Abolizione costi di ricarica: rinvio?

Secondo alcune indiscrezioni l'abolizione dei costi di ricarica dei cellulari potrebbe slittare per problemi tecnici

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a cura di Manolo De Agostini

Il decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha abolito i costi di ricarica dando alle aziende - Tim, Vodafone, Wind, Tre - tempo fino al 3 marzo.

Secondo alcune indiscrezioni, alcuni parlamentari della Commissione Attività Produttive della Camera, sembra che vogliano far slittare la data in questione, addirittura di 4 mesi. Il motivo del rinvio sarebbe dovuto a non meglio precisate difficoltà tecniche degli operatori mobili. La Stampa afferma che le le carte prepagate tarate col vecchio meccanismo, potrebbero essere ancora in circolazione.

In un comunicato l'Anti Digital Divide esprime la sua idea sulla vicenda:

"Anti Digital Divide ritiene che questa sia solo una scusa, inventata per rimandare la fine dei costi di ricarica. E' infatti impensabile che compagnie che offrono servizi integrati di ultima generazione, come connessioni a banda larga dal cellulare, TV sul telefonino e addirittura, nel caso Telecom-Tim, riescono a schedare decine di migliaia di persone tra cui politici, autorità garanti e giudici, non riescano ad aggiornare un database. Sulle schede per la ricarica sono presenti sia un codice a barre sia il numero da inserire per effettuare la ricarica, che rendono le schede uniche e identificabili. Quando si inserisce il numero segreto per la ricarica, nel database, nel caso di una scheda da 5 euro, si avrà un operazione del tipo:

  • identificazione ricarica da 5 euro
  • sottrazione costo di ricarica 1 euro
  • credito assegnato 4 euro

Quindi basterebbe inserire nel programma un paio di righe di codice per eliminare la sottrazione del costo di ricarica, oppure creare una iterazione (if-then), se la ricarica è 5 euro, allora assegna un credito di 5 euro. Non sembra un'operazione tanto complicata, tuttavia gli utenti in segno di "riconoscenza" alle compagnie, per avergli fatto pagare per 10 anni dei costi ingiustificati, potrebbero aiutare gli operatori mobili a creare il codice per eliminare i costi di ricarica.

Andrea D'ambra, promotore della petizione sui costi di ricarica, si dice assolutamente contrario ad uno slittamento del termine ed invita a scrivere ai membri della Commissione Attività Produttive per scongiurarne il possibile intervento e impedire questo ulteriore tentativo di ostacolare l'abolizione dei costi di ricarica".

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