Aiko, la ragazza robot con l'orgasmo programmabile

Uno scienziato canadese ha sviluppato in proprio un androide futuribile, con molte potenzialità e un costo relativamente contenuto.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le Trung, 33enne nippo canadese, ha deciso di farsi "la ragazza in casa". Ha dato quindi "vita" da un robot di nome Aiko, capace di riconoscere cibi e bevande, di svolgere le mansioni domestiche, di parlare inglese e giapponese, e anche di risolvere funzioni matematiche.

Aiko ha l'aspetto di una ventenne giapponese alta un metro e 52 cm, ed è il risultato di due anni di lavoro e un investimento di circa 16mila dollari canadesi.

La ragazza non è dotata di olfatto, ma gli altri sensi sono molto sviluppati. È in grado di capire se qualcuno la tocca, e se non lo fa nel modo giusto può rispondere con un sonoro ceffone.

Per ora non è dotata di funzioni che la rendono una compagna erotica ma, spiega Le Trung, il software può essere riprogrammato per fare provare un orgasmo.

"Volevo farla sembrare, sentire e agire come un essere umano, in modo tale che possa diventare la compagna perfetta", ha aggiunto.

Intrattenimento a parte, questo robot potrebbe avere anche applicazioni più interessanti, e sfruttabili commercialmente. Le Trung, che ha avuto un infarto lo scorso anno, afferma che Aiko potrebbe essere la risposta ai bisogni delle persone non autosufficienti.

Potrebbe servire quindi, come badante, ma anche come babysitter, per aiutare i bambini a fare i compiti, come donna delle pulizie, oppure per portare fuori il cane, o per pulire la lettiera dei gatti.

L'obiettivo di Le Trung, naturalmente, va oltre quello di crearsi una compagna per sé. Aiko è un prototipo interessante, che ora non attende che investitori desiderosi di sfruttarne le potenzialità. Se quello che abbiamo visto è applicabile su vasta scala, il successo è assicurato.

Durante la presentazione al pubblico, è emerso che le donne sono interessate a parlare con il robot, mentre gli uomini allungano le mani, ricevendo schiaffi come risposta.

Ora siamo curiosi di vedere chi arriverà prima e sborserà di più: l'industria della domotica, quella della salute, o quella degli articoli per adulti? Tutte le novità sul progetto sono sul blog ufficiale.