Cinema contro i provider: proteggete i pirati online

L'Associazione 100Autori che si fa portatrice degli interessi del mondo del Cinema ha attacco gli Internet Provider. Troppa tolleranza nei confronti della pirateria online. Assoprovider si difende e ricorda che esiste una legge sulla privacy.

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a cura di Dario D'Elia

I professionisti del mondo del Cinema, rappresentati dall'Associazione 100Autori, hanno scagliato un attacco frontale nei confronti degli Internet Provider. Gli ISP sarebbero conniventi con il fenomeno della pirateria online

"La pirateria è l'equivalente dell'andare in una banca dei contenuti e spaccare le vetrine per appropriarsene. È la stessa filosofia dei Black Bloc. Le Telecom sanno chi sono i pirati e gli Internet Provider pure", ha tuonato il portavoce dell'Associazione Andrea Purgatori.

Chi protegge Capitan Harlock?

"In Italia esiste un cartello di attori che non hanno intenzione di sborsare un centesimo agli autori a fronte di loro profitti. Richiamo tutti gli attori di questo settore a rispettare le regole esistenti, solo così possiamo sederci ad un tavolo".

Lo scontro si è consumato lunedì scorso durante il convegno "Autori nella rete. Come tutelare il diritto d'autore e la libertà d'espressione online" organizzato a Roma dall'Associazione 100Autori. Hanno partecipato tutti i principali esponenti del settore, compresi gli ISP. Di fronte ad accuse così gravi Giambattista Frontera di Assoprovider ha risposto a tono: "State difendendo una rendita di posizione: noi non possiamo fare controlli degli utenti siamo sottoposti alla Privacy. Vado via perché non sono disposto a farmi insultare".

E dire che fino a qualche ora prima si parlava di un tavolo comune per individuare soluzioni volte ad alimentare la legalità e la collaborazione fra le parti.

Purgatori, simpaticamente, il primo a sinistra - Clicca per ingrandire

"È con estremo rammarico che denotiamo l'attacco ingiustificato da parte del Consigliere Purgatori dell'Associazione 100 autori, nei confronti degli operatori di telecomunicazioni, quali fiancheggiatori dell'attività illegale di scaricamento contenuti", si legge nel comunicato di Assoprovider di oggi.

"Pur presumendo che non sia la posizione ufficiale dell'associazione, riteniamo che la disponibilità a collaborare nella ricerca di soluzioni per la tutela del diritto d'autore che siano finalmente rispettose dei diritti di tutti non possa prescindere dal pieno riconoscimento della estraneità dei provider dai comportamenti delittuosi che affliggono gli autori, restiamo pertanto in attesa di un segnale di chiarimento palese ed ufficiale da parte dell'Associazione 100 autori".

Per Luigi Berlinguer, Vice Presidente Commissione Europea Affari Giuridici, è evidente che ormai "serve un provvedimento europeo".

"Faremo di tutto perché vada in porto, anche se c'è un po' d'inerzia. C'é bisogno di una globalizzazione giuridica accanto ad una globalizzazione tecnologica", ha ribadito Berlinguer.