AGCOM nega a TIM il rincaro dei servizi universali

AGCOM blocca nuovamente la rimodulazione tariffaria proposta da TIM per il traffico telefonico del Servizio Universale.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante delle Comunicazioni ha bocciato nuovamente la proposta di aumenti di TIM riguardante le tariffe applicate al traffico telefonico del Servizio Universale. Com'è risaputo TIM, in qualità di ex monopolista, per legge ha una serie di obblighi legati alla fornitura di servizi base per chiunque ne faccia richiesta - dall'allacciamento alla linea telefonica alla connettività Internet.

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Ebbene, il recente procedimento AGCOM nega nuovamente l'aumento tariffario proposto da TIM. L'ultima volta ad aprile l'operatore aveva proposto il raddoppio del prezzo delle chiamate a consumo verso telefoni fissi e cellulari nazionali dell'offerta Voce e della linea ISDN. La più recente correzione non è stata considerata comunque soddisfacente.

Accolta invece "la tariffazione a consumo attualmente prevista dall'offerta "Voce", pari a 19 euro/mese per il canone di accesso e 10 eurocent/minuto per le telefonate verso fisso e mobile senza scatto alla risposta".

Infine il Garante ha stabilito che tutte le modifiche riguardanti i servizi del Servizio Universale, come l'accesso alla rete e telefonate da postazione fissa e le chiamate effettuate da postazioni telefoniche pubbliche, dovranno essere vagliate prima dall'Autorità stessa.

"La procedura prevede che le eventuali modifiche alla tariffazione da parte dell'impresa incaricata della fornitura del Servizio Universale non possano essere presentate all'Autorità prima che sia trascorso un anno dall'ultimo repricing, ovvero prima del 1 aprile 2017", conclude la nota ufficiale.