Playstation 3, si torna a giocare online anche in Italia

Ieri l'annuncio della riattivazione progressiva del Playstation Network, oggi gli italiani sono tornati a giocare. L'infrastruttura online della PS3 è parzialmente a regime e non mancano i problemi, ma tutto tornerà alla normalità nelle prossime settimane. In Giappone le autorità però chiedono a Sony ulteriori garanzie.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Playstation Network è ufficialmente tornato attivo anche in Italia. Finalmente i possessori di Playstation 3 possono tornare a giocare online, usare la lista amici e sincronizzare i trofei. Per il momento non è ancora possibile accedere al Playstation Store e ad altri servizi dell'ecosistema online di Sony, che saranno riattivati gradualmente entro la fine del mese.

Ieri Sony aveva annunciato l'avvio delle operazioni di ripristino di PSN e Qriocity, dapprima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo. La casa nipponica richiede il download obbligatorio del firmware 3.61 e per collegarsi nuovamente online tutti gli utenti devono cambiare la password sulla console usata per la registrazione dell'account oppure attraverso un'email inviata al proprio indirizzo di posta.

Sul Blog di Sony Playstation Italia leggiamo un aggiornamento che riguarda proprio la fase di riattivazione. "Alcuni di voi hanno detto di non aver ricevuto l'email per la conferma del cambio password. L'enorme numero di persone che stanno tornando online nello stesso momento aggiornando le proprie password sta creando un considerevole traffico di mail sui server dei provider di servizi Internet. La conseguenza è che si sono creati dei colli di bottiglia sui server di alcuni provider".

"Stiamo cercando di risolvere il problema in questo momento, ma nel frattempo vi preghiamo di essere pazienti ed evitare di inviare più di una richiesta. Riceverete la vostra email di cambio password e potrete tornare a presto a giocare online". Per smaltire la coda, Sony ha dovuto interrompere momentaneamente il servizio per alcune decine di minuti. Questa situazione potrebbe andare avanti per tutta la giornata o forse per poche ore, quindi nel caso di ulteriori disguidi non allarmatevi, basta pazientare.

Per scusarsi del grave disagio, Sony ha presentato qualche settimana fa il programma "Welcome Back" sul PlayStation Network e Qriocity. Tutti i clienti iscritti al PlayStation Network avranno 30 giorni di abbonamento gratuito al servizio PlayStation Premium Plus. Gli attuali membri riceveranno 30 giorni di servizio gratuito. Music Unlimited powered per abbonati Qriocity (nei paesi dove il servizio è disponibile), riceveranno 30 giorni di servizio gratuito. 

Sony Europa ha aggiunto che all'interno del programma "Welcome Back", gli utenti potranno scegliere gratuitamente due giochi per PS3 o PSP da una lista di cinque titoli per la PS3 e quattro per la PSP. Per ora non ci sono ulteriori dettagli e non sappiamo quando questo "rimborso" sarà avviato. Immaginiamo che prima Sony voglia ripristinare i servizi e poi passare a questa "fase 2".

Oltre al PSN, anche l'ecosistema Sony Online Entertainment sta tornando completamente attivo. I videogiocatori degli MMO devono procedere al cambio di password e, in futuro, saranno ricompensati per l'attesa con oggetti da scaricare gratuitamente e un periodo di abbonamento gratuito.

Ma se l'attesa sembra essere terminata per almeno 1 milione e mezzo di videogiocatori italiani, non altrettanto si può dire per quelli i giapponesi. Sony non potrà infatti ripristinare i servizi nella sua terra natia se non prima di aver fornito ulteriori informazioni alle autorità sulle misure prese salvaguardare i dati.

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"Abbiamo avuto incontri con Sony il 6 e il 13 maggio e fondamentalmente vogliamo due cose da loro", ha dichiarato Kazushige Nobutani, direttore del dipartimento Media and Content Industry del Ministero dell'Economia. 

La prima riguarda le misure preventive. Al 13 maggio, Sony non aveva completamente testato le soluzioni annunciate nella conferenza stampa del primo maggio. La seconda riguarda il modo in cui l'azienda spera di riconquistare la fiducia dei consumatori sulla sicurezza dei dati personali come le carte di credito. "Stiamo chiedendo Sony se le misure adottate sono abbastanza efficaci rispetto alle contromisure usate in passato".

Ricordiamo che l'azienda ha spostato il data center al centro dell'attacco da San Diego a una località segreta con un livello di sicurezza molto più elevato. Tra le nuove misure di sicurezza ci sono "il controllo automatico del software e la gestione della configurazione per la difesa contro i nuovi attacchi, un livello migliore di protezione dei dati e crittografia, una maggiore capacità di rilevare le intrusioni di software all'interno della rete, accesso non autorizzato, modelli di attività insolite e l'implementazione di un maggior numero di firewall".