Nintendo DS e R4, la legge dà ragione ai pirati

Una sentenza francese sancisce la legittimità delle flashcard per Nintendo DS, e sposta le colpe su Nintendo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le flash card per Nintendo DS sono del tutto legali, secondo un giudice francese al quale l'azienda si era rivolta per ottenere la chiusura di Divineo, che produce le famose schede per eseguire applicazioni personalizzate, ascoltare musica, vedere video e avviare giochi non originali.

A quanto pare l'unico pirata è lui.

In Italia una causa simile ha visto Nintendo contro un rivenditore, PcBox Srl. Quello che, però, rende speciale il caso francese, non è solo il fatto che sia coinvolto direttamente un produttore di queste schede, ma piuttosto quanto ha detto il giudice a riguardo.

La corte, infatti, non solo ha rifiutato le richieste di Nintendo, ma ha trovato delle gravi colpe nella condotta dell'azienda nipponica. Nintendo, infatti, sarebbe colpevole di tenere fuori gli sviluppatori dalla propria piattaforma, che invece dovrebbe essere libera e accessibile a chiunque voglia tentare di migliorarla, con applicazioni e modifiche. E tutto questo sarebbe illegale.

Schede d'espansione per Nintendo DS  Clicca per ingrandire.

Ciliegina sulla torta, si tratta di un giudizio in cassazione, al quale si aggiunge un commento, attribuito al giudice, secondo il quale "Nintendo dovrebbe essere più (aperta) come Windows e permettere a chiunque di scrivere applicazioni per la propria piattaforma".

Insomma il Nintendo DS, e a quanto pare ogni piattaforma, dovrebbe essere libero e accessibile. Se uno sviluppatore aggira le protezioni per, diciamo, renderlo capace di leggere un DivX, non fa nulla di illegale.