Caso Explorer: è un tutti contro Microsoft

Anche l'ECIS, formata da IBM, Oracle, Nokia e tanti altri contro l'integrazione di Internet Explorer in Windows.

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a cura di Manolo De Agostini

La battaglia antitrust tra Microsoft e la Commissione Europea sulla concorrenza nel mondo dei browser aumenta di volume e coinvolge nuovi attori. Non solo Opera, Google e Mozilla ma ora anche l'ECIS, l'European Committee for Interoperable Systems, tutti contro la casa di Redmond e il monopolio di Internet Explorer, figlio dell'integrazione nei sistemi operativi Windows.

L'ECIS è un organismo che si occupa dell'interoperabilità e coinvolge diverse aziende tra cui Adobe Systems, Corel Corporation, IBM, Linspire, Nokia, Oracle Corporation, RealNetworks, Red Hat e Sun Microsystems.

"Questo è un caso importante per assicurare che i browser possano competere per merito e che i consumatori abbiano una vera possibilità di scelta del software che usano per accedere al World Wide Web. Malgrado il consistente calo del tasso di soddisfazione degli utenti per Internet Explorer, il browser di Microsoft mantiene ancora una posizione dominante, a causa della sua illegale integrazione nei sistemi operativi Windows", ha affermato Thomas Vinje, portavoce per ECIS, aggiungendo che "i piccoli sviluppatori di browser maggiormente innovativi hanno bisogno di poter giocare con le stesse carte degli altri per avere una vera opportunità".

Microsoft nel frattempo ha guadagnato un'altra settimana di tempo per presentare la sua risposta alla Commissione Europea sul tema, per cui ulteriori grandi novità slittano al 28 aprile.

Per completezza riportiamo che Microsoft sta attuando con il prossimo sistema operativo Windows 7, ma in parte già con Vista, una politica modulare nella progettazione del proprio software. Le ultime versioni di prova di Windows 7 hanno mostrato come, molto probabilmente, sarà possibile disattivare Internet Explorer 8, oltre ad altri componenti.

La concorrenza ha apprezzato, ma preferisce decisamente vie un po' più incisive, come una lista di browser installabili durante le procedure di adozione di Windows 7. A esporsi in tal senso sono state Google e Mozilla, anche se l'opinione pubblica non sembra esattamente orientata verso questa soluzione.