Consumi elettrici fasulli in bolletta, pioggia di sanzioni

L'AGCM ha sanzionato Acea, Edison, Eni, Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico per 14,5 milioni di euro. Pratiche commerciali scorrette, fatturazioni errate, rimborsi mancanti, etc.

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a cura di Dario D'Elia

Acea, Edison, Eni, Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico sono state sanzionate per complessivi 14,5 milioni di euro dall'Antitrust. A distanza di quasi un anno di indagini con la collaborazione anche della Guardia di Finanza, l'AGCM ha confermato un'anomalia diffusa dei meccanismi di fatturazione. Senza contare "le ripetute richieste di pagamento per bollette non corrispondenti a consumi effettivi, nonché gli ostacoli frapposti alla restituzione dei rimborsi".

Insomma, c'è una sottile linea rossa che unisce telco e società energetiche. Il trend sanzionatorio degli ultimi anni dimostra che la situazione volge al peggio. Chi si occupa di valutare il rapporto tra rischi e benefici ormai ha ben chiaro che trasgredire conviene.

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Il consumatore

Agcm ha accertato che le società in questione si sono distinte per "una pratica commerciale aggressiva: e cioè una gestione inadeguata delle istanze e delle comunicazioni di clienti finali che lamentavano la fatturazione di consumi di elettricità o di gas naturale divergenti da quelli effettivi".

Sono state rilevate deficienze del processo di fatturazione, malfunzionamenti dei sistemi informatici e una mancata sospensione delle attività di riscossione (sollecito, messa in mora e distacco, talvolta senza preavviso) nell’attesa di una risposta chiara, puntuale ed esaustiva.

Dopodiché anche nel caso di conguagli di elevato importo, "le imprese non avevano adottato misure per attenuare l’impatto della bolletta, senza informare adeguatamente gli utenti sulla possibilità di rateizzare né sui termini di pagamento più lunghi".

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In sintesi verifiche inconsistenti e minacce per l'avvio o la prosecuzione delle procedure di riscossione: una vera e propria pratica scorretta. Non di meno "la mancata o ritardata restituzione di importi dovuti a vario titolo ai clienti finall"

"Per le due società del gruppo Enel, infine, è stata accertata una terza pratica scorretta: questa consisteva nell’addebito degli interessi di mora per tardivo pagamento, anche in caso di bollette recapitate in ritardo o non recapitate e in presenza di un reclamo in tal senso".

Questo il dettaglo delle sanzioni: Acea 3.600.000 euro, Edison 1.725.000 euro, Eni 3.600.000 euro, Enel Energia 2.985.000 euro e Enel Servizio Elettrico 2.620.000 euro.

"Nel corso dei procedimenti, gli operatori hanno proposto modifiche alle procedure utilizzate finora nella gestione delle istanze e dei reclami da parte dei consumatori e anche per migliorare i processi di fatturazione", conclude la nota. "In considerazione di questi elementi, le sanzioni sono state ridotte in misura proporzionale al grado di rilevanza ed effettiva implementazione di tali innovazioni".