Anonymous inaugura gli anni di silicio: attacco agli Interni

Anonymous alza la posta e attacca il Ministero degli Interni: centinaia di documenti sono già disponibili online. Il comunicato che accompagna l'azione è molto politico e preoccupante.

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a cura di Dario D'Elia

Anonymous è talmente infuriato che ieri ha attaccato il Ministero degli Interni, proseguendo di fatto con #OpReVenge #OpTrasparenza. Non si placa la sete di vendetta del movimento, dopo l'arresto di quattro componenti con l'operazione Tango Down.  

"Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: siamo ancora qui, più infuriati che mai. Per dimostrarvi che non siete inviolabili. Per vendicare i fratelli caduti nelle mani del vostro deplorevole apparato repressivo", si legge nel comunicato Anonymous. "Per smascherare ciò che nascondono i tentacoli del potere. Per commemorare le vittime di Stato: quelle di ieri, di oggi".

#OpReVenge #OpTrasparenza

Dopo le azioni contro il Tribunale di Roma, i sindacati di Polizia SIULP e SAP, ecco arrivare un cyber-attacco al Ministero degli Interni con tanto di sottrazione e divulgazione online di documenti. Al momento si possono scaricare 7 file da più di 600 MB con migliaia di dati di vario genere.

"Con questa operazione vogliamo anche portare il nostro contributo alla trasparenza delle Istituzioni. La conoscenza è libera, vieppiù quella che riguarda il potere nei suoi apparati amministrativi", prosegue il comunicato.

Dopodiché si può scorrere una lista di accuse nei confronti dello Stato, riguardanti la violazione della privacy dei cittadini, le politiche per l'immigrazione, la questione Muos, l'inquinamento ambientale, le vittime della violenza di Stato, la condizione dei reclusi in Italia, etc.

"Ci dipingono come criminali, ma tutto quel che facciamo è mosso da sentimenti che sedimentano nel sogno di un Mondo libero, senza catene né oppressi", conclude il comunicato Anonymous. "Non agiamo in nome del profitto, non uccidiamo nessuno. E molto spesso paghiamo con la nostra Libertà. Ma sappiano, gli stupratori della democrazia, che le manette della pseudo-legge hanno solo valenza fisica. Noi siamo mossi da ideali, voi dal denaro e dalla logica del sorvegliare e punire. Chi sono i veri terroristi?".

La situazione inizia a essere preoccupante, non c'è dubbio. Colpire il Ministero degli Interni vuol dire attaccare il cuore dello Stato poiché rappresenta l'organo di attuazione della politica interna. Dopodiché stupiscono anche i contenuti di questo ultimo comunicato: probabilmente è il più politico degli ultimi tempi, per di più con una matrice che sembra ricordare gli anni '70.

Non è più un gioco. Speriamo non sia l'inizio degli "anni di silicio".