8 giugno 2011, primo test mondiale per l'IPv6

L'8 giugno 2011 alcuni fra i più importanti siti web al mondo, come Google, Facebook e Yahoo, faranno un test usando il nuovo protocollo IPv6. Questo esperimento globale servirà per prepararsi all'imminente e indispensabile migrazione dal vecchio protocollo a 32 bit, l'IPv4.

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a cura di Roberto Caccia

Google ha annunciato sul proprio blog ufficiale che l'8 giugno parteciperà al primo test mondiale sull'IPv6, insieme ad altri importanti siti come Facebook e Yahoo. Durante questa giornata, i siti web migreranno sul nuovo protocollo per 24 ore, al fine di testarne l'effettivo funzionamento su larga scala.

Al momento si usa l'IPv4, un formato d'indirizzi a 32 bit che ha funzionato bene per circa 30 anni. Purtroppo (o per fortuna, dato che questo è un segnale dell'informatizzazione globale) secondo le stime effettuate, la Rete è in "riserva" di indirizzi IP, ed entro il 2011 non ci sarà più disponibilità di nuovi indirizzi con il protocollo IPv4. Dunque l'IPv6 è l'unica soluzione a lungo termine.

Sempre meno indirizzi IP disponibili con il protocollo IPv4

Al momento  soltanto lo 0,2 percento degli utenti Internet dispone di una connessione Ipv6 nativa, ma Google afferma di essere al lavoro per aiutare gli ISP ad abilitare il famoso motore di ricerca sul nuovo protocollo. Youtube, per esempio, offre già la compatibilità a questo nuovo protocollo.

Secondo il colosso della ricerca online, "l'IPv6 Day" sarà una fase cruciale nella transizione fra i due protocolli, perché nonostante l'IPv6 sia usato in molti network, un test che coinvolga un numero così elevato di utenti non è mai stato effettuato.

"Speriamo che lavorando insieme con un obiettivo comune aiuteremo l'industria a prepararsi al nuovo protocollo, trovando e risolvendo qualsiasi imprevisto e gettando le basi per questa nuova soluzione globale", si legge sul blog di Google.

I dati di adozione dell'IPv6 registrati da Google

"La buona notizia è che gli utenti non dovranno fare nulla di speciale per prepararsi alla giornata mondiale dell'IPv6. I nostri calcoli ci dicono che il 99,95 percento degli utenti non avrà problemi. Tuttavia, in rari casi, si potranno rilevare problemi di connettività, legati spesso a una configurazione sbagliata o a un funzionamento scorretto dei dispositivi di rete casalinghi".

Google conclude dicendo che cambiare "la lingua" parlata da ogni dispositivo collegato a Internet è un compito molto grande, ma allo stesso tempo indispensabile per assicurare un futuro luminoso per la Rete per i prossimi decenni. Addio IPv4, ci mancherai!