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Una fortuna cosmica. Secondo Paul Davis abbiamo vinto una lotteria cosmica

"Una fortuna cosmica" è un libro appassionante con gli elementi scientifci utili per rispondere ad alcune delle domande più profonde sull'esistenza dell'uomo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

In sintesi

Tutti prima o dopo si sono interrogati sull'esistenza dell'uomo. In Una Fortuna Cosmica Paul Davies propone la risposta scientifica a questa domanda.

Perché siamo qui? Come ha avuto origine l'universo? Come finirà? Come è congegnato il mondo? Perché è così com'è? Durante tutta la storia umana documentata, i nostri simili hanno cercato le risposte nella religione e nella filosofia o hanno concluso che erano questioni fuori dall'umana comprensione.

Ci sono molti motivi per leggere un libro di divulgazione scientifica. C'è chi vuole imparare nozioni nuove, chi vuole cercare di capire alcuni fenomeni a cui assistiamo ogni giorno più o meno inconsapevolmente, chi ha sentito o letto una notizia e vuole approfondirla. C'è anche chi vorrebbe fare un passo avanti in più e – invece di fermarsi al fenomeno della Fisica – è curioso di inserirlo in un ampio quadro generale per cercare di trovare le risposte (o se non altro degli indizi) ad alcune delle domande più profonde sull'esistenza dell'uomo e lo sviluppo della vita sulla Terra.

Alcuni mi diranno che di questi temi si occupano da tempo filosofia e religioni. È vero, ma anche la Scienza ha la sua visione, e a me interessa molto. È questo il motivo che mi ha spinto in prima battuta a leggere "Una fortuna cosmica. La vita nell'universo: coincidenza o progetto divino?" di Paul Davies, uno dei fisici più celebri a livello internazionale, noto soprattutto per le sue ricerche nel campo dei buchi neri, della cosmologia e della teoria dei quanti.

Il titolo della versione italiana lascia aperti molti dubbi e dà l'impressione che l'autore non abbia le idee chiare, il che è assolutamente falso. Per capirlo basta leggere il titolo in lingua originaria: "Cosmic jackpot e Why Our Universe is just right for life". È evidente che il titolo della traduzione italiana non sia stato fatto da Davies, che peraltro secondo alcune fonti ne è rimasto insoddisfatto. A parte questo incidente, la traduzione è ben fatta e vale la pena leggerla. Inoltre sappiate che questo libro è un ampliamento del precedente La Mente di Dio, che resta un testo ottimo, ma se non l'avete letto potete passare direttamente alla nuova edizione.

Prima di tutto Davies merita un premio per la struttura con cui ha articolato gli argomenti: l'esposizione è avvincente e interessante perché non segue una linea cronologica: illustra in apertura una serie di tematiche che nel loro insieme possono dare le risposte, poi le sviluppa una per una in maniera esaustiva fino ad arrivare a tirarne le fila. Il risultato è un discorso con un filo logico ben definito e facile da seguire.

Paul davies
Alla fine di ogni capitolo c'è un elenco puntato sintetico dei punti essenziali, che serve per schematizzare quanto letto e mettere l'accento su ciò che è davvero essenziale. Le spiegazioni tecniche dei fondamenti teorici sono affidate a box che si possono saltare a piè pari se avete nozioni solide di Fisica.

Il risultato è un testo amabile da leggere, che consente diversi percorsi di lettura. I meno esperti potranno saltare le parti con le spiegazioni più spinose (per esempio qualcuno potrebbe trovare noiosa o complessa la parte con quark e spin) senza perdere il filo del discorso complessivo. Chi ha una buona base di Fisica troverà pane per i suoi denti e non perderà nemmeno una parola.

Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato sono i frequenti rimandi che Davies fa ad altri autori e testi, che sono spunti di approfondimento o occasioni per incastonare quello che si è già letto in un contesto più ampio. Un esempio su tutti: quando tratta delle tre dimensioni ("La vita sarebbe impossibile in uno spazio con un numero di dimensioni diverso da tre") ecco il rimando a Flatlandia.

Il vero motivo per cui leggere questo libro però resta l'avvincente ed esaustiva trattazione sugli aspetti della Fisica, della cosmologia e di tutte le leggi che insieme hanno permesso la formazione e l'evoluzione dell'universo così come lo vediamo (e di come potrebbe essere per la parte a noi ancora sconosciuta), e che concorreranno alla sua fine.

Oltre al big bang ("il massimo esperimento di fisica delle particelle mai compiuto") ci sono ampie parti dedicate alla fisica delle particelle, al multiverso, a materia ed energia oscura e alla fine dell'universo (big crunch e big rip), senza mai perdere di vista il fatto che l'uomo è lo spettatore privilegiato perché "uno dei fatti più significativi – si può dire il più significativo – a proposito dell'universo è la circostanza che noi ne facciamo parte".

Per il resto, se inizierete a leggere questo libro vi troverete a vivere una sorta di time lapse in salsa scientifica in cui ritroverete tutti gli argomenti trattati nei libri che ho consigliato finora e altri che non ho ancora toccato, spingendosi ben oltre il nozionismo. E non dimenticate che poter apprendere tutto questo è un privilegio perché

L'universo potrebbe durare trilioni di anni, avvolto nel mistero totale, salvo che per un fugace attimo di illuminazione su un piccolo pianeta in orbita intorno a una stella media di una galassia ordinaria, 13,7 miliardi di anni dopo il suo inizio

Voto Recensione di Una fortuna cosmica: La vita nell'universo: coincidenza o progetto divino