Android nel mirino: malware mobile in crescita del 165%

Una ricerca condotta da NQ rivela che il malware mobile continua a crescere. Gli smartphone Android rimangono il bersaglio preferito dei pirati informatici.

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a cura di Redazione - Sicurezza

L'operatore di telefonia mobile NQ ha rilasciato uno studio sui malware mobile per l'anno 2012, realizzato grazie ai dati raccolti della società Security Labs.  Si è riscontrato che le minacce derivanti da malware su piattaforme mobili sono cresciute del 163% rispetto all'anno precedente e nel complesso sono state individuate  più di 65.000 minacce camuffate da app, URL dannosi e SMS phishing (noto anche come smishing). Gli attacchi erano rivolti principalmente a dispositivi Android, che è stata la piattaforma di riferimento per quasi il 95 per cento delle minacce individuate da NQ. 

La crescita delle minacce per le piattaforme mobili è esponenziale, come diretta conseguenza del fatto che le vendite di smartphone e tablet sono in rapido aumento. Del resto, non ci si poteva certo aspettare che i pirati si lasciassero sfuggire l'opportunità di colpire degli utenti che non pensano neanche al fatto che i loro nuovi dispositivi possano essere infettati.

Secondo NQ le tendenze indicano che in futuro vedremo molti più attacchi e sempre più "creativi". Nel mese di febbraio,per esempio, i ricercatori hanno identificato un nuovo tipo di malware che sfrutta un dispositivo Android come piattaforma di lancio per infettare un computer collegato tramite connessione USB.

Questo malware al momento ha infettato pochi telefoni e ancor meno PC, ma è un vettore di attacco preoccupante che potrebbe creare un sacco di problemi in un prossimo futuro se diventasse più sofisticato.

In un comunicato, il co-CEO di NQ Omar Khan ha detto che è essenziale che le suite di sicurezza implementino un controllo per identificare le minacce che sfruttano i dispositivi portatili per attaccare i PC, ma al momento nessun software è stato in grado di bloccare questo tipo di infezione.

Tornando ai numeri del rapporto di NQ, vediamo che si parla di oltre 32,8 milioni di dispositivi Android infettati nel corso del 2012, più del 200 per cento rispetto al 2011. Naturalmente, gli utenti Android sono cresciuti in maniera massiccia nel corso dell'anno.

Infatti un recente studio di ABI Research indica che ci saranno più di 798 milioni di dispositivi Android attivi entro la fine dell'anno, rispetto ai circa 300 milioni del  2012. I più colpiti dalle minacce mobili sono state la Cina con il 25,5 l'India con il 19,4 per cento e la Russia con il 17,9 per cento. Forse non è un caso che questi siano anche i paesi che fanno un uso più massiccio degli store "pirata" di software Android.

Non tutto il malware arriva dagli store alternativi(come testimonia la rimozione di 60 mila app dallo store Play effettuata da Google durante il mese di febbraio), ma guarda caso nella classifica dei Paesi per numero di infezioni, risultano ai primi posti proprio quelle nazioni in cui si fa largo uso di app piratate.

Le Infezioni di malware mobile sono probabilmente destinate a crescere al pari di quelle per i pc visto che ormai gli utenti si collegano a internet sempre più spesso da questi dispositivi, e come per i PC è raccomandato un software di sicurezza anche per per il proprio smartphone. Il problema potrebbe essere più complicato di quanto si creda vista anche la frammentazione dei sistemi operativi mobile e delle varie versioni che sono tutt'ora attive, - spiega  NQ – in più il pericolo arriva da una popolazione di utenti che è sempre più giovane e meno incline ad adottare un sistema di protezione per il proprio smartphone.