Il settore videoludico mondiale si trova a fare i conti con una delle più significative ondate di licenziamenti della storia recente, che ha colpito duramente l'universo Xbox e Microsoft Gaming. Tra studi chiusi, progetti cancellati e team smantellati, emerge un quadro preoccupante che tocca non solo i colossi interni come Rare e The Initiative, ma anche sviluppatori esterni finanziati dal gigante di Redmond. La portata di questi tagli solleva interrogativi cruciali sul futuro dell'ecosistema Xbox e sulla strategia a lungo termine di Microsoft nel mercato dei videogiochi.
I progetti caduti sotto la scure dei licenziamenti
Tra le vittime più illustri di questa ristrutturazione figura Everwild, l'ambizioso progetto di Rare che non vedrà mai la luce. Anche lo studio The Initiative, responsabile del reboot di Perfect Dark, ha subito la chiusura definitiva, portando con sé il sogno di rivedere l'iconica spia videoludica. Non è andata meglio al team di Warcraft Rumble di Blizzard, licenziato in blocco con la cessazione di ogni nuovo contenuto per il gioco mobile.
Gli effetti si sono propagati anche oltre i confini interni di Microsoft. Romero Games, lo studio fondato dai veterani John e Brenda Romero, ha subito licenziamenti significativi che mettono in dubbio il futuro del loro nuovo sparatutto. Un colpo che dimostra come le decisioni strategiche di Microsoft abbiano ripercussioni sull'intera industria videoludica globale.
Cosa sopravvive nel portfolio Xbox
Nonostante il clima di incertezza, Matt Booty, responsabile degli Xbox Game Studios, ha cercato di rassicurare il settore attraverso un memo interno. L'azienda mantiene "oltre 40 progetti in sviluppo attivo", con un forte focus sui titoli previsti per l'autunno e una solida programmazione verso il 2026. Una fonte vicina a Variety ha inoltre confermato che tutti i giochi mostrati durante l'Xbox Games Showcase di giugno continuano il loro percorso di sviluppo.
Tra i titoli considerati "sicuri" figurano Call of Duty: Black Ops 7 di Activision, Clockwork Revolution di inXile, e i progetti di Obsidian come Grounded 2 e The Outer Worlds 2. Anche The Coalition con Gears of War: Reloaded e Double Fine con Keeper sembrano al riparo dai tagli, così come il DLC Order of the Giants per Indiana Jones and the Great Circle.
I grandi interrogativi sul futuro
La vera preoccupazione riguarda tutti quei progetti che non hanno fatto la loro comparsa durante l'evento di presentazione estivo. Titoli come Contraband di Avalanche Studios, State of Decay 3 di Undead Labs, e il misterioso Project Mara di Ninja Theory restano avvolti nell'incertezza. Persino OD, il progetto di Hideo Kojima per Microsoft, non ha ricevuto aggiornamenti recenti.
Phil Spencer ha promesso per il 2026 un remake di Halo: Combat Evolved, insieme a Fable, Gears of War: E-Day e un nuovo Forza. Tuttavia, è significativo notare che Turn 10, responsabile della serie Forza più orientata alla simulazione, è stata pesantemente colpita dai licenziamenti, mentre Playground Games continua a lavorare sia su Forza Horizon che su Fable.
L'ecosistema Bethesda e Blizzard sotto osservazione
Anche i giganti acquisiti da Microsoft non sono immuni alle preoccupazioni. Mentre The Elder Scrolls VI e il prossimo Fallout di Bethesda Game Studios sembrano relativamente al sicuro, il silenzio su Starfield e la sua espansione promessa desta inquietudine. Blizzard, dal canto suo, stava lavorando a uno sparatutto ambientato nell'universo StarCraft, ma il destino del progetto rimane nebuloso.
La situazione si complica ulteriormente considerando le ambizioni multipiattaforma di Microsoft e i piani per una console di nuova generazione, il cui timing resta indefinito. Anche l'handheld Xbox annunciato da Spencer l'anno scorso e il progettato app store per gaming potrebbero risentire di questa fase di riorganizzazione.
L'industria videoludica attende con ansia la Gamescom di agosto, dove Microsoft dovrebbe chiarire le proprie intenzioni future. In un panorama così volatile, l'unica certezza è che le scelte strategiche di uno dei principali player del settore continueranno a influenzare profondamente l'intero ecosistema videoludico mondiale.