Swag and Sorcery Recensione

Swag and Sorcery è l'ultimo gioco di Lazy Bear Games che ci mette alla guida di un gruppo di guerrieri alla ricerca di un abito perduto.

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a cura di Matteo Lusso

Se esistesse una categoria di videogiochi fra i più improbabili, sarebbe certamente quella degli idle game, per i quali l'abilità più importante del giocatore è la pazienza. L'attesa che uno, dieci, cento, un'infinità di timer alla rovescia arrivi a zero per ottenere la ricompensa è però una formula che negli anni ha avuto un grande successo fra coloro che non potrebbero nemmeno essere definiti casual gamer ma che comunque hanno dato il via un florido mercato videoludico. Swag and Sorcery è, con orgoglio, uno di questi giochi.

tinyBuild, l'editore di innumerevoli giochi indie, ha infatti pubblicato per PC il titolo sviluppato da Lazy Bear Games, lo studio che ha dato i natali a Punch Club e Graveyard Keeper. Già dal nome si capisce che siamo di fronte a un simpatico connubio fra cultura pop e fantasy, il tutto amalgamato nella grafica pixellosa che ormai è diventata l'elemento cardine dei videogiochi indipendenti. Swag and Sorcery ci butta, senza realmente buttarci, nella mischia mettendoci a capo di uno sparuto gruppo di guerrieri che rischia la vita per recuperare il vestito preferito di un re fin troppo modaiolo.

Premesse comiche a parte, lo stile faceto permea il gioco in ogni aspetto e infatti durante le varie cutscene il narratore e un'irriverente gatto parlante riescono a strappare più di una risata con i loro scambi di battute. Ma Swag and Sorcery resta comunque un idle game che richiede solo qualche click, una grossa quantità di grinding e momenti di pura attesa. Le contaminazioni dal mondo dei giochi di ruolo aggiungono però una leggera profondità alle meccaniche, spingendoci forzatamente a racimolare le risorse necessarie per costruire un edificio, assumere un nuovo combattente e forgiare nuove armi, armature e sgargianti vestiti che migliorano le statistiche di chi li usa.

Non resta quindi altro da fare che selezionare uno o due eroi e spedirli in una di sette ambientazioni differenti, con fino a un massimo di tre spedizioni in contemporanea. In quei momenti semplicemente compare davanti a loro più volte e casualmente un nemico o una risorsa e automaticamente lo combattono o la raccolgono. Il gioco fa tutto da solo e noi non siamo altro che spettatori quasi passivi, dato che i nostri combattenti si curano perfino da soli. Al più, una volta sbloccata, è possibile utilizzare attivamente le magie attingendo dalla limitata scorta di mana per lanciare attacchi offensivi o utilizzare poteri curativi. In breve si arriva alla fine del livello e abbiamo la possibilità di ripeterlo, aumentando così la probabilità di incontrare il boss dello stesso o altrimenti tornare al campo base con tutto ciò che abbiamo ottenuto. In caso di "morte" invece si perde ogni cosa raccolta e dobbiamo attendere al villaggio che la barra della vita dei nostri eroi si ripristini nel tempo o a pagamento. Interessante anche la presenza dello stress: più facciamo lavorare uno dei mercenari e minore diventa la propria efficienza, tuttavia è sufficiente spendere qualche moneta d'oro per riportarlo alla sua forma migliore.

Le materie prime devono poi essere trattate in appositi edifici, attendendo qualche secondo o minuto prima che siano pronte. Ovviamente, per allungare il tempo di gioco, alcune risorse si trovano solo in certi livelli e possono essere raffinate solo in presenza di determinate strutture che devono essere migliorate più volte. È lo schema più classico del crafting che però porta a notevoli tempi morti.

Swag and Sorcery non è un brutto gioco ed è strutturato in modo tale da aumentare esponenzialmente il tempo necessario a completare ogni richiesta. Il problema è che il gioco avrebbe giovato maggiormente da una pubblicazione su tablet e smartphone piuttosto che su PC. Gran parte del nostro tempo l'abbiamo infatti trascorso  guardando un altro schermo mentre il nostro computer era occupato a giocare da solo. Dobbiamo però spezzare una lancia a favore degli sviluppatori. Per quanto il gioco sia intrinsecamente noioso, hanno introdotto molti elementi come la rarità dell'equipaggiamento, statistiche e controstatistiche di cui tenere conto, perfino concorsi di moda basati sulla qualità del vestiario dei nostri eroi e un'oculata gestione delle risorse in magazzino per evitare sprechi che ci hanno fatto giocare per ore senza che ce ne accorgessimo.

In conclusione, Swag and Sorcery ha il suo perché e, curiosamente, ci è perfino piaciuto nonostante tutte le limitazioni. La grafica è molto colorata e riuscita, con un buon design del mondo bidimensionale e dei nemici, la musiche sono piacevoli - anche se alcuni rumori sono un po' fastidiosi - e nonostante tutto riesce a intrattenere più a lungo di quanto credessimo. Probabilmente non è un acquisto imprescindibile a prezzo pieno, ma comunque potrebbe valerne la pena se apprezzate questa tipologia di videogiochi.

Swag and Sorcery è disponibile per PC su Humble Store.