50 Cent, il nuovo paladino del P2P

Curtis James Jackson III (a.k.a. 50 cent) giustifica lo sharing ,musicale online

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a cura di Dario D'Elia

50 cent, una delle più celebrate icone dell'hip hop mondiale, ha deciso di schierarsi con il mondo del P2P. A suo parere lo sharing musicale non darebbe "alcun reale fastidio agli artisti". E se lo dice uno che con l'ultimo album ha venduto più di 20 milioni di copie forse bisognerebbe credergli.

La sua etichetta, però, sembra soffrirne di più. "La tecnologia avanza per tutti e ci dobbiamo adattare. L'hip hop, soprattutto, è un genere musicale che sopravvive grazie all'audience giovanile. Si tratta di una fascia di mercato che abbraccia le innovazioni molto più velocemente di quanto non faccia chi ascolta musica classica o jazz", ha dichiarato Curtis James Jackson III (a.k.a. 50 cent).

A suo parere insomma il consumatore non andrebbe colpevolizzato. "Un giovane fan ha le sue qualità di fan indipendentemente dal fatto che la musica la acquisti o la rubi", ha ribadito l'artista newyorchese."Il reale problema è che gli artisti non sono aiutati nella loro crescita come avveniva prima dell'avvento del file sharing. Ora imparano a spacciare suonerie, più che canzoni. L'industria non capisce il vero valore artistico di un pezzo".