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WarioWare: Move It! | Recensione, il ritorno col botto

Ecco la nostra recensione di WarioWare: Move It!, il nuovo capitolo della saga che vede come protagonista l'esuberante alter ego di Mario.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Quando fruiamo di un'opera d'intrattenimento, a prescindere che si tratti di un videogioco, un film o una serie tv, non è raro ritrovarsi a fare il tifo per l'antagonista. Certo è, però, che non tutti i villain hanno il carisma di Wario, la controparte di Mario, dall'aspetto simile ma decisamente più tozzo, odiato dai cittadini del Regno dei Funghi per la sua avidità e la sua personalità a dir poco acida. 

Introdotto in Super Mario Land 2: 6 Golden Coins, Wario ha conquistato talmente tanto il pubblico grazie alla sua esuberanza — possiamo dire anche un po' ridicola — da far nascere un franchise spin-off dedicato interamente a lui. WarioWare è, però, completamente diverso dagli altri Tripla A dell'ampio ventaglio di Nintendo, rispecchiando il personaggio principale ed essendo contraddistinto da un'alta dose di comicità, ironia e... ignoranza. 

Nata nell'ormai lontano 2003, la serie con protagonista la versione cattiva di Mario è arrivata ora al suo undicesimo capitolo con WarioWare: Move It!, in uscita ilo 3 novembre su Nintendo Switch. Esattamente come nelle opere precedenti, anche in questo caso ci troviamo dinanzi a tantissimi minigiochi (più di 200) da dover completare in rapida successione, il tutto sfruttando al massimo le funzionalità di motion control e la telecamera a infrarossi dei Joy-Con.

Preparatevi alle pose strane

Se avete già dimestichezza con la saga non ci sarà nulla di particolarmente innovativo in WarioWare: Move It! che vi farà saltare dall'entusiasmo, ma al tempo stesso vi fornirà un'elevata dose di divertimento, soprattutto se ci giocate in compagnia. Troverete, infatti, oltre alla storia — anch'essa giocabile in co-op, ma ci arriviamo dopo —, la modalità Party, in cui fino a 4 giocatori possono competere nei vari minigiochi, sfidandosi fino all'ultimo sangue, o meglio, fino all'ultimo pezzo di aglio.

Il punto di partenza della storia principale è, infatti, il condimento perfetto per allontanare le persone: Wario ordina in un baracchino una quantità spropositata di panini all'aglio, vincendo così un viaggio per sé stesso e 20 amici in un'isola paradisiaca. Qui si imbattono nelle misteriose pietreposa, e soprattutto nei loro guardiani, che dovranno sconfiggere a mo' di minigiochi. 

Nei vari livelli dovrete, dunque, interpretare i vari personaggi, tra cui, ovviamente, Wario, oltre agli ormai iconici 5-Volt, Dr. Crygor, Jimmy T., Mona e molti altri, assumendo ogni volta una posa differente e sfruttandola per compiere i vari minigiochi, da soli o con un amico (a patto che abbiate due coppie di Joy-Con). Come sempre, con il progresso il gameplay diventerà più frenetico, riducendo il tempo disponibile per portare a termine e minigiochi e per reagire ai comandi mostrati sullo schermo fino ad arrivare al boss.

Inoltre, dopo aver finito la storia, avrete a disposizione svariate altre modalità di cui poter godere da soli o in co-op, come la "Super Difficile", in cui la velocità è aumentata sin dall'inizio, la "Sfida mortale", dove avrete solo una vita e dovrete sopravvivere più a lungo possibile, o lo "Specchio Riflesso", in cui dovrete dare le spalle al TV e replicare le azioni dell'altro giocatore. 

Si fa, però, sentire la mancanza di una modalità online, che avrebbe potuto sicuramente giovare alla longevità del titolo. L'ideale sarebbe stato, per esempio, l'introduzione di una sorta di Battle Royal, in cui un gruppo composto da un certo numero di giocatori doveva sfidarsi in minigiochi sempre più rapidi fino a farne rimanere solo uno.

Il Grande Capo

Nel caso in cui non abbiate mai giocato a WarioWare può essere difficile riuscire a concepirlo, essendo completamente differente rispetto a qualsiasi altro gioco sul mercato. Non si tratta, ovviamente, dell'unico titolo che sfrutta i Joy-Con in modo particolare, basti pensare a Nintendo Labo o al più recente Everybody: 1, 2, Switch, ma, così come con il Wii Remote nei capitoli più vecchi, qui l'esuberanza è portata ai massimi livelli.

Vi troverete, per esempio, ad assumere pose come quella del "Grande Capo", con le mani sui fianchi, oppure quella del "Chichirichi", mettendo le mani una davanti all'altra di fronte il naso e immaginando, per l'appunto, di avere il becco di un gallo. Queste posizioni a dir poco bizzarre vi serviranno per eseguire azioni di svariato tipo, ma tutte accomunate da un'immensa stranezza, come sturare gabinetti, infilare dita nel naso o acchiappare pesci con i glutei (sì, avete capito bene).

Il bello di WarioWare: Move It!, così come di ogni WarioWare, è proprio la sua estrema stravaganza, il che lo rende adatto davvero a tutti: adulti, bambini, zii, nonni, cugini, chiunque giocandoci finirà per ridere almeno una volta. Capitolo dopo capitolo, Nintendo riesce a sfornare minigiochi sempre più assurdi, continuando a incapsulare perfettamente l'animo della serie e non sbagliando un colpo. 

Infine, per quanto il comparto tecnico, c'è ben poco da dire. A livello grafico WarioWare: Move It! è praticamente analogo al capitolo precedente uscito un paio di anni fa sempre per Nintendo Switch, mentre le tracce sonore sono, come sempre, estremamente godibili. Insomma, parliamo di un sequel riuscito in tutto e per tutto, per una saga che, seppur di nicchia rispetto a titoli come The Legend of Zelda o lo stesso Super Mario, che ne funge da padre, da vent'anni continua a far divertire gli appassionati. 

Voto Recensione di WarioWare: Move It!


8.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Oltre 200 nuovi minigiochi

  • Sfruttamento dei Joy-Con magistrale

  • Tecnicamente impeccabile

Contro

  • Modalità storia in co-op accessibile solo con più paia di Joy-Con

  • Mancanza di modalità online

Commento

WarioWare: Move It! continua la saga spin-off con la stessa esuberanza e stravaganza dei capitoli precedenti, facendoci immergere in più di 200 minigiochi nuovi di zecca. Se siete fan di WarioWare apprezzerete sicuramente anche questo capitolo, che sfrutta al meglio la tecnologia di motion control dei Joy-Con per dare vita a pose e situazioni assurdi. Si fa sentire, però, la mancanza di una modalità multiplayer online, che dopo vent'anni e undici capitoli inizia a essere quasi necessaria. 

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