Horizon Forbidden West | Recensione della versione PC

La nostra recensione della versione PC di Horizon Fordbidden West, sequel del titolo Guerrilla Games con protagonista Aloy.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Horizon Forbidden West, uscito inizialmente nel febbraio 2022, ha riscontrato il favore sia del pubblico che della critica, rappresentando un seguito ben eseguito dell'avventura di Aloy. Sony, dunque, non poteva non aggiungerlo alla lista delle esclusive PlayStation a fare capolino su PC (insieme al primo capitolo, uscito per PC già da diverso tempo).

In occasione del suo rilascio su Steam ed Epic Games, quindi, ne abbiamo approfittato per tornare ancora volta nei panni di una delle eroine più amate del mondo videoludico. Dopo ottanta ore trascorse immersi nell'epico mondo di Horizon Forbidden West, è ora giunto il momento di esprimere le impressioni su questo sequel, e soprattutto sulle sue performance su PC. 

Tra Natura e macchine

All'apparenza, Horizon si presenta come un open world accessibile a tutti, un viaggio epico che offre uno sguardo su un possibile futuro dell'umanità. Il desiderio degli sviluppatori era, infatti, quello di esplorare le contraddizioni e le insicurezze del nostro mondo, trasponendole in contesti distanti ma, allo stesso tempo, riconducibili alla realtà quotidiana.

Il tema dell'evoluzione tecnologica e delle sue implicazioni, sia positive che negative, permea dunque l'intero gioco. Horizon utilizza la distopia come strumento narrativo per sottolineare che, nonostante i progressi e le scoperte che possono rivoluzionare il mondo, i desideri e le ambizioni umane rimangono immutati. L'avidità per il potere e la conoscenza continua a guidare le azioni dell'umanità, e il giocatore è chiamato a riflettere su come utilizzare queste passioni innate.

Ma ciò che distingue veramente la saga Horizon è l'eccezionale ingegneria di gioco, con le sue macchine incredibilmente dettagliate e affascinanti. Ispirate ai comportamenti degli animali, queste creature meccaniche dominano il mondo di gioco e incutono un senso di meraviglia e timore nel giocatore. La storia, centrata ancora una volta sull'iconica Aloy, continua a catturare l'immaginazione del giocatore: in questo sequel la protagonista si trova ad affrontare nuove sfide e a mettere alla prova le proprie capacità di leadership e cooperazione. Accanto a lei ci sono amici fidati come Varl ed Erend, che si uniscono alla sua lotta contro una minaccia che mette in pericolo la pace e la Natura stessa - esatto, quella con la "N" maiuscola -.

La trama si sviluppa intorno alla misteriosa Piaga Rossa, una malattia che minaccia la vita sulla Terra e spinge Aloy in un'avventura per fermarla. Questa missione non è, però, solo un viaggio per salvare il mondo, ma anche un'occasione per esplorare le diverse terre e culture delle tribù, cercando di comprendere e risolvere i problemi che affliggono il pianeta.

Il mondo di Horizon Forbidden West è, infatti, ricco di tribù con culture e tradizioni diverse, e la gestione di queste dinamiche sociali e culturali è di notevole profondità. Ogni tribù ha la propria identità e visione del mondo, che si riflette nelle loro azioni e nelle loro interazioni con gli altri personaggi.

Va da sé, quindi, che la storia di Horizon Forbidden West nasconda un messaggio moderno e critico che invita alla riflessione: sebbene gli abitanti del mondo di gioco possano essere paragonati agli uomini di migliaia di anni fa, si suggerisce che la mentalità umana sia rimasta invariata e destinata a un ciclo autodistruttivo perpetuo. Mentre Aloy manifesta preoccupazione per i cataclismi imminenti, gli umani sembrano ciechi di fronte alle loro priorità.

L'avidità, il potere e le ideologie sembrano aver invaso le menti delle tribù più della stessa minaccia rappresentata dalla Piaga Rossa. Le popolazioni ritratte nel gioco riflettono metaforicamente la nostra attuale divisione e rappresentano una critica alla nostra incapacità di affrontare i problemi evidenti. La frustrazione di Aloy è palpabile, mentre la narrazione è avvolta da un'atmosfera di pessimismo, la quale riflette le fragilità umane e l'incapacità di collaborare, un tema tristemente attuale.

Un open world ricco, forse troppo

Fatta chiarezza su questi punti fondamentali che delineano il contesto narrativo, possiamo ora discutere dell'andamento degli eventi. Nonostante qualche forzatura, le premesse della storia sono avvincenti e spingono il giocatore a esplorare l'ampio mondo di gioco. Vi è un'attenzione particolare ai dettagli, sebbene il vero punto di forza risieda nella cornice narrativa, con le missioni secondarie che servono ad approfondire aspetti segreti e nascosti, integrandosi perfettamente nel contesto generale del gioco.

Tuttavia, la necessità di completare una serie di missioni secondarie vitali per comprendere appieno la trama può risultare altalenante. La sceneggiatura, seppur ispirata, soffre di un andamento poco incisivo, soprattutto nei momenti cruciali. La parte finale della storia e alcuni personaggi meritavano maggiore approfondimento. Nonostante ciò, Horizon Forbidden West presenta picchi di interesse che dimostrano uno sforzo nel migliorare le fragilità riscontrate nel primo capitolo.

Passando alla mappa di gioco, Horizon Forbidden West offre un open world ampio e ricco di possibilità. È facile perdersi nei territori selvaggi dell'Ovest Proibito, ammirando i panorami mozzafiato e l'atmosfera vibrante, mentre l'alternanza climatica e la varietà degli ambienti contribuiscono a rendere il mondo di gioco vivo e coinvolgente.

Il comparto grafico anche su PC rimane di altissima qualità, con paesaggi che riflettono i canoni estetici più elevati del settore. La cura dei dettagli nei panorami, la varietà della fauna e la diversità degli ecosistemi sono notevoli. A tal proposito, l'interazione con l'ambiente è fondamentale per affrontare al meglio le sfide del gioco, che spaziano dalla caccia alla risoluzione di puzzle ambientali.

Mille modi per spostarsi

L'unione di imprevedibilità e sorprese nell'utilizzo delle meccaniche di gioco di Horizon Forbidden West rende il processo di apprendimento estremamente appagante. Durante le circa 80 ore trascorse nel gioco, abbiamo costantemente dovuto adattarci e imparare nuovi dettagli e approcci. Ciò che sorprende è la maniera in cui il team di sviluppo ha saputo evitare il classico problema dell'apprendimento stagnante tipico degli open world incentrati sulla longevità.

Il design di livello intelligente e ben orchestrato ha, infatti, sfruttato in modo creativo ogni singolo strumento a disposizione del giocatore. Il rampino, ad esempio, si dimostra uno degli strumenti più versatili del gameplay, utilizzabile in diverse situazioni. Oltre a facilitare le scalate e consentire di raggiungere punti altrimenti inaccessibili, può essere impiegato per aprire varchi nelle rocce o per trainare oggetti mobili.

Le sessioni esplorative subacquee sono un'altra piacevole sorpresa, rese possibili grazie a un gadget che permette di esplorare le profondità marine. Ciò che sembrava un semplice tuffo tra bolle e alghe si è rivelato un'esperienza coinvolgente e affascinante, resa ancora più straordinaria dall'eccezionale direzione artistica di Guerrilla Games.

Inoltre, la possibilità di planare rende gli spostamenti più scorrevoli e piacevoli, soprattutto durante l'esplorazione di luoghi pericolosi; è un'aggiunta essenziale che conferisce al gameplay una maggiore verticalità e libertà di movimento. Gli spostamenti sono poi ulteriormente agevolati da elementi come il viaggio rapido, disponibile fin dall'inizio del gioco attraverso l'acquisto di appositi kit dai mercanti.

Infine, da menzionare è la possibilità di cavalcare varie creature, la quale aggiunge un elemento divertente e interessante al gameplay. Anche se non sempre efficace durante gli scontri, cavalcare una creatura metallica attraverso vasti panorami è un'esperienza emozionante, resa ancora più soddisfacente dalla possibilità di potenziare le cavalcature tramite l'albero delle abilità.

Arco sempre pronto 

Horizon Forbidden West si distingue per la sua struttura di open world impeccabile, che evita le azioni ripetitive e offre una vasta gamma di attività secondarie senza ricorrere a compiti clonati. Le azioni richieste sono bilanciate e ben integrate nel contesto del gioco, rispettando il tempo del giocatore e offrendo un'esperienza avvincente e sorprendente. La qualità dell'open world si evidenzia nella diversificazione e valorizzazione delle attività, anziché nel loro semplice allungamento.

L'organizzazione dell'open world offre, infatti, una varietà di attività secondarie e punti di interesse distribuiti in modo bilanciato e ben calibrato rispetto alla vastità della mappa esplorabile, mantenendo alta la curiosità del giocatore senza cadere nella ripetitività o nell'eccesso di contenuti ridondanti.

Il cuore pulsante di Horizon Forbidden West rimane, ovviamente, l'azione RPG, con Aloy che si destreggia agilmente tra le minacce meccaniche del mondo di gioco. Le abilità di combattimento, personalizzabili secondo il proprio stile di lotta, offrono al giocatore la possibilità di adattarsi alle diverse situazioni e ai vari tipi di nemici; l'utilizzo delle frecce, in particolare, si rivela particolarmente efficace data la minaccia sempre presente delle macchine più agguerrite e potenti.

Nel primo capitolo di Horizon, gli attacchi elementali e i malus inflitti alle creature erano utili, ma potevano essere surclassati da altre strategie di combattimento più efficaci. Tuttavia, in Horizon Forbidden West, abbiamo avvertito la necessità di fare affidamento sugli attacchi elementali, come acido, gelo, fuoco ed elettricità, poiché sono in grado di indolenzire, bloccare o logorare anche i nemici più ostici. Il compito principale rimane comunque nelle mani dell'arco e nella nostra abilità nel colpire i punti deboli dei nemici nel minor tempo possibile.

È importante sottolineare che l'intelligenza artificiale delle macchine è stata notevolmente migliorata in Horizon Forbidden West, rendendo le creature dei formidabili avversari capaci di adattare il loro stile di combattimento e le loro mosse in base al terreno e alle nostre azioni. Anche se ben preparati, affrontare queste creature rimane una sfida impegnativa, ideale per chi cerca una sfida più intensa rispetto al primo capitolo. Il gioco presenta una varietà di nuove creature, ognuna ispirata agli animali della vita reale e dotata di mosse letali progettate con cura per renderle più minacciose e brutali, ma anche più fedeli alla loro controparte naturale.

Nonostante i significativi progressi nell'ingegneria delle macchine e nel loro comportamento, purtroppo non si riscontrano miglioramenti altrettanto significativi nell'intelligenza artificiale dei nemici umani. Horizon Forbidden West mostra sicuramente avanzamenti nel design artistico e del livello di gioco, ma si impantana in alcune delle limitazioni della generazione precedente, soprattutto per quanto riguarda l'IA dei nemici umani.

Come gira su PC?

L'arrivo di Horizon Forbidden West su PC ha destato grande interesse tra i giocatori, soprattutto considerando la storia di conversioni poco felici di alcuni giochi dalle console al mondo PC. Tuttavia, i timori sono stati rapidamente dissipati dall'incredibile lavoro svolto da Nixxes, lo studio responsabile della trasposizione del gioco sulla piattaforma PC.

Già noto per il suo lavoro impeccabile su Ratchet & Clank: Rift Apart, Nixxes ha dimostrato di essere all'altezza della sfida con Horizon Forbidden West. Una delle prime cose che salta all'occhio è l'ottima gestione delle prestazioni, con un'attenzione particolare alla precompilazione degli shader che riduce drasticamente il rischio di stuttering durante il gioco.

Anche durante i combattimenti più frenetici, il gioco mantiene una fluidità sorprendente, il che è un vero punto di forza per un titolo che si basa tanto sull'azione e sull'esplorazione quanto sulla narrativa avvincente.

Ma cosa succede quando si imposta tutto al massimo? Utilizzando un Intel Core i5 13500 e una RTX 4080, è stato possibile ottenere prestazioni sorprendenti: 54 fps a 2160p, 82 fps a 1440p e oltre i 100 fps a 1080p senza utilizzare l'upscaling. Attivando il DLSS sul preset "qualità", si è raggiunta una fluidità impeccabile a 2160p, con risultati visivi praticamente indistinguibili dai 4K nativi.

Ma le buone notizie non finiscono qui. Horizon Forbidden West su PC offre una vasta gamma di opzioni di personalizzazione grafica, che permettono ai giocatori di adattare l'esperienza alle proprie esigenze e alle capacità del proprio hardware. Dalle impostazioni di risoluzione alla sincronizzazione verticale, dalle tecnologie di upscaling come DLSS, FSR e XeSS alla qualità di texture e ombre, le possibilità sono praticamente infinite.

Inoltre, il gioco supporta risoluzioni ultra-wide e super ultra-wide, offrendo un'esperienza di gioco immersiva e coinvolgente anche per i possessori di monitor ultra-wide.