DDLFantasy ha chiuso definitivamente. Uno dei forum italiani più famosi per la disponibilità di musica, film, giochi, e-book e software pirata ha preferito mettere fine a ogni attività prima di dell'intervento della Guardia di Finanza e della Magistratura. "DDLFantasy.Net - è stato bello finché è durato... Mi spiace molto dare questa brutta notizia, ma visti i recenti avvenimenti.. credo sia meglio chiudere baracca prima che lo faccia qualcun altro", si legge nella homepage del sito.
"Dopo diversi anni che DDLFantasy regna nel mondo del direct download.. e dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, come una grande famiglia... purtroppo è arrivato anche questo momento che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare arrivasse cosi presto...".
Il commiato
E per avvenimenti chiave i gestori intendono la chiusura di Megaupload/Megavideo da parte dell'FBI, il sequestro di Filmgratis.tv, ScaricoLibero e altri, l'arresto di SIDCrew e infine il termine attività di molte Crew/releaser. "La caccia alle streghe sul diritto d'autore è aperta. Ringrazio di cuore tutto lo staff, i releaser e tutti gli utenti registrati... Addio!", così conclude il messaggio di commiato.
Effettivamente in queste ore molti italiani saranno pervasi da un sentimento di solidarietà e forse qualcuno anche di mestizia. Però è anche vero che molte delle attività di DDLFantasy - per responsabilità diretta o indiretta non lo sappiamo - si posizionavano oltre la soglia della legalità . Come ben sappiamo la normativa vigente sul copyright è tutt'altro che perfetta, e oggetto di dibattito (L'AGCOM congela la norma anti-pirateria: tutto da rifare), ma la sostanza non cambia. Il traffico online di contenuti che violano le normative sul copyright è illegale.
Una guida per riconoscere i tuoi Santi
Se poi si parla di 430mila utenti registrati, 14.534 contenuti musicali, 16.183 film, 2.699 Programmi TV, 9.588 videogiochi, 3.242 software, 4.132 e-book in italiano, 2.165 Serie TV, 4.920 film e 487 telefilm in streaming, difficile poter credere che si trattasse di una piattaforma improvvisata.
Per qualche strano meccanismo psicologico molti utenti considerano questi siti come opere a fin di bene, dimenticando che la maggioranza sono a scopo di lucro. Ovviamente il business non si alimenta con le donazioni PayPal, bensì con la pubblicità . E non stiamo parlando di cifre appena sufficienti per rientrare dei costi server - in questo caso in Francia - bensì di veri e propri stipendi.