Crisi nera: crollano le utenze TLC residenziali e quelle mobili

L'ultimo bollettino AGCOM conferma 560mila utenze residenziali e 2,2 milioni di SIM in meno rispetto allo scorso anno. Male anche le prestazioni medie della banda larga: solo 5,2 Mbps.

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a cura di Dario D'Elia

Le utenze telefoniche residenziali sono in crollo: l'AGCOM conferma -560mila linee su base annua e 1 milione in meno negli ultimi due anni. Secondo l'ultimo bollettino trimestrale (giugno 2014) del Garante, Telecom Italia avrebbe perso 1,5 milioni di utenze e di queste solo 450mila (30%) sono passate alla concorrenza.

Lo scenario nazionale quindi vede l'ex monopolista con il 61,4% (-1,8% su base annua) di share, al secondo posto Wind con il 13,5% (invariato), al terzo posto Fastweb con il 9,9% (+ 0,8%), poi Vodafone con il 9,5% (invariato), infine Tiscali con lo 2% (+0,1%) e BT Italia con lo 0,4% (+ 0,1%).

Rete fissa

Sul fronte brodband la crescita è stata di 240mila utenze rispetto allo stesso periodo 2013. A trainare soprattutto le offerte in fibra di Telecom Italia e quelle di Fastweb – insieme raggiungono +230mila, mentre gli accessi ADSL di fatto sono in leggera flessione da sei mesi a questa parte (-60mila). Buono il tiro del wireless (WiMAX e simili) con +130mila.

"Gli accessi NGA, con un incremento di circa 175 mila unità nel corso del 2014, risultano di poco inferiori alle 540 mila linee, pari al 3,8% delle complessive linee a larga banda (2,2% nel giugno 2013)", si legge nel documento.

"La quota di mercato di Telecom Italia si riduce su base annua dello 0,9%, portandosi al 48,8%. Se ne avvantaggiano principalmente Fastweb (+0,5%) e gli operatori minori, rappresentati in larga parte dai fornitori di servizi Fixed Wireless Access (+0,7%)".

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Il capitolo più delicato in ogni caso è quello delle prestazioni della banda larga residenziale che in media si attesta sui 5,2 Mbps, praticamente al 47° posto nel mondo e notevolmente indietro rispetto a Germania (8,1 Mbps), Francia (6,6 Mbps) e Regno Unito (9,9 Mbps). Facciamo meglio nel mobile con 4,6 Mbps, ma Francia e Regno Unito sono comunque rispettivamente a 5,9 Mbps e 5,6 Mbps. "Il ritardo dell'Italia si amplia se si considerano le linee in grado di supportare servizi video avanzati (4K ready). Solo l'1,6% delle connessioni italiane ha una velocità superiore ai 15 Mbps", ricorda la nota.

Anche il segmento mobile è in affanno per quanto riguarda le utenze: -2,2 milioni di linee. TIM è in flessione (-0,4% di linee) anche se mantiene il 32,1% del mercato. Seguono Vodafone (27,7%) che perde il 2,1% e Wind stabile al 22,9%. H3G supera il 10% e registra un +0,5%. Bene gli operatori mobili virtuali (MVNO) con il 6,9% delle linee complessive (+1,8%). Poste Mobile detiene il 47,4% del settore, perde il 7,5% rispetto al giugno 2013, mentre Lycamobile al 12,9% è di fatto il secondo operatore mobile virtuale italiano.