Aerei passeggeri senza pilota quasi pronti a solcare i cieli

Un aereo civile ha percorso 800 km aiutato solo dai computer e da un pilota a terra. Si tratta della nuova pietra miliare nello sviluppo dell'aviazione civile, e un aereo quasi indipendente potrebbe diventare realtà entro pochi anni.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli aerei passeggeri senza pilota sono già una realtà, come dimostra il test eseguito in Gran Bretagna: un velivolo ha percorso circa 800 km solo con i controlli automatici e gli interventi del pilota di terra, come accade con i droni militari. L'esperimento è stato realizzato da ASTRALEA, consorzio di ricerca britannico il cui obiettivo è proprio creare dei droni adatti all'aviazione civile.

L'aereo, un piccolo modello da 19 posti, ha avuto bisogno del pilota "tradizionale" per il decollo e l'atterraggio, ma una volta in quota l'operatore di terra ha potuto eseguire tutte le manovre necessarie - che hanno inclusi diverso cambi di rotta per evitare la collisione con ostacoli virtuali.

Quest'ultima azione era la parte più importante del test: un pilota civile, infatti, durante un volo può aver bisogno di modificare il volo previsto per via del traffico aereo, che è piuttosto intenso. Basta un ritardo di qualche minuto, infatti, perché due aerei si trovino troppo vicini e i rispettivi piloti debbano compensare. Un drone dev'essere in grado di fare la stessa cosa, e garantire la stessa sicurezza.

Il sistema si è rivelato funzionante ed efficace: il pilota a terra riceveva un'informazione, e comandava al drone i cambiamenti necessari. Un ottimo risultato, ma un aereo passeggeri del tutto automatico dev'essere in grado anche di decollare e di atterrare.

E soprattutto ci devono essere a bordo sensori che possano sostituire la vista del pilota. La videocamera Mark 1, per esempio, è già in grado di distinguere tra una nuvola e una mongolfiera. Insomma, le tecnologie ci sono, e gli esperimenti sono in uno stato piuttosto avanzato. Non sorprende, quindi, che gli Stati Uniti abbiano programmato di aprire il loro spazio aereo ai droni civili già dal 2015.