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a cura di Pino Bruno

I dirigenti scolastici di tutta Italia sono molto preoccupati. Temono di diventare i parafulmini delle direttive emanate dal governo in tema di vaccinazioni obbligatorie. Non c'è infatti un' Anagrafe nazionale informatizzata dei vaccini e alcune regioni sono ancora prive di una propria anagrafe vaccinale digitale. Un tema caldo, caldissimo in vista della riapertura delle scuole a settembre. L'Associazione nazionale dei presidi fa sapere che "sui genitori graverà ancora una volta l'onere della documentazione da produrre. Sulle scuole graverà l'onere di verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive".

I dirigenti scolastici sostengono che "non è prevista una data, neanche in termini previsionali, di unificazione delle Anagrafi regionali e non viene neanche ipotizzato un sistema informativo digitale di colloquio tra le ASL e le Istituzioni scolastiche. C'è "disinteresse dell'Amministrazione - accusano i presidi - verso chi veramente lavora nelle scuole. Viene perciò spontaneo pensare che i continui richiami alla semplificazione, alla unificazione dei sistemi informativi, alla digitalizzazione e alla dematerializzazione delle procedure amministrative sono solo una prassi retorica che non convince più".

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Foto @atca/ Depositphotos

Come stanno veramente le cose? Nel documento ufficiale diffuso il 5 luglio scorso dal Ministero della Salute si legge che:

"In attesa di un approfondimento parlamentare sul dibattito pubblico relativo all'obbligatorietà delle vaccinazioni,  considerato che, con l'approssimarsi dell'avvio del nuovo anno scolastico 2018-2019, la mancata attuazione dell'Anagrafe nazionale vaccini potrebbe determinare un appesantimento delle procedure burocratiche a carico le famiglie e delle scuole, i ministeri della Salute e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sono intervenuti con una circolare, in vista dell'imminente scadenza del noto termine del 10 luglio, per promuovere le seguenti semplificazioni:

  • per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione scolastica, resta valida la documentazione già presentata per l'anno scolastico 2017-2018;
  • se il minore non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami; per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6 - 16 anni), basta una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione".

"La principale novità sul tema - c'è scritto nella nota del Ministero - è la costituzione dell'Anagrafe nazionale vaccini, indispensabile per semplificare la vita delle famiglie ed evitare inutili e onerose certificazioni anche nei casi di cambio di residenza. Il decreto ministeriale è pronto e seguirà al più presto il suo iter procedurale.

L'Anagrafe nazionale, strumento base per gestire le vaccinazioni, ancora non è stata attuata dopo ben 334 giorni dalla nuova legge del 2017. Consentirà di monitorare i programmi vaccinali, di conoscere le ragioni delle mancate vaccinazioni e di misurare progressi e criticità del sistema. L'Anagrafe nazionale è la base per far decollare concretamente la vaccino-vigilanza, che potrà finalmente riferire puntualmente sugli eventi avversi riferiti ai vaccini impiegati e metterà a sistema i dati delle Regioni".

Anagrafe nazionale vaccinale

Dunque l'Anagrafe nazionale informatizzata non c'è e non ci sono indicazioni su quando sarà veramente in funzione. Ma in quali e quante regioni sono attive le anagrafi regionali informatizzate? Se ne parla in una relazione del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità, datata 22 marzo 2018.

Anagrafe nazionale vaccinale 2

"Seppure molto lentamente - scrivono Fortunato D'Ancona e Flavia Riccardo dell'Istituto superiore di sanità, Vincenza Gianfredi dell'Università di Perugia e Stefania Iannazzo del Ministero della Salute - l'obiettivo di una informatizzazione di tutte le Asl è prossimo ad essere raggiunto. Infatti, se nel 2008 soltanto 9 Regioni usavano un registro vaccinale informatizzato, nel 2011 il numero è salito a 15 e nell'ultima indagine (2016) 18 Regioni su 21 (86%) avevano implementato un registro vaccinale informatizzato in tutte le Asl. In 11 Regioni le Asl utilizzavano lo stesso software, in 2 i registri vaccinali erano informatizzati solo parzialmente mentre 1 Regione non aveva ancora registri vaccinali informatizzati nelle proprie Asl, ma dichiarava che la loro implementazione si sarebbe realizzata durante il 2018".

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Ce la faranno in tempo per la riapertura dell'anno scolastico a settembre? L'anagrafe nazionale vaccinale procederà a rilento così come l'Anagrafe nazionale della popolazione residente? Per l'ANPR infatti risultano subentrati ad oggi 346 comuni su 7978. 

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