Curiosity mette in funzione il suo laser per analizzare Marte

Il rover Curiosity della NASA si prepara al lavoro duro. Dopo l'aggiornamento del firmware è stata testata la calibrazione del laser che permetterà di polverizzare varie rocce del Pianeta Rosso e analizzare la composizione.

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a cura di Manolo De Agostini

Curiosity, il rover della NASA atterrato recentemente su Marte, ha messo in funzione per la prima volta il laser da oltre un milione di watt. Il laser fa parte della strumentazione chiamata Chemistry and Camera (ChemCam in breve) e servirà per analizzare il suolo. Dopo l'aggiornamento del firmware, il "robottone" inizia quindi a mettere in funzione le sue varie e sofisticate parti, nell'arduo compito di scoprire il più possibile sulla geologia del mondo alieno e in particolare dettagli sul suo passato.

Per calibrare la sua "arma letale" Curiosity si è affidato a N165, una roccia che in modo meno tecnico è stata ribattezzata Coronation, non molto distante dal sito di atterraggio. L'impulso laser che ha colpito la roccia non è stato uno, bensì trenta della durata di cinque miliardesimi di secondo.

L'obiettivo, una volta colpito, ha restituito plasma ionizzato incandescente, offrendo uno specifico spettro di luce che la ChemCam ha catturato con i suoi tre spettrometri, che le consentono di registrare un totale di 6144 lunghezze d'onda differenti nell'ultravioletto, infrarosso e luce visibile. I dati raccolti sono stati inviati per le analisi alla NASA e al Los Alamos National Laboratory. I primi commenti parlano di dati molto interessanti, seppur ancora da spulciare a fondo. In ogni caso era solo una prova prima dell'inizio del "vero" lavoro.

Curiosity nei prossimi giorni si preparerà a muoversi, facendo alcune manovre e dirigendosi verso una posizione chiamata Glenelg, distante 400 metri. Si tratta di un luogo in cui si intersecano tre tipi di terreno differenti e che servirà per testare la strumentazione di bordo, compreso un trapano a percussione utile per colpire le rocce sotto al rover e recuperare campioni da analizzare con altri strumenti a bordo.