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Kirby e la terra perduta | Recensione

Kirby e la terra perduta è la prima iterazione in tre dimensioni della serie. Siamo di fronte a un’altra esclusiva imperdibile per Switch?

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a cura di Andrea Maiellano

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Kirby e la terra perduta, ve lo anticipiamo sin da ora, è la perfetta celebrazione per il trentennale dell'iconico "batuffolo rosa" di Nintendo. Senza nessuna intenzione di badare a spese, evitando quindi di rilasciare nuovamente una raccolta antologica come accadde per il ventesimo anniversario della serie, Nintendo ha deciso di trovare una nuova dimensione per enfatizzare quelle dinamiche di gioco che resero celebre Kirby fin dal suo esordio su Game Boy, nel 1992, con Kirby's Dream Land.

D'altronde basta sfogliare le pagine del libro situato nella casa presente in Kirby e la terra perduta per realizzare che è da tanto tempo, forse troppo, che non ci troviamo di fronte a un titolo dedicato a Kirby che non provi a proporre dinamiche di gioco inedite che, per quanto in alcuni casi si siano rivelate vincenti, generarono l'opinione comune che Nintendo stesse tentando, in tutti i modi, di "reinventare" Kirby.

Probabilmente, però, qualcuno alla Nintendo ha realizzato che, al netto dei vari esperimenti perpetrati nel corso dell'ultimo ventennio, Kirby potrebbe a tutti gli effetti ricoprire il ruolo di "spalla" di Mario, permettendo a Nintendo di offrire una serie di platform tridimensionali, potenzialmente meno complessi in termini di difficoltà, in grado di permettere le più deliranti sperimentazioni grazie a un personaggio versatile come Kirby.

Abbandonati, quindi, i pennelli, i fili di lana, le battle royal, gli esperimenti in multiplayer e tutte quelle idee pensate per differenziare le meccaniche originali della serie dagli altri platform in commercio, Kirby e la terra perduta propone esattamente quello che i fan di Kirby chiedono a gran voce da anni e anni, ovvero la trasposizione delle meccaniche che resero iconici i primi capitoli della serie, innestati in un contesto tridimensionale.

Un'icona nata per caso

Probabilmente non tutti sanno che Kirby's Dream Land fu realizzato da Hal Laboratory per soddisfare l'insistente richiesta, da parte di Nintendo, di realizzare un gioco che tutti avrebbero potuto apprezzare. Fu pensato originariamente per essere un action/platform chiamato Twinkle Popopo. 

La leggenda narra che nelle prime fasi di sviluppo, quando il team di Hal Laboratory stava cercando di realizzare un personaggio principale che ogni persona avrebbe adorato, Sakurai si rese conto che lo sprite tondeggiante che rappresentava Kirby, e che veniva utilizzato solo per testare i movimenti del personaggio all'interno del gioco, era perfetto per il loro progetto proprio in virtù della sua immediatezza visiva e della sua estrema facilità nell'essere riprodotto.

Kirby e la terra perduta

Nei primi giochi di Kirby, la direzione artistica mostrava una costante, ovvero il mescolare all'interno di un tripudio di spensieratezza e tenerezza alcuni elementi disturbanti, comprensibili quasi esclusivamente dai giocatori più adulti. L'esempio più iconico rimane Zero, il globo oculare che sparava fiotti di sangue e che faceva le veci del main villain in Kirby's Dream Land 3, ma di esempi meno evidenti ne sono ricolmi i primi capitoli della serie.

In Kirby e la terra perduta, l'elemento disturbante è proprio quella landa post apocalittica che fa da teatro all'intera avventura. Una terra, potenzialmente localizzata in una linea temporale adiacente alla nostra, in cui le uniche forme di vita sono le creature selvagge che popolano le strade, i centri commerciali e i parchi giochi, di città in cui i veri abitanti sono oramai un lontano ricordo e i cui usi e costumi sono rinvenibili proprio all'interno di quelle strutture oramai ricoperte di viticci e ruggine.

Un panorama per certi versi tetro e melanconico che si amalgama con il character design dei protagonisti, e degli antagonisti, e con le tematiche disimpegnate che accompagnano le scampagnate di Kirby e del suo nuovo amico Elfilin alla costante ricerca dei Waddle Dee rapiti proprio da quelle creature che oramai popolano questa terra dimenticata.

Il canovaccio di Kirby e la terra perduta è di per sé molto basilare: un giorno come tanti, sul pianeta Pop, un vortice giunge all'improvviso, risucchiando tutto ciò che gli capita a tiro… Kirby e i Waddle Dee compresi. Una volta ripreso conoscenza, Kirby si ritroverà in una terra misteriosa, dove la natura sembra aver preso il sopravvento.

Accompagnato solamente da un nuovo, e singolare, amico di nome Elfilin, l'ingordo batuffolo rosa partirà alla ricerca dei Waddle Dee che sono stati rapiti dalle creature che popolano quella terra dimenticata, cercando allo stesso tempo di trovare un modo per tornare a casa.

Per quanto la storia di Kirby e la terra perduta risulti molto basilare sia nel suo incipit che nel suo svolgimento, sono proprio quei costanti, e stranianti, rimandi visivi a un mondo oramai giunto al termine della sua storia, che riescono a mantenere sempre alta l'attenzione del giocatore più adulto. Alcuni dei livelli di Kirby e la terra perduta, difatti, riescono nel complicatissimo compito di raccontare, attraverso i loro silenziosi scenari, una "storia dentro alla storia".

Chi ha bisogno di un aspirapolvere?

Per chiunque non abbia mai avuto a che fare con la serie, Kirby e la terra perduta è un action/platform tridimensionale strutturato in maniera molto canonica, comprendente una world map suddivisa in macro aree, che a loro volta verranno ripartite in un numero definito di livelli. Al termine di ogni area, come da tradizione, si dovrà fronteggiare un boss prima di poter progredire verso la macro-area successiva.

Progredire all'interno dei vari livelli di Kirby e la terra perduta è molto semplice e richiederà al giocatore di muoversi all'interno di un percorso più o meno lineare, fino a raggiungerne la fine, liberando tre dei molteplici Waddle Dee imprigionati in ogni livello. Ovviamente progredire in questa maniera assottiglia notevolmente l'esperienza offerta dal gioco, in quanto ogni livello che compone Kirby e la terra perduta è un concentrato di segreti e level design di altissima fattura, pensato per spronare il giocatore a esplorarlo in ogni sua maniera lasciandosi avvolgere dalla varietà di situazioni ideate dagli sviluppatori.

La base su cui si sorregge tutto il gameplay di Kirby e la terra perduta è la capacità del protagonista di aspirare pressoché ogni cosa presente nei livelli, assorbendo i poteri dei nemici o sfruttando la "Boccamorfosi" per inglobare alcuni degli oggetti che si possono trovare in giro, potendo quindi dare il via a situazioni sempre varie e interessanti.

Inglobare una vecchia vettura arrugginita, ad esempio, potrebbe dare il via a una sezione "on the road", o a una gara su di un circuito di Kart  in disuso, così come assorbire una scala da cantiere potrebbe risultare indispensabile per raggiungere alcune aree altrimenti inaccessibili sfruttando esclusivamente la capacità di Kirby di rimanere sospeso per aria.

Elencare tutte le situazioni che gli sviluppatori hanno saputo creare sfruttando la "Boccamorfosi" di Kirby finirebbe solo per creare un lungo elenco che rovinerebbe l'esperienza del giocatore finale, ma possiamo assicurarvi che, per quanto confinate a specifiche sezioni sparpagliate all'interno dei livelli, la quantità di soluzioni ideate per Kirby e la terra perduta riescono quasi a rendere ogni livello differente da quello precedente, innalzando vertiginosamente il livello di varietà offerto dall'ultima creatura di Hal Laboratory Inc.

Oltre alla "Boccamorfosi", che si è rivelata essere un sapiente elemento di level design, Kirby potrà sfruttare, come accennato poc'anzi, i poteri dei nemici per poter attaccare questi ultimi, come potrà usufruirne di una serie di approcci differenti per portare a termine i vari livelli presenti nel gioco. I poteri disponibili in Kirby e la terra perduta sono davvero tantissimi e spaziano dalla più basilare delle spade fino a elmetti in grado di generare turbini con i quali spostarsi rapidamente fra i livelli,  inglobando ogni nemico che si frapporrà al "tenero" batuffolo rosa.

Sfruttare al meglio i vari poteri che Kirby sbloccherà nel corso della sua avventura non serve, però, esclusivamente a terminare celermente i vari livelli, bensì risulta indispensabile per liberare ogni Waddle Dee presente al loro interno. Questi ultimi, difatti, potranno essere rinvenuti dietro a pareti distruttibili, in aree sopraelevate, al termine di uno scontro con un mid-boss, compiendo delle azioni specifiche all'interno di un livello e così via.

Liberare un numero sempre maggiore di Waddle Dee non si limiterà solamente ad appagare il senso di completismo del giocatore, bensì permetterà a quest'ultimo di sbloccare sia i livelli protetti dai boss di fine area, sia tutta una serie di contenuti segreti che non vi anticipiamo per non rovinarvi la sorpresa.

In aggiunta ai numerosi livelli che compongono la storia principale di Kirby e la terra perduta, sono presenti anche delle sfide a tempo che potranno essere portate a termine in una manciata di secondi. Questi livelli speciali sono tutti basati sullo sfruttamento di un singolo potere, o di un unico oggetto assimilabile tramite la "Boccamorfosi", e richiederanno al giocatore una discreta precisione, e una notevole rapidità, per portare a termine le differenti challenge proposte.

Analizzando più nel dettaglio come sono strutturati i livelli che compongono Kirby e la terra perduta, non ci troviamo di fronte a una struttura paragonabile a quella delle recenti iterazioni in tre dimensioni di Mario, quanto più a una realizzazione ibrida più simile a quella offerta da produzioni come Super Mario 3D World.

Ogni livello, difatti, è suddiviso in differenti mappe dalle dimensioni variabili le quali presentano differenti tipi di attività: alcune si limiteranno a offrire la classica macro-area in cui Kirby potrà muoversi liberamente cercando di risolvere puzzle ambientali, affrontare nemici o superare fasi platform per ritrovare i Waddle Dee; altre offriranno segmenti più lineari con dinamiche maggiormente action; altre ancora presenteranno delle situazioni uniche, il più delle volte collegate all'utilizzo della "Boccomorfosi", in grado di tenere sempre alta l'attenzione dell'utente.

Differentemente da quanto è stato proposto da Nintendo negli ultimi anni, Kirby e la terra perduta non vuole essere una avventura totalmente votata alla semplicità. Ci sono, difatti, due difficoltà selezionabili (sempre per venire incontro al pubblico più giovane che potrebbe aver conosciuto l'iconica mascotte di Nintendo solo attraverso le più recenti produzioni), e per quanto l'avventura giocata alla sua difficoltà più elevata non rappresenti mai una sfida insormontabile, abbiamo trovato Kirby e la terra perduta molto più bilanciato e godibile rispetto alle recenti produzioni dedicate al batuffolo rosa.

Una piccola menzione d'onore va fatta alle boss fight presenti in Kirby e la terra perduta che, per quanto non si rivelino mai realmente complesse, si distanziano dalle dinamiche più abusate dai platform in tre dimensioni andando a offrire scontri suddivisi in più fasi, affrontabili tramite i differenti approcci offerti dai poteri che Kirby potrà sfruttare, e adornate da una serie di sfide atte a renderle rigiocabili più e più volte sempre con estremo piacere.

Kirby e il relax

Liberando un numero sempre maggiore di Waddle Dee, questi ultimi inizieranno a costruire una vera e propria città nella quale si potranno trovare tutta una serie di attività opzionali atte a espandere, ulteriormente, la longevità offerta da Kirby e la terra perduta. Nella cittadina Kirby potrà dilettarsi con diversi minigiochi quali la pesca e il servizio ai tavoli, acquistare collezionabili per completare la sua collezione personale, riposarsi fra le mura della sua nuova casa, andare al cinema per riguardare i filmati sbloccati durante l'avventura, impegnarsi in una delle varie boss rush a disposizione e così via.

Fra le varie attività che spunteranno a ogni successiva visita nella città, ce ne è una in particolare che ricoprirà un ruolo importantissimo durante la progressione del gioco: l'armeria di Waddle Dee. In questa bottega infatti, Kirby potrà spendere le stelle e le pietre rare, ottenibili completando le sfide a tempo, per evolvere i propri poteri.

Per evolvere i poteri non sarà sufficiente recarsi in armeria e spendere le proprie risorse, bensì sarà indispensabile aver prima recuperato uno dei molteplici progetti unici nascosti all'interno dei vari livelli di Kirby e la terra perduta. L’evoluzione dei poteri a disposizione di Kirby, infine, non si limiterà a rendere questi ultimi più performanti, ma aprirà le porte a un ventaglio di varianti che offriranno differenti approcci ai giocatori, offrendo power-up unici e, in alcune occasioni, indispensabili per raggiungere determinati obiettivi segreti.

Un multiplayer vecchia scuola

Kirby e la terra perduta propone una componente multiplayer ben confezionata e dal gusto retrò. In ogni momento del gioco, infatti, un secondo giocatore potrà entrare nella partita corrente direttamente da una funzione presente nel menu di pausa. La transizione è pressoché immediata e in pochi istanti un secondo giocatore potrà impersonare un Waddle Dee aiutante, armato di spada, che possa supportare Kirby.

Le dinamiche sono simili a qualsivoglia Coin-Op dei tempi d’oro, con entrambi i giocatori presenti sulla stessa schermata, senza split screen di sorta o altre soluzioni che potrebbero rendere maggiormente confusionaria l’azione di gioco. Il Waddle Dee aiutante, inoltre, verrà potenziato automaticamente dalla CPU, riuscendo a garantire un supporto concreto anche nelle fasi più avanzate dell’avventura.

 

Kirby e la terra perduta su Nintendo Switch

Venendo, infine, a un’analisi del comparto tecnico, e di quello artistico, di Kirby e la terra perduta, siamo di fronte alla classica cura del dettaglio tipica di ogni produzione realizzata da Nintendo. Ogni ambiente di gioco è ricolmo di dettagli curati in ogni singolo aspetto, le animazioni di tutti i personaggi presenti nel titolo risultano realizzate con certosina grazia, così come il level design, come già ampiamente analizzato in precedenza, presenta sempre architetture brillanti e realizzate senza mai lasciare alcun elemento al caso.

La telecamera, a differenza di altri celebri platform in tre dimensioni, è fissa e si potrà spostare solo leggermente in orizzontale per poter osservare meglio gli ambienti di gioco. Una scelta che pur sembrando eccessivamente anacronistica, risulta ben confezionata, mostrandosi sempre precisa nel seguire l’azione di gioco anche nelle situazioni più concitate.

Per quanto riguarda le performance, Kirby e la terra dimenticata presenta un frame rate sempre solido ma mostra il fianco ad alcune sbavature tecniche per quanto riguarda il caricamento di alcuni degli elementi che compongono i livelli (afflitti da alcuni casi di pop-up, a tratti, eccessivo) e quei personaggi che si muovono sullo sfondo (afflitti da cali di frame rate fin troppo evidenti).

Al netto di queste piccole sbavature, Kirby e la terra perduta è una gioia per gli occhi, e la sua struttura basata su una progressione maggiormente libera lo rende perfetto sia per delle brevi partite nelle pause dalla routine di tutti i giorni, sia per quelle lunghe sessioni di ore e ore, spese alla ricerca dei Waddle Dee più difficili da ritrovare.

Voto Recensione di Kirby e la terra perduta - Nintendo Switch


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Kirby finalmente in tre dimensioni.

  • - Gameplay vario e ricco di situazioni differenti.

  • - Longevo e pieno di contenuti.

  • - Level design sopraffino e direzione artistica superlativa.

Contro

  • - Alcune sbavature tecniche evidenti.

  • - La difficoltà generale poteva essere bilanciata meglio per rendere le parti più avanzate dell’avventura maggiormente complesse.

Commento

Kirby e la terra perduta rappresenta la migliore delle celebrazioni per il trentennale dell’iconica mascotte di Nintendo, oltre che un ottimo punto di ripartenza per una serie che per troppi anni stava cercando, inutilmente, una nuova identità. La nuova produzione di Hal Laboratory Inc. e Nintendo non è perfetta in ogni suo aspetto, ma quanto realizzato con Kirby e la terra perduta risulta ben più convincente e, con le giuste differenziazioni del caso, questa nuova iterazione dell’iconica mascotte di Nintendo potrebbe tranquillamente riempire quel buco che viene lasciato in ogni generazione di console della grande N fra un capitolo in tre dimensioni di Mario e quello seguente. Al momento possiamo solamente garantirvi che Kirby ha, finalmente, trovato la sua dimensione ottimale e che Nintendo Switch ha guadagnato un’altra esclusiva di indubbio valore.

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Kirby e la terra perduta - Nintendo Switch