Start your engines! Correre senza spendere | Stunt Rally

Se per te rally significa anche volare con un astronave tra funghi giganti allora Stunt Rally è il gioco che fa per te. Scopri questo titolo gratuito nel nuovo episodio della rubrica Start your engines! Correre senza spendere.

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a cura di Gioele Maria Pignati

Bentornato nella rubrica più veloce ed adrenalinica di sempre! Il mio obiettivo consiste nel regalarti emozioni, letteralmente: infatti non dovrai assolutamente metter mano al tuo portafogli! Come ti dicevo la volta scorsa, per la precisione quando ti parlavo di Classic Racers , con questa serie di articoli voglio permetterti di correre a bordo di fantastiche vetture virtuali senza spendere un solo euro.

Non importa che si tratti di corse su circuito, gare clandestine, competizioni fuoristrada o di traversate impossibili in paesaggi surreali. Non conta il numero di ruote di cui è dotato il veicolo, anche perché potrebbe non averne proprio. Le uniche cose che vanno tenute in considerazione sono la passione per la velocità e per l’esplorazione. E, come ti dicevo in precedenza, di esplorazione ne ho dovuta fare molta per trovare questo fantastico castello di titoli racing gratuiti.

Come sempre è vero il detto secondo il quale “a caval donato non si guarda in bocca”, ma riteniamo comunque importante che i nostri lettori sappiano sempre con cosa avranno a che fare prima di installare un qualsiasi applicativo sulla propria piattaforma preferita. Non perdiamo tempo dunque: lasciati avvolgere dal tuo sedile ergonomico e avviati verso la linea di partenza! Oggi ti parlo di Stunt Rally, un gioco per PC assolutamente gratuito che puoi reperire quando vuoi sul sito ufficiale dedicato . Resta concentrato, al verde si parte!

Il cesto dei giocattoli

Non sappiamo quanti anni tu possa avere, potresti ancora svagarti con i modellini delle tue automobili preferite o potresti avere la facoltà di guidare un veicolo vero. Non ci è dato saperlo, ma una cosa è chiara: la voglia di giocare non passa mai e questo è quanto di più bello si possa riscontrare in un essere umano. Stunt Rally viene incontro a questo desiderio primitivo insito nella natura dell’uomo offrendo un grande cesto dei giocattoli pieno di balocchi che ognuno può prendere, smontare ed usare a piacimento.

Stunt Rally è un titolo che prende in considerazione le competizioni fuoristrada in senso molto lato, senza eccessive pretese di realismo, se non un poco per quanto concerne la fisica dei veicoli e di alcuni elementi interattivi. Il gioco in questione è stato sviluppato da Crystal Hammer, è basato su un altro racing game gratuito, VDrift, di cui sicuramente avremo modo di parlare negli episodi successivi di questa rubrica, sul motore grafico Ogre Engine, conosciuto in passato per aver mosso titoli come Ankh e Venetica ed è distribuito gratuitamente per Linux e Windows sotto la licenza GPLv3, che, nei limiti delle sue linee guida, garantisce all’utente la libertà di usare, condividere e modificare il software. Come dicevo prima potremmo considerare Stunt Rally come un grande contenitore di automobili e circuiti, in qualche modo aperto ad aggiunte da parte tua e del resto della sua community.

Cosa c’è dentro

L’installazione ci mette di fronte a due eseguibili, uno che porta al gioco vero e proprio ed un altro che dà accesso all’editor di circuiti. Sin dal primo momento è possibile percepire come si abbia a che fare con un prodotto fondamentalmente spartano: non ci sono melodie di sottofondo e girare tra i numerosi menù si rivela un’operazione decisamente poco intuitiva. All’inizio verrà mostrata una schermata di benvenuto dove oltre a trovare alcuni utili suggerimenti e varia documentazione sarà possibile accedere anche alla configurazione dello schermo e dei tasti.

Superata tale videata si accede al menù principale che permette di usufruire delle varie modalità. Corsa singola è ovviamente pensata per chi è desideroso di mettersi al volante senza troppi grattacapi: si sceglie un veicolo ed un circuito e si scende in pista. Le corse del tutorial invece sono utili per prendere confidenza con le varie tipologie di pista, carreggiata e meteo. I campionati raccolgono in maniera tematica le varie competizioni disponibili. Le sfide invece consistono in una selezione di corse caratterizzate da particolari restrizioni, relative ad esempio al tipo di veicolo utilizzabile. Teoricamente è persino possibile giocare in compagnia o mediante lo split-screen o grazie ad una rete locale.

Attraverso l’apposita sezione c’è la possibilità di guardarsi con calma un replay salvato in precedenza. Infine troviamo le opzioni dove sicuramente vale il detto “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Qui viene fuori la natura prettamente aperta del titolo: è letteralmente possibile metter mano a qualsiasi parametro. Sia a livello audio che a livello video è possibile aggiustare tutto in maniera millimetrica. Consigliamo di usare i preset proposti dallo sviluppatore e di andarci piano con le impostazioni: i settaggi più alti sono davvero esagerati e possono mettere in difficoltà anche i computer più potenti.

Non sappiamo se ciò derivi da un problema di driver o da una questione di ottimizzazione generale del titolo, fatto sta che abbiamo assistito a performance piuttosto variabili. In generale, evitando di attivare gli effetti più pesanti come hdr, ambient occlusion e raggi crepuscolari il titolo si comporta piuttosto bene, tranne nel caso di ambientazioni particolarmente ampie dove abbiamo visto il frame rate calare in maniera significativa.

Non aspettarti comunque un impianto audiovisivo particolarmente sbalorditivo o fotorealistico: si parla pur sempre di una qualità grafica paragonabile a quella riscontrabile su una PlayStation 3, con vegetazione 3d dinamica, riflessi ed illuminazione carini, ma senza nulla di particolarmente sfizioso riservato allo sguardo del giocatore moderno. Si possono configurare a piacimento i tasti e c’è pure un primitivo supporto per joystick e volante. Anche l’hud insieme a molti altri parametri può essere gestito liberamente.

Il circuito della varietà

Puoi scegliere tra più di venti vetture di fantasia che spaziano dal vecchio camioncino agricolo, passando per costose auto sportive, fino a sconfinare in curiosi veicoli fantascientifici e navicelle spaziali. Ogni mezzo ha la sua livrea, il suo rombo specifico e soprattutto un particolare comportamento a livello fisico. I circuiti sono quasi duecento e possono annoverare praticamente qualsiasi tipo di ambientazione.

Potrai correre lungo suggestivi scorci di campagna, in mezzo alla fitta vegetazione della giungla, nel deserto facendoti strada attraverso una tempesta di sabbia o evitando le costruzioni di un antico villaggio, lungo passi montani tra impenetrabili tormente di neve, ma anche su pianeti alieni a bassa gravità, tra pozze di magma, laghi acidi e foreste di cristalli, e perché no, anche in ambientazioni allucinanti popolate da funghi giganti e mongolfiere che volano al contrario. Si gareggia lungo strade, ma anche su rampe e pure all’interno di intricati tubi di vetro. Non sempre si riesce a seguire l’azione con chiarezza, ma per fortuna vengono in tuo aiuto svariate inquadrature e visuali, alcune persino inaspettate.

Purtroppo non ci sono dei veri e propri avversari: si corre sempre e comunque insieme ai fantasmi. La macchina verde rappresenta il miglior tempo del circuito mentre quella arancione raffigura il tuo ghost più veloce. Si corre contro il tempo cercando di attraversare i vari checkpoint. Il motore fisico che muove Stunt Rally è molto divertente e riuscito e può essere regolato per garantire diversi livelli di realismo e reattività. È stata persino presa in considerazione la differente tenuta del veicolo in base al meteo e alle condizioni del terreno. Sono presenti pure la nitro ricaricabile ed un sistema di calcolo dei danni che volendo può compromettere l’efficienza del veicolo.

Non è molto ma quello che c’è diverte

Il tutto come dicevo è presentato in maniera assolutamente essenziale e spartana e spesso e volentieri la cura per i dettagli va a farsi benedire con compenetrazioni, elementi scenici non poggiati correttamente sul terreno e bordi delle ambientazioni per nulla occultati all’occhio dell’utente. Abbiamo assistito pure ad alcuni crash casuali e abbiamo constatato come certe volte i menù vadano ricaricati per funzionare come dovrebbero.

Nonostante tutti questi problemi però bisogna riconoscere come ci si trovi di fronte ad un prodotto che, seppur nei limiti di una produzione di questo tipo, sia in grado di divertire e di invogliare l’utente a sfidare il cronometro nei contesti più disparati. Oppure, perché no, si può prendere una navicella spaziale ed esplorare l’arcipelago tropicale che costeggia il circuito volando e saltando come un grillo.

Va poi tenuta in considerazione la presenza di un editor di percorsi davvero potente che ti permetterà di realizzare il circuito più improbabile all’interno dell’ambientazione dei tuoi sogni, grazie ad una gestione molto avanzata della conformazione del terreno e ad una lunga lista di elementi utilizzabili, per non parlare di tutta la gestione degli effetti meteorologici e delle superfici. Anche qui vale il detto “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” perché è vero che è praticamente possibile mettere mano ad ogni parametro, ma è vero pure che per muoversi all’interno dell’editor occorre una certa abilità, non trattandosi esattamente dell’applicazione più intuitiva ed user friendly di sempre. Per fortuna è possibile capire il funzionamento del tutto attraverso dei comodi video tutorial presenti sul canale YouTube dello sviluppatore .

Detto ciò non possiamo che augurare una ripresa dei lavori da parte degli autori di questo titolo, affinché quanto di buono è stato fatto finora venga esaltato maggiormente spazzolando e smussando qua e là per far brillare a dovere questo piccolo diamante grezzo. Qualunque perplessità dovesse sorgere nell’utilizzo dell’applicativo è pure presente un’utile wiki sul sito del gioco . Per ora accontentiamoci di correre con una sfera supersonica in qualche tubo sulla superficie di un imprecisato pianeta lontano che, a pensarci bene, così poco, in fondo, non è.