Il momento più atteso dei The Game Awards 2025 per gli amanti dei giochi di ruolo ha portato la firma inconfondibile di Larian Studios. Dopo mesi di speculazioni e una misteriosa campagna marketing virale (culminata con l'apparizione di una statua nel deserto del Mojave), il team belga ha alzato il sipario sul suo prossimo colosso: si chiamerà semplicemente Divinity.
Niente numeri, niente sottotitoli come "Original Sin". Una scelta che segna un nuovo inizio, o meglio, una "somma totale" di tutto ciò che lo studio ha imparato in decenni di storia.
Il teaser trailer ha spiazzato molti per la sua crudezza. Dimenticate i toni a volte scanzonati di Original Sin: il filmato ha mostrato un rituale inquietante in stile The Wicker Man, con sacrifici umani, trasformazioni grottesche e un'atmosfera opprimente che suggerisce una virata decisa verso il dark fantasy "adulto". Non è stato mostrato gameplay, ma l'intento artistico di distanziarsi dalle fiabe colorate è evidente.
"Più grande di Baldur's Gate 3" è la dichiarazione che ha fatto tremare i polsi alla concorrenza è arrivata subito dopo il video. Geoff Keighley e Swen Vincke (CEO di Larian) hanno confermato che Divinity sarà "il progetto più grande e ambizioso mai creato dallo studio", superando per scala, profondità e vastità persino il monumentale Baldur's Gate 3.
Questo progetto rappresenta una mossa strategica fondamentale per Larian. Dopo il successo planetario di Baldur's Gate 3, lo studio ha scelto di non proseguire con Dungeons & Dragons (e quindi di non pagare le royalties a Wizards of the Coast), ma di reinvestire quel know-how tecnico e narrativo nella propria proprietà intellettuale.
Il gioco sarà ambientato ancora una volta nel mondo di Rivellon, ma è stato progettato per essere un punto d'ingresso perfetto anche per chi non ha mai giocato i precedenti titoli della saga. Swen Vincke ha dichiarato: "Questa è la 'Divinity' che abbiamo sempre voluto creare. Siamo pronti a portare tutto ciò che abbiamo fatto in precedenza in un unico luogo".
Al momento non sono state fornite date di uscita o piattaforme ufficiali, ma il messaggio è chiaro: Larian non ha intenzione di adagiarsi sugli allori.