Auto ecologiche a zucchero, il segreto è nelle piante

Un gruppo di ricercatori ha scoperto come estrarre idrogeno in grandi quantità dallo xilosio, lo zucchero più abbondante nelle piante comuni. La rivoluzione per le energie rinnovabili potrebbe prendere il via in tre anni.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Un team di ricercatori del Virginia Tech ha scoperto un modo per estrarre grandi quantità di idrogeno da materiali vegetali, e in particolare da una pianta. Il professor Y.H. Percival Zhang, professore associato di ingegneria dei sistemi biologici al College of Agriculture and Life Sciences, ha spiegato che "questa scoperta ha le carte in regola per rivoluzionare il settore delle energie alternative e potrebbe contribuire a porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili".

Lui e il suo groppo di ricerca hanno infatti sviluppato un modo per produrre grandi quantità di idrogeno dallo xilosio, lo zucchero più abbondante nelle piante comuni"L'idrogeno è uno dei più importanti biocarburanti del futuro e la quantità che è stata estratta finora si poteva raggiungere solo a livello teorico".

Il professor Y.H. Percival Zhang

Quello che è stato messo a punto è un nuovo metodo ecologico per la produzione di idrogeno che sfrutta risorse naturali rinnovabili, quindi non comporta la produzione di gas a effetto serra, e non richiede metalli costosi o pesanti. Tutti difetti che avevano invece le precedenti tecniche di estrazione di questo materiale.

Jonathan R. Mielenz, a capo della divisione di bioscienze e tecnologie presso l'Oak Ridge National Laboratory, reputa che il progetto di Zhang potrebbe sbarcare sul mercato in tre anni, e quando questo avverrà c'è la possibilità che abbia un enorme impatto sul mercato automobilistico.

Le aziende produttrici di auto, le potenze petrolifere e quelle impegnate nel settore energetico stanno investendo nella creazione di veicoli a celle a combustibile d'idrogeno, che sono visti come i mezzi di trasporto del futuro. Si stima che solo negli Stati Uniti il potenziale di mercato sia almeno di 1.000 miliardi di dollari.

Finora uno dei principali ostacoli era il costo elevato dei processi utilizzati per l'estrazione, a fronte dell'esigua quantità che si combustibile ottenuto. Entrambi i problemi sono stati risolti dalla ricerca del professor Zhang.

Ce ne saranno tante prima o poi

Un'ottima gratifica, che scaturisce da sette anni di lavoro in cui sono state provate diverse strade non tradizionali per la produzione di idrogeno ad alta resa e a basso costo. Il processo prevede l'estrazione a una normale pressione atmosferica e a una temperatura di 50 gradi centigradi. Il successo dell'esperimento è dovuto ai biocatalizzatori usati per rilasciare l'idrogeno, che sono un gruppo di enzimi che non si trovano in natura. Quando combinati con xilosio e polifosfato liberano un volume senza precedenti di idrogeno, talmente puro da poter essere direttamente usato dalle celle a combustibile.

Nonostante l'abbondanza dello xilosio infatti, il suo ruolo per la produzione di idrogeno finora era stato limitato perché i microrganismi naturali o artificiali che venivano usati dai ricercatori non erano in grado di produrre idrogeno con una resa elevata.