Apple: al fisco italiano solo 3 milioni di euro nel 2012

Nonostante nel mondo gli utili per il 2012 siano stati pari a 41,7 miliardi di dollari, Apple è andata in rosso in Italia e ha versato al fisco 3 milioni di euro di tasse.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple Retail Italia e Apple Italia, le controllate della casa di Cupertino nel nostro Paese, hanno versato ha 3 milioni di euro di tasse al fisco italiano nel 2012. Colpa di Apple Retail Italia, che ha chiuso l'esercizio in perdita, ma soprattutto "merito" della fatturazione in Irlanda, dove l'aliquota è molto più bassa.

I dati li riporta, in esclusiva, l'agenzia di stampa ANSA. "A chiudere in perdita è stata Apple Retail Italia", la società che possiede gli Apple Store lungo lo Stivale. "Nonostante nel 2012 abbia praticamente raddoppiato le vendite (da 127 a 250 milioni di euro), la società ha registrato un rosso ante imposte di 11,5 milioni, in forza del quale non solo ha lasciato a secco il fisco italiano ma ha anche un maturato credito di 2,5 milioni verso l'erario".

"Ad affondare gli Apple Store sono stati i costi, la parte più consistente dei quali (196,5 milioni) riconducibili all'acquisto dalle sorelle irlandesi dei prodotti commercializzati nel nostro Paese. Così mentre in Irlanda il gruppo di Cupertino continua a macinare miliardi di profitti sottoposti ad aliquote fiscali irrisorie, in Italia i suoi negozi vanno in rosso e schivano la mano del fisco", segnala l'ANSA.

"Un po' meglio per l'erario è andata con l'altra controllata italiana di Cupertino, Apple Italia, società che presta supporto alle vendite e ai servizi di marketing all'irlandese Apple Distribution. Nel 2012 ha pagato 5,5 milioni di tasse dopo aver conseguito un utile di 10,7 milioni e staccato una cedola di 31 milioni alla casa madre. Anche in questo caso però si tratta di una goccia nel mare dei 156,5 miliardi di dollari di ricavi globali generati da Cupertino nel 2012: Apple Italia ha infatti fatturato meno di 30 milioni, frutto dei servizi prestati alla consociata irlandese".

Insomma, Apple si aggiunge alla lista sempre più nutrita dei colossi del web che, sfruttando cavilli e "un sofisticato lavoro di ottimizzazione fiscale, sono riusciti a dribblare il fisco italiano". Da Apple, Google, Amazon e Facebook, l'Agenzia delle Entrate ha incassato nel 2012 poco meno di 6 milioni di euro!