Berlusconi al G8 per regolamentare Internet

L'Italia presenterà al prossimo G8 una proposta per regolamentare Internet.

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a cura di Manolo De Agostini

Durante la visita al Polo tecnologico di Poste italiane, il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato che durante il prossimo G8 l'Italia proporrà di una proposta per la regolamentazione di Internet. L'occasione sarà propizia per parlare del World Wide Web, assicura Berlusconi, perché "sarà rappresentato l'80% dell'economia mondiale e il 72% della popolazione mondiale".

"Porteremo sul tavolo una proposta di regolamentazione di Internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo. Serve una prospettiva internazionale, in cui l'Italia possa essere all'avanguardia", ha affermato Berlusconi, senza entrare nel dettaglio. Per il momento non possiamo far altro che domandarci a cosa si riferisca Berlusconi con la parola "regolamentazione". Le regole, come in qualsiasi settore, sono utili e benvenute. Le limitazioni, invece, potrebbero essere controproducenti. Rimane, inoltre, da capire chi farà le regole: persone che non conoscono Internet e le sue dinamiche? No, grazie. Per ora non possiamo quindi esprimerci, ma solo rimanere in attesa di ulteriori dettagli. Le uniche cose che ci vengono in mente riguardano il tema della difesa del Diritto D'autore o interventi per far sì che Internet sia libera negli stati censori come la Cina. Le nostre, tuttavia, sono solo supposizioni.

La blogosfera tuttavia già allerta, preoccupata da possibili manovre limitative della libertà d'espressione. Anche tra i politici c'è già chi è pronto a fare picchetti. Paolo Cento dei Verdi è preoccupato di una possibile "limitazione della libertà di espressione di chi usa internet per comunicare". Cento suggerisce che l'attenzione dovrebbe essere spostata sul "rendere Internet completamente libero, gratuito e accessibile in ogni parte del globo, eliminando il digital divide delle economie più povere".