Splinter Cell: Blacklist sarà un gioco molto più grande e più curato di Conviction, l'ultimo capitolo delle avventure di Sam Fisher. La notizia arriva direttamente da Maxime Béland, direttore creativo di entrambi gli episodi, che non spende proprio parole d'affetto nei confronti del suo progetto precedente.
Splinter Cell: Blacklist
Intervistato dai microfoni di Joystiq, Béland ha spiegato di aver partecipato allo sviluppo di Conviction perché non stava andando affatto bene. "Abbiamo cambiato direzione in corsa e ci siamo concentrati sull'obbiettivo di far uscire il gioco in un paio d'anni. Conviction per me è stato un lavoro con risvolto dolce e amaro allo stesso tempo", afferma Béland.
Le critiche principali ricevute da questo titolo riguardavano la campagna single player troppo corta e le possibilità troppo limitate del gioco (Splinter Cell: Conviction, più azione e meno stealth). Per questi motivi Splinter Cell: Blacklist potrà contare su una campagna più "robusta", su una modalità co-op e sul ritorno dell'apprezzata modalità Spies vs Mercs (o spie contro mercenari).
Chi giocherà a Blacklist avrà inoltre una maggiore libertà sull'approccio che si vuole seguire, sia che si prediliga l'azione intensa o le tattiche per uccidere silenziosamente.
"Abbiamo in mente tre profili dei giocatori. C'è il cosiddetto fantasma, che non vuole uccidere o farsi vedere, e dall'altra parte abbiamo il tank, o carro armato, che vuole soltanto lanciare granate, creare caos e distruggere tutto. Nel mezzo abbiamo il giocatore che chiamiamo pantera, un misto fra le due categorie precedenti. Splinter Cell: Blacklist sarà realizzato basandosi su queste tre tipologie di utenti", spiega Béland, che conclude l'intervista svelando che i momenti in cui non si potrà evitare di essere scoperti dai nemici saranno ridotti al minimo.
Per scoprire personalmente se gli sviluppatori manterranno le promesse bisognerà aspettare la primavera del 2013, quando Splinter Cell Blacklist sarà disponibile su PC, PS3 e Xbox 360.
