisato, con una punta di ironia, che qualunque pantheon venga scelto dagli sviluppatori – sempre che ci sia un altro gioco – risulterà sicuramente eccellente.