AMD: negligenza e frode ai danni di una madre

AMD accusata da un madre per i difetti di suo figlio.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Maria Ruiz, ex dipendente di AMD, ha denunciato la società, e ora chiede un risarcimento danni per negligenza. Maria ha lavorato nella "clean room" della Fab 14 di AMD tra il 1988 e il 2002, e sedici anni fa ha partorito un figlio, Ryan, affetto da gravi difetti fisici e mentali.

Secondo i legali della famiglia Ruiz, l'azienda avrebbe esposto volontariamente i lavoratori nelle camere sterili adibite alla produzione di processori a sostanze nocive. insieme ad AMD nella causa ci sarebbe anche il personale medico della Austim Regional Clinic, accusato di non avere efficacemente messo in guardia la donna dei pericoli in gravidanza riguardanti l'esposizione ad agenti chimici.

Le cosiddette "clean room" - stanza sterili - sono progettate per ricreare un ambiente con un basso livello di inquinamento, privo quasi o del tutto di polvere, microbi, particelle solide o liquide nell'aria e vapori chimici. Più precisamente, in una stanza sterile il livello di contaminazione è controllato, con uno specifico numero di particelle per metro cubo. Il principale problema riguardante queste stanze - come affermano i legali - è che sono progettate per ricreare un ambiente idoneo alla creazione dei microprocessori, nocivo però per gli esseri umani.

AMD dovrà rispondere alle accuse di negligenza, violazione di garanzie, frode e occultamento fraudolento.

Personalmente crediamo che l'accusa di "esposizione volontaria", che suona un po' come "condanna a morte", sia un po' troppo severa; tuttavia, se effettivamente verrà riconosciuta la negligenza, prevediamo tempi duri per l'azienda, e questa volta non solo perché i suoi processori sono più lenti di quelli della concorrenza.