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Granblue Fantasy: Relink, un JRPG cucito su misura | Recensione

Ecco la nostra recensione di Granblue Fantasy: Relink, un JRPG che funge da spin-off per la serie e che uscirà il 1° febbraio per PlayStation 4 e 5 e PC.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Esistono tantissimi videogiochi giapponesi che, ahimè, non escono dai confini del paese del Sol Levante, rimanendo una nicchia per i suoi abitanti e per coloro che — grazie a metodi che non starò qua a spiegarvi — riescono ad accedervi anche dall'estero. Ebbene, questo non è il caso di Granblue Fantasy, saga di Cygames nata come gioco mobile, per l'appunto, in Giappone, ed espansa fino a creare un universo composto da titoli spin-off e persino un anime.

Qualche mese fa vi ho parlato del nuovo picchiaduro della serie, Rising Versus, mentre ora è finalmente giunto il turno di Granblue Fantasy: Relink, un JRPG che funge da spin-off per la serie e che uscirà il 1° febbraio 2024 per PlayStation 4 e 5 e PC. Sarà riuscito a convincermi? Ve lo spiego in questa recensione.

Un'avventura fra le nuvole

Per quanto Granblue Fantasy: Relink sia pensato per essere accessibile anche a chi non conosce la serie (tanto che per ogni nome viene fornita un'utile spiegazione nel glossario), riuscirete a comprendere la storia decisamente meglio se avete visto per lo meno l'anime. Sebbene sia uno spin-off, infatti, non ricomincia la narrazione da capo, presentando il cast già al completo e inviandoli in una nuova missione

Ritroviamo, dunque, il nostro Capitano, che potrete scegliere se utilizzare in versione maschile o femminile e rinominare a vostro piacimento, affiancato dal resto della ciurma della nave volante Grandcypher, come la dolce Lyria, connessa a voi tramite la forza vitale, Katalina, Rackam, Eugen, Rosetta, Io e l'immancabile mascotte del gruppo, il draghetto Vyrn. 

L'avventura inizia con l'arrivo di una lettera misteriosa da parte del padre del protagonista, la quale spinge la ciurma a partire alla scoperta di un'isola leggendaria. Ovviamente, la faccenda ben presto prende un'altra piega, e i nostri eroi si troveranno ad affrontare una minaccia che, se non fermata, rischia di cancellare dall'esistenza l'intero mondo Celeste, ma non solo: a sparire è anche Lyria, essenziale per lo scopo dei nostri nemici, per cui la missione per recuperarla si intreccia inevitabilmente con quella per salvare tutti. 

La storia di Granblue Fantasy: Relink si divide, dunque, in capitoli, per un totale di circa 12 ore di gioco, durante i quali i filmati e scene di dialogo si alterneranno a esplorazione e, soprattutto, combattimenti, la parte nevralgica del gioco. Non aspettatevi una narrazione incredibilmente ispirata o che vi commuoverà, bensì la classica vicenda in stile anime, con qualche colpo di scena ben assestato, eroi ricchi di morale e coraggio e super cattivi egoisti con l'obiettivo di distruggere tutto. 

Dal gelo alla lava

Quello che mi ha colpito, però, è stata l'ottima varietà di ambienti che visiterete nel corso della storia: vi sposerete in diverse isole fluttuanti, esplorando ambientazioni che, sebbene siano tradizionali come deserti, montagne innevate e suoli vulcanici, sono state create in modo intelligente, rendendole uniche nel loro genere e in perfetta coesione con i nemici. Anch'essi, infatti, sono di diverso tipo e cambiano a seconda del luogo, rendendo Relink meno monotono e più godibile. 

In ogni caso, durante l'avventura avrete modo di scegliere liberamente quale personaggio utilizzare (a patto di tenere il Capitano sempre nel party, composto da 4 membri), ognuno dotato di armi e abilità differenti tra di loro; insomma, ce n'è per tutti i gusti, tanto che li ho provati tutti fino a trovare quello che meglio si adattava ai miei gusti — Ferry — e ho finito per utilizzarlo per tutto il gioco. 

Oltre ai personaggi principali avrete anche modo di sbloccarne molti altri presso il venditore della città grazie alle "Carte Compagno", le quali si sbloccano sia completando alcune missioni specifiche che, semplicemente, avanzando nella storia. Probabilmente, poi, sarà possibile acquistarle anche con vero denaro, ma ai fini dell'avventura non è assolutamente necessario.  

La coordinazione è chiave

In ogni caso, gli elementi principali dei combattimenti, nonché ciò che distingue il gioco da altri JRPG, sono la coordinazione del gruppo e il dare vita ad attacchi a catena — da qui il nome Relink —. Potrete, infatti, utilizzare due tipi di colpi "base" e svariate abilità, uniche per ogni personaggio, e per ogni attacco coordinato con gli altri membri del party si riempirà una barra che, una volta colmata, vi permetterà di eseguire un attacco molto più potente e differente per ogni personaggio chiamato Skybound Art. Inoltre, se tutto il party riesce a rilasciarlo in tempi ravvicinati si genererà il Full Burst, una combo a 4 che unisce tutti i membri per dar vita a un assalto capace di infliggere un'enorme quantità di danni. 

Queste combo torneranno particolarmente utili contro i numerosi boss che dovrete affrontare, giacché per abbatterli, com'è classico per i JRPG, ci possono volere anche più di dieci minuti, alternando tra diverse fasi e attacchi. In ogni caso, una volta acquisite le meccaniche di gioco Granblue Fantasy: Relink è più che fattibile nella difficoltà standard anche per chi non è esperto del genere, a patto di farmare livelli. Mi spiego meglio.

Sebbene le missioni non abbiano un blocco o indicatore del livello suggerito, tra un capitolo e l'altro è essenziale recarsi al banco delle quest in città per svolgere missioni e far aumentare tutta la squadra di livello. Se non lo farete sarà praticamente impossibile sconfiggere il boss del capitolo successivo, trovandosi decisamente under-levellati e infliggendo pochi danni. 

Per quanto sia più che normale dover farmare livelli negli RPG, il fatto che le quest siano, essenzialmente, molto ripetitive rende la pratica un po' noiosa: sono presenti poche tipologie di missioni (boss, orde, conquista e sopravvivenza) che si ripetono con difficoltà e scenari differenti, diventando ben presto un "compitino" da svolgere solo per aumentare di livello e ottenere oggetti utili per migliorare l'equipaggiamento della squadra.

Il multiplayer e l'end-game

Queste stesse missioni sono anche il fulcro della componente multiplayer di Granblue Fantasy: Relink, sulla quale Cygames punta particolarmente. Potrete, infatti, imbarcarvi nelle quest secondarie con un massimo di 3 amici, rendendo i combattimenti decisamente più coinvolgenti e divertenti. Sfortunatamente, al momento del lancio del gioco il cross-play sarà disponibile solo tra PS4 e PS5, escludendo la possibilità di giocare tra PlayStation e PC. Tuttavia, se il vostro party non raggiunge i 4 membri effettivi, avete la possibilità di riempire i posti vacanti con personaggi controllati dalla CPU o, se vi sentite abbastanza capaci, affrontare le quest con squadre più ridotte o addirittura da soli per aumentare la sfida.

Le quest hanno una difficoltà che varia dal facile all'estremamente difficile, e per arrivare a queste ultime vi servirà un'enorme quantità di grinding end-game, facendo salire di livello i personaggi e migliorandone armi e abilità. Sono presenti, infatti, sia il classico fabbro da cui recarsi per rafforzare le armi o infonderle con dei sigilli che un albero delle abilità per ogni eroe, diviso in skill offensive e difensive. 

Fin troppo accessibile?

Sebbene vi abbia spiegato come Relink richieda un copioso lavoro di grinding per salire di livello ed essere abbastanza preparati durante la storia, è anche vero che Cygames ha svolto un lavoro considerevole per rendere il gioco accessibile davvero a chiunque... persino a chi non vuole giocare. Oltre alle classiche difficoltà facile, normale e difficile vi sono, infatti, ulteriori opzioni di accessibilità, le quali rendono possibile far svolgere i combattimenti persino muovendo unicamente l'analogico e, dunque, non toccando nemmeno i pulsanti per gli attacchi. 

In sede di prova gli sviluppatori dissero che ciò era stato pensato per chi non è abituato a giocare o non è pratico con i JRPG, ma mi domando se non sia addirittura eccessivo trasformare l'esperienza del giocatore in un atto quasi completamente passivo. 

Ciò detto, Cygames non si è impegnata solo sul fronte dell'accessibilità: a livello artistico Granblue Fantasy: Relink è estremamente godibile, ricalcando lo stile acquarellato del gioco mobile e adattandolo perfettamente agli schermi più grandi della console. Anche la colonna sonora, soprattutto nelle fasi finali dell'avventura, mi ha lasciato sorpresa, offrendo delle tracce che fungono da perfetto sottofondo agli scontri più difficili e li rendono più coinvolgenti. 

 

Voto Recensione di Granblue Fantasy: Relink


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Ampia varietà di personaggi tra cui scegliere

  • Ambientazioni e nemici variegati

  • Stile artistico godibilissimo

Contro

  • Missioni ripetitive e necessarie per salire di livello

  • Assenza di cross-play tra PlayStation e PC

Commento

Granblue Fantasy: Relink è un JRPG accessibile e ben confezionato che farà sicuramente impazzire i fan della serie grazie a un sistema di combattimento ben pensato, all'ampia gamma di personaggi utilizzabili e allo stile artistico curato. Nonostante ciò, la sua attrattiva diminuisce decisamente per tutto coloro che non la conoscono, riuscendo difficilmente a coinvolgere per quanto concerne la narrazione e non offrendo grandi spunti nella fase end-game, se non le missioni - da svolgere possibilmente in multiplayer online.