Canone RAI in bolletta, compenso per i fornitori d'energia?

Le società elettriche chiedono un legittimo compenso per gestire, al posto dello Stato, la riscossione del canone RAI. Inoltre vi sono ancora tante criticità da risolvere.

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a cura di Dario D'Elia

Le società fornitrici di energia elettrica vogliono essere legittimamente ricompensate per la gestione del canone RAI in bolletta. "Le imprese devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti, alla morosità, dall'eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti", ha dichiarato ieri Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica.

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Con l'elettricità non si scherza

Le imprese del settore non sanno ancora come dovranno comportarsi e si rischia quindi di arrivare impreparati alla scadenza di luglio – quando effettivamente dovrebbero partire le prime bollette con canone RAI abbinato.

Il Ministero per lo Sviluppo economico non ha ancora risposto, anche se tutti ben sanno che verrà approvato un decreto attuativo per dirimere ogni questione. Il problema però è che secondo la legge di stabilità (al comma 154) il documento sarebbe dovuto arrivare il 14 febbraio.

I tecnici sembrerebbero essere al lavoro, ma forse i rappresentati di categoria stanno ponendo questioni sottovalutate dal Governo. Ad esempio domandano se un nuovo cliente nel 2016 debba pagare l'intero canone RAI oppure solo una rata in relazione a quando attiva il servizio. E nel caso in cui un cliente si limiti a pagare solo il conto elettrico con un bollettino e si "dimentichi" del canone RAI?

Come se non bastasse manca all'appello anche una circolare dell'Agenzia delle Entrate che chiarisca come si dovrà gestire l'autocertificazione nel caso non si disponga di un televisore.

"Siamo convinti che a luglio si scatenerà un vero e proprio caos, con gli utenti e le aziende elettriche impreparati ad affrontare la novità", sostiene il Codacons. "Le famiglie ancora non hanno capito come avverrà il pagamento del canone, chi è tenuto a versarlo e per quali case. E non vogliamo pensare a cosa avverrà in caso di morosità o ritardi nei pagamenti".