Il mondo dei videogiochi strategici si prepara a vivere una rivoluzione con l'annuncio ufficiale di Total War: Warhammer 40,000, rivelato durante i The Game Awards 2025. L'universo cupo e brutale della fantascienza distopica di Games Workshop sta per fondersi con la meccanica di gioco pluripremiata della serie Total War. Creative Assembly, lo studio di sviluppo britannico, ha finalmente svelato quello che molti fan attendevano da anni: l'ingresso del franchise nel cosiddetto Grimdark, l'ambientazione dove "non c'è tempo per la pace, nessuna tregua, nessun perdono".
La scala del progetto è ciò che colpisce maggiormente. Il trailer di presentazione mostra inizialmente combattimenti terrestri in un ambiente urbano devastato, per poi allontanare progressivamente la telecamera fino a rivelare l'intero pianeta e successivamente l'intera galassia, con navi da guerra impegnate in scontri attraverso tutto il sistema stellare. Se questa rappresentazione corrisponde effettivamente alla portata del gameplay, i giocatori potranno gestire campagne militari su scala cosmica, un salto dimensionale significativo rispetto ai precedenti capitoli della serie ambientati nel fantasy tradizionale.
L'evento ha visto una presenza inaspettata sul palco: l'attore David Harbour, noto per il suo ruolo in Stranger Things, è apparso insieme a Geoff Keighley per dichiarare la sua passione per l'universo di Warhammer 40,000. Non si è limitato a introdurre il gioco, ma ha anche annunciato di avere un ruolo da protagonista all'interno del progetto, sebbene i dettagli sul suo personaggio restino ancora avvolti nel mistero.
Il trailer cinematografico ha offerto le prime immagini degli iconici Ultramarine, i leggendari Space Marine vestiti del loro caratteristico blu, mentre affrontano un'orda di Orki in battaglia. Questi giganteschi guerrieri geneticamente modificati rappresentano solo una delle quattro fazioni confermate al lancio, ciascuna progettata con meccaniche di gioco uniche ispirate alla ricca tradizione narrativa dell'universo creato da Games Workshop.
Gli Space Marines incarnano l'élite militare dell'Imperium: pochi di numero ma devastanti in potenza, questi soldati potenziati geneticamente indossano armature sacre e brandiscono le armi più letali a disposizione dell'umanità. La loro forza risiede nella precisione chirurgica dei loro attacchi e nella capacità di resistere a punizioni che annienterebbero normali esseri umani.
Al polo opposto si trovano gli Orki, orde brutalizzate di creature che vivono esclusivamente per la guerra. Innumerevoli e inarrestabili, invadono i campi di battaglia in masse infinite, armati con equipaggiamento imprevedibile e macchine belliche sgangheraté, alimentate dalla primordiale energia psichica del WAAAGH!
Le altre due fazioni offrono approcci tattici completamente differenti. Gli Aeldari, un'antica razza aliena un tempo padrona delle stelle e ora in declino inesorabile, combattono con velocità ed elusività.
Utilizzano poteri psichici e armamenti eleganti per sfruttare le debolezze nemiche prima di svanire nell'ombra come fantasmi. Per chi preferisce l'approccio della forza bruta organizzata, l'Astra Militarum rappresenta la più grande forza combattente dell'umanità: legioni di soldati ordinari che marciano sotto il fragore dei carri armati e il tuono dell'artiglieria, riducendo i nemici in macerie attraverso disciplina ferrea e pura determinazione numerica.
Creative Assembly ha voluto sottolineare l'importanza della personalizzazione nel gioco. I giocatori potranno non solo nominare le proprie armate e scegliere i colori sacri delle loro unità, ma anche modificare profondamente l'approccio tattico della propria fazione.
Ogni reggimento potrà essere decorato con iconografie specifiche pensate per terrorizzare i nemici, mentre sul piano strategico sarà possibile costruire filosofie di combattimento uniche combinando abilità tattiche devastanti, tratti distintivi e equipaggiamenti arcani. Questo livello di customizzazione promette di trasformare ogni campagna in un'esperienza unica, permettendo ai giocatori di imprimere la propria visione personale sulla guerra galattica.