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Pro
- Eventi Race Off danno varietà al gameplay
- Buon equilibrio tra simulazione e accessibilità
- Compartimento sonoro migliorato, in particolare per i motori
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Contro
- Poche novità sostanziali rispetto a MotoGP 24
- Parco circuiti limitato per gli eventi Race Off
Il verdetto di Tom's Hardware
Con MotoGP 25, Milestone spinge sull’acceleratore dell’accessibilità e taglia il traguardo con quello che a tutti gli effetti è il capitolo più completo e rifinito della simulazione su due ruote. Il lavoro del team italiano si traduce in un prodotto che non solo riflette la sempre ben percepibile passione per la MotoGP, ma che riesce anche a rinnovare l’esperienza di gioco per abbracciare un pubblico sempre più ampio, indipendentemente dal livello e dal tempo a disposizione per vivere ogni staccata e ogni incrocio di traiettorie con il cuore in gola.
Simulazione sì, ma per tutti
La novità più grande di questa edizione è senza dubbio la nuova modalità di guida Arcade, più immediata, appagante ma non per questo banale. È una modalità che toglie l’eccessiva assistenza di alcune impostazioni introdotte nel passato e consegna al giocatore una moto fin da subito gestibile senza troppi fronzoli. Lo stile di guida è più permissivo, ma il controllo rimane comunque saldo nelle proprie mani senza dover conoscere effettivamente il funzionamento di una moto o tecniche avanzate di guida.
Una modalità perfetta per i neofiti che vogliono semplicemente vestire i panni del loro campione preferito, ma anche per chi vuole lanciarsi in pista senza passare troppo tempo nel settare la moto o le molteplici impostazioni per regolare l’esperienza. E per chi vuole affrontare la sfida più autentica, la modalità Pro è ancora lì, con tutto il suo rigore e l’ampio ventaglio di aspetti personalizzabili.
Rispetto all’edizione precedente non abbiamo notato particolari differenze. Avevamo già lodato le possibilità di personalizzazione dell’esperienza e l’aggiornato modello di guida che si confermano dei punti a favore della simulazione anche quest’anno. Come di consueto abbiamo sempre la possibilità di adeguare lo stile di gioco alle nostre preferenze, rimuovendo ogni tipo di aiuto visivo per le traiettorie ideali e delegando il controllo di alcuni aspetti come la gestione di accelerazione e frenata.
Migliorata anche la dinamica del sollevamento in accelerazione e la progressione tra categorie ci è parsa ancora più credibile, offrendo un'esperienza che evidenzia con chiarezza il salto prestazionale e tecnico richiesto per affrontare le sfide sempre più complesse della classe regina. Insomma, un modello, giustamente, in totale continuità con quanto di buono realizzato lo scorso anno.
Una Carriera con un twist in più
L’altra attività al centro di MotoGP25 ad avere ricevuto attenzioni è la modalità Carriera. Siamo sempre in linea con quanto espresso in MotoGP 24, grazie al sistema dei Turning Points, la gestione social e lo sviluppo della moto, ma con degli aggiustamenti che hanno reso l’esperienza più interattiva. Sebbene l’obiettivo sia sempre dimostrare di essere il pilota migliore, si potrà scegliere di farlo seguendo strade diverse come portare il proprio team in vetta grazie a un attento sviluppo della moto.
I briefing tecnici post-gara diventano quindi il centro nevralgico dello sviluppo del mezzo e non necessitano di possedere chissà quali competenze in materia. Al termine di ogni weekend di gara, sarà possibile partecipare a sessioni di briefing con il proprio team di ingegneri, durante le quali analizzare le prestazioni della moto e definire con precisione le aree di miglioramento attraverso delle semplici domande. Grazie ai feedback forniti, lo sviluppo può essere guidato verso una direzione specifica, modellando la moto in base al proprio stile di guida e agli obiettivi stagionali.
Un'importante novità che ha ripercussioni positive sulla modalità carriera sono i nuovi eventi Race Off che coinvolgono anche gli allenamenti che i piloti possono intraprendere per spezzare anche un po’ il ritmo serrato delle gare. Le nuove discipline introdotte, Flat Track, Motard e Minibike, permettono di affinare il controllo del mezzo in contesti meno canonici, sia su asfalto che su sterrato, per un totale di quattro tracciati dedicati. L’unica pecca, in questo caso, è proprio l’esiguità del parco circuiti, considerata la bontà della proposta in termini di gameplay e varietà.
A valorizzare questi eventi è un modello di guida ben progettato, che restituisce in maniera efficace le differenti dinamiche veicolo-superficie. Ogni mezzo si comporta in modo distinto, con variazioni evidenti nella risposta del mezzo, nella trazione e nella modulazione del gas. La differente aderenza degli pneumatici sulle superfici viene resa in modo credibile, grazie a un sistema fisico che simula in maniera coerente la perdita e il recupero di grip, soprattutto in uscita di curva o in condizioni di bassa aderenza. Il risultato è un’esperienza di guida coinvolgente, tecnicamente solida e dobbiamo dire sorprendentemente divertente anche per chi cerca una sfida più arcade.
Unreal Engine 5 e sonoro
Dal punto di vista grafico e tecnico, MotoGP 25 segna ufficialmente il passaggio a Unreal Engine 5, una scelta perfetta per garantire anche una maggiore scalabilità del progetto in ottica futura e per accedere a strumenti di illuminazione e rendering più avanzati.
Il salto generazionale non è particolarmente evidente se confrontato con l’edizione precedente, questo è dovuto in parte alla già elevata qualità visiva dei titoli Milestone, che hanno sempre mantenuto standard grafici elevati. Il team ha puntato su ricostruzioni minuziosamente create per garantire un buon colpo d’occhio senza compromettere le prestazioni.
Ciò che ci ha convinti in positivo è l’aggiornamento eseguito sul comparto audio, in particolare per quanto riguarda la resa sonora dei motori. Questa attenzione al dettaglio non solo arricchisce l’esperienza tecnica, ma contribuisce in modo determinante all’immersione fin dai primi secondi dopo la partenza.
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