Nuovi ritardi per i prossimi videogiochi? Attori in sciopero

SAG-AFTRA, sta per tornare al tavolo delle trattative con almeno dieci aziende di videogiochi tra cui Activision, Insomniac ed Epic Games.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

SAG-AFTRA, il sindacato che rappresenta attori cinematografici e televisivi, sta per tornare al tavolo delle trattative con almeno dieci aziende di videogiochi quali Activision, Warner Bros, Insomniac ed Epic Games. La novità è che SAG-AFTRA ha deciso di iniziare queste trattative chiedendo l'autorizzazione a uno sciopero. La richiesta di uno sciopero non implica automaticamente che si andrà in sciopero, ma è un segnale forte che dimostra quanto gli attori siano seri nella richiesta di un contratto equo.

Tra le principali questioni sollevate dagli attori c'è la richiesta di adeguare i salari all'inflazione, con un aumento del 11% retroattivo alla scadenza del contratto e ulteriori incrementi del 4% nei due anni successivi. Altra questione critica riguarda l'uso illimitato dell'intelligenza artificiale (IA) nei videogiochi, sia per il doppiaggio che per la motion capture. Gli attori chiedono una maggiore tutela contro l'impiego dell'IA, che minaccia il valore del loro lavoro nell'industria multimiliardaria dei videogiochi.

Un altro aspetto importante è la sicurezza sul set per gli attori impegnati in scene d'azione o pericolose (sì, perché durante il motion capture molti si fanno male). Si richiede una pausa di cinque minuti ogni ora e la presenza di personale medico sul set durante situazioni rischiose.

Le trattative tra SAG-AFTRA e le aziende di videogiochi sono in corso da anni, e le parti sembrano non trovare un accordo soddisfacente. Tuttavia, al momento, sono stati raggiunti accordi provvisori su più della metà delle proposte contrattuali.

Se il voto sull'autorizzazione allo sciopero dovesse essere favorevole, non si verificherà automaticamente uno sciopero, ma rappresenterà una spinta per ottenere un accordo migliore. Il precedente sciopero degli attori dei videogiochi è durato quasi un anno e ha avuto un impatto significativo sull'industria. Se dovesse esserci uno ulteriore, potrebbe comportare ritardi nella produzione dei videogiochi che già ora non brilla certamente per tempestività. Insomma, un bel problema.

Le trattative sono in corso, e il risultato rimane incerto. Gli attori e le aziende di videogiochi sperano chiaramente di raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti e permetta all'industria di andare avanti.