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Immagine di DJI ROMO, il robot che si muove con precisione da drone | Test & Recensione
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DJI ROMO, il robot che si muove con precisione da drone | Test & Recensione

Il primo robot aspirapolvere con tecnologia drone, design trasparente, navigazione millimetrica e un prezzo davvero premium.

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Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 28/10/2025 alle 09:00
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In questo articolo
  • Recensione in 1 minuto
  • Com’è fatto
  • Prova di pulizia
  • Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo
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  • Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo
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  • Com’è fatto
  • Prova di pulizia
  • Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo
  • Pro
    • Navigazione di alto livello
    • Potenza di aspirazione
    • Design
    • App intuitiva
    • Qualità pulizia
  • Contro
    • Troppo cauto in case con molti ostacoli
    • Altezza del robot
    • Prezzo

Il verdetto di Tom's Hardware

Il DJI ROMO rivoluziona la pulizia domestica con tecnologia drone: navigazione millimetrica, bracci estensibili e design trasparente iconico. Autonomia eccellente, potenza di aspirazione elevata e ottima qualità della pulizia giustificano, almeno in parte, il prezzo premium, che arriva a 1.909€ per la versione di punta. Ideale per appassionati tech che cercano il meglio, con alternative meno costose disponibili.

Informazioni sul prodotto

DJI ROMO non è l’ennesimo robot aspirapolvere: è la prima incursione del leader dei droni nel mondo della pulizia intelligente della casa, e porta con sé l’intero patrimonio tecnologico sviluppato per anni e anni e adottato al settore del volo. È il primo robot a racchiudere, in un unico corpo trasparente, la stessa combinazione di visione millimetrica, autonomia e soluzioni ingegneristiche dei droni DJI. Il risultato è un robot aspirapolvere che si muove nella casa in un modo che non abbiamo visto fare a nessun altro prodotto. 

Il cuore dell’innovazione è infatti il sistema di rilevamento ostacoli a livello millimetrico, derivato direttamente dalla sensoristica dei droni. Due sensori di visione fisheye ad alte prestazioni e un LiDAR a doppio trasmettitore grandangolare permettono a ROMO di evitare persino un cavo da 2 millimetri. Lo si nota fin da subito, da momento della mappatura: questo robot si muove nella casa in maniera fluida, sicura e soprattutto passa in aperture con una precisione di nemmeno un millimetro. 

Vediamo come è andata la nostra prova e quando questo prodotto ha il potenziale di essere un cosiddetto “game changer” per l’industria.

Recensione in 1 minuto

Il DJI ROMO è la prima incursione di DJI, leader mondiale dei droni, nel mondo dei robot aspirapolvere. Trasferendo la tecnologia di navigazione dei suoi droni, DJI ha creato un prodotto radicalmente diverso: un robot trasparente, futuristico, che si muove in casa con una precisione mai vista. I suoi sensori fisheye e il LiDAR a doppio trasmettitore rilevano ostacoli di appena due millimetri, evitando perfino cavi sottili e oggetti minuscoli. La mappatura è fluida, millimetrica, e i bracci flessibili permettono di pulire ogni angolo, anche attorno a mobili complessi o superfici irregolari.

La potenza di aspirazione è elevata (25.000 Pa), e il sistema di lavaggio automatico combina forza, pressione e regolazione intelligente dell’acqua. La base trasparente, compatta e completamente autonoma, si occupa di svuotare, lavare e asciugare i panni per oltre 200 giorni di funzionamento senza interventi manuali. L’app DJI Home replica la stessa precisione, consentendo la gestione di percorsi personalizzati e modalità dedicate — dalla cucina alle aree per animali — con un’interfaccia semplice e sicura.

Esteticamente ROMO rompe gli schemi: un corpo completamente trasparente che mostra l’ingegneria interna, più simile a un oggetto da collezione che a un elettrodomestico. È un design divisivo, ma iconico. Nella prova pratica, il robot ha mostrato intelligenza e delicatezza, anche se a volte troppo prudente davanti a ostacoli sospesi o tappeti con frange.

Il modello top, ROMO P, costa 1909 euro, ma è un concentrato di innovazione. È silenzioso, potente e praticamente autonomo. Esistono anche altre versioni, molto meno costose, che eliminano il dettaglio estetico della trasparenza.

Com’è fatto

A colpo d’occhio il DJI ROMO sembra un oggetto proveniente dal futuro. È il primo robot aspirapolvere completamente trasparente, un design che rompe l’abitudine degli elettrodomestici “anonimi” per trasformarsi in una oggetto che farà impazzire gli appassionati di tecnologia. Probabilmente non piacerà a tutti, alcuni lo considereranno un po’ “estremo”, e per questo DJI arriva sul mercato con tre differenti versioni: DJI ROMO P, il modello di punta completamente trasparente, sia robot che base; il DJI ROMO A, con la base bianca, classica, e il robot trasparente; il DJI ROMO S, con robot e base entrambi bianchi. DJI ROMO A e S offrono le stesse caratteristiche funzionali, mentre ROMO P aggiunge la funzione di “profumatore del pavimento” e “disinfezione UV del sacchetto della polvere”, mancanti sugli altri due. Noi abbiamo provato il top di gamma, ROMO P, da come potete vedere dalla foto.

La scocca lascia intravedere ogni componente interno — i sensori, i bracci, i flussi d’aria e persino la struttura di raffreddamento — rendendo visibile ciò che solitamente resta invisibile. L’estetica di ROMO nasce dalla filosofia minimalista di DJI, la stessa che caratterizza i suoi droni e gimbal professionali. Questa scelta di “trasparenza” ha portato a ottenere un design non solo funzionale ma anche armonico, altrimenti non sarebbe stato un bel vedere. Insomma, è veramente ben riuscito.

La stazione base segue la stessa logica estetica: pannelli trasparenti, linee pulite e una struttura compatta che concentra in pochi centimetri un sistema di lavaggio, aspirazione e asciugatura completamente automatico. È il centro nevralgico dell’ecosistema ROMO, dove robot e base dialogano in modo continuo per garantire un funzionamento indipendente e privo di manutenzione fino a 200 giorni consecutivi.

DJI ha trasferito nel ROMO l’intero know-how accumulato in anni di navigazione aerea: il robot è dotata di due sensori di visione fisheye ad alte prestazioni e di un LiDAR a stato solido a doppio trasmettitore grandangolare. Questi elementi, combinati con algoritmi di machine learning, consentono al robot di rilevare ostacoli di appena due millimetri, come un filo di ricarica o una carta da gioco. La visione stereoscopica genera una mappa tridimensionale dell’ambiente, mentre il LiDAR ne aggiorna i contorni in tempo reale. Il risultato è un robot che si muove con la precisione di un drone, capace di evitare liquidi, adattarsi a diverse altezze del pavimento e navigare persino al buio, grazie alla sensibilità dei sensori fino a 0,1 lux.

Sotto la scocca ROMO ospita un motore ad alte prestazioni con ventola metallica a nove pale, in grado di sviluppare una pressione di 25.000 pascal e un flusso d’aria di 20 litri al secondo. Questo permette di catturare ogni particella di polvere, anche quella incastonata tra le fibre di un tappeto, con un solo passaggio. Il sistema di doppie spazzole anti-groviglio, azionate da motori indipendenti ad alta coppia, elimina il problema dei capelli lunghi che si attorcigliano, mantenendo sempre efficiente il flusso di aspirazione.

Il cassetto della polvere è collegato direttamente alla stazione base, che aspira i rifiuti in un sacchetto ad alta capacità, autosigillante e progettato per essere sostituito senza dispersione di polvere. Una volta terminata la raccolta, entra in funzione il sistema di soppressione del rumore a tre stadi, con camere insonorizzate e condotti silenziatori che riducono l’emissione acustica dell’80%. 

Uno dei tratti distintivi di ROMO è la presenza del braccio flessibile retrattile, controllato da algoritmi di mappatura in tempo reale. Si tratta di un sistema inedito: i bracci si adattano automaticamente alle forme dell’ambiente, si insinuano sotto mobili, intorno alle gambe di tavoli e sedie, lungo battiscopa e spigoli irregolari. Questo meccanismo garantisce una copertura del 100% delle superfici, eliminando l’angolo cieco tipico dei robot tradizionali. La doppia spazzola laterale, inoltre, copre un’area più ampia rispetto al panno lavapavimenti, così lo sporco viene sempre spazzato prima del passaggio umido, evitando che la polvere si trascini o si ridepositi.

Anche il modulo di lavaggio è di fascia alta. ROMO utilizza una piastra di lavaggio autopulente con quattro getti d’acqua ad alta pressione e un condotto di scarico da 16 mm, progettato per eliminare residui e odori. Durante la pulizia, la stazione esercita una forza verso il basso di 12 newton per garantire una frizione costante dei panni lavapavimenti. L’acqua è distribuita in modo intelligente dal serbatoio integrato da 164 ml, mantenendo i panni sempre umidi anche in sessioni prolungate.

Il robot riconosce automaticamente il livello di sporco e regola la quantità d’acqua e di detergente. Nella versione P, un vano aggiuntivo consente di alternare tra soluzione detergente e profumatore per pavimenti, permettendo di scegliere se affrontare il grasso della cucina o lasciare la casa delicatamente profumata.

L’esperienza d’uso si completa con l’app DJI Home, che replica la sobrietà visiva dei robot. Da qui si gestiscono tutte le funzioni: mappatura, percorsi personalizzati, programmazione delle stanze, modalità dedicate come “degreasing mode” per la cucina o “pet area” per le zone degli animali. L’app fornisce avvisi anticipati sul livello dell’acqua pulita e sporca, consente l’avvio rapido con un solo tocco e supporta l’autenticazione a due fattori per la sicurezza dei dati video e di controllo remoto.

ROMO supporta la ricarica rapida a 55 W, completando il ciclo in appena 2,5 ore. Tra gli accessori figurano rulli in gomma e setole, panni lavapavimenti, sacchetti per la polvere, filtri ad alta efficienza e rampe ausiliarie che gli consentono di superare soglie fino a 4 cm. Ogni componente è pensato per estendere la durata del dispositivo e mantenerne l’efficienza nel tempo.

Prova di pulizia

L’avvio è rapido: ROMO solleva leggermente la scocca, i sensori si illuminano, e in pochi secondi la mappa dell’ambiente appare sull’app DJI Home. Durante la pulizia, ROMO non parte a caso, effettua un’analisi dell’ambiente sfruttando la combinazione di sensori fisheye e LiDAR a doppio trasmettitore e la mappatura è così accurata da permettergli di muoversi in maniera molto fluida nell’ambiente. Lo abbiamo provato prima di tutto nello studio / laboratorio, un ambiente molto più incasinato di una casa, proprio per mettere alla prova la capacità di movimento, e i risultati sono stati molto convincenti.

I bracci robotici estensibili si aprono e si ritraggono in tempo reale, adattandosi ai bordi di tavoli, alle gambe delle sedie o alle irregolarità delle pareti. Ogni movimento è preciso, calibrato, mai casuale. I bracci ruotano, spazzano e rientrano, raggiungendo anche gli angoli che di solito restano inaccessibili.

Il vantaggio pratico è evidente: nessun residuo lungo i battiscopa o sotto i mobili, ma l’effetto collaterale è che, in presenza di tappeti con frange o superfici irregolari, i bracci possono incontrare una certa resistenza. In questi casi ROMO si ferma, valuta e spesso opta per un aggiramento. È un comportamento intelligente ma anche conservativo, più orientato alla sicurezza che all’aggressività. Alla stessa maniera, un cavo che penzola da una scrivania (ad esempio lo abbiamo notato con un cavo di joypad che arrivava quasi a terra), è sufficiente per bloccare il robot dall’avanzare.

Sul fronte della potenza, con 25.000 pascal di aspirazione e 20 litri d’aria al secondo, i risultati sono ottimi fin dal primo passaggio. La doppia spazzola anti-groviglio, con motori indipendenti è particolarmente efficace sui capelli lunghi e sui peli di animali: la promessa di “zero grovigli” si conferma nella pratica. 

Ovviamente la potenza di aspirazione e la velocità di rotazione delle spazzole varia; quando i sensori visivi rilevano particelle leggere, il robot rallenta automaticamente la rotazione della spazzola laterale per evitare dispersioni. 

Immagine id 74036

Terminata l’aspirazione, ROMO attiva il modulo di lavaggio. I panni lavapavimenti vengono costantemente inumiditi dal serbatoio integrato che regola il flusso d’acqua in base al livello di sporco. In presenza di macchie ostinate, il robot aumenta l’erogazione automatica e attiva la modalità sgrassante, utilizzando il detergente integrato.  Quando incontra sporco più ostinato, ROMO aumenta automaticamente l’erogazione d’acqua e la pressione di contatto. Il risultato sono pavimenti puliti al primo passaggio se lo sporco è fresco, mentre richiederà un po’ più d’insistenza sullo sporco secco. Nella nostra esperienza le uniche macchie rimaste sono state dei piccolissimi punti sul parquet di un adesivo, macchia difficilmente rimovibile da qualsiasi robot o lavapavimenti e che ha richiesto straccio, sgrassante e olio di gomito.

Una volta completata la sessione, ROMO torna autonomamente alla base per la pulizia ad alta pressione e acqua calda. Quattro getti d’acqua lavano i panni con una forza di 12 newton, mentre il condotto di scarico elimina i residui e previene la formazione di odori.

Attraverso l’app DJI Home, l’esperienza si completa con una gestione intuitiva. Si possono programmare pulizie per aree specifiche — cucina, bagno, salotto — e impostare strategie differenti. Ad esempio, ROMO può lavare la cucina con la modalità “degreasing” e poi tornare alla base per risciacquare i panni prima di pulire il bagno, evitando contaminazioni incrociate. La logica è intelligente, ma anche qui emerge un compromesso: le procedure di lavaggio frequenti allungano leggermente il tempo complessivo del ciclo. Tuttavia, ciò che si guadagna è un livello di igiene che nessun sistema tradizionale riesce a garantire.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo

Dopo giorni di utilizzo, i pregi di DJI ROMO sono chiari. Il primo e più evidente vantaggio è l’intelligenza di navigazione. ROMO percepisce l’ambiente come nessun altro robot domestico grazie alla combinazione di sensori fisheye e LiDAR derivati dai droni DJI. Il modo in cui si muove nella casa è differente rispetto a tutti gli altri modelli, non solo per la precisione ma anche per la fluidità stessa con cui gira attorno a mobili e oggetti. Il bumper anteriore non viene quasi mai usato perché il robot si ferma prima; solo in qualche occasione, con oggetti molto bassi, il robot ha urtato l’ostacolo.

Il secondo punto di forza è la gestione completamente automatica della manutenzione. Il sistema di autopulizia ad alta pressione funziona molto bene. La qualità di aspirazione è ottima, anche sui tappeti grazie alla potenza di aspirazione. La qualità di lavaggio è pari a quella di altri robot di fascia alta.

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C’è poi il fattore estetico, che nel mondo dei robot aspirapolvere è raramente un argomento ma qui diventa centrale. Il design trasparente o piace, o non piace, e se siete appassionati di tecnologia, probabilmente è un elemento che da solo potrebbe spingervi ad acquistarlo, con il bonus che dal punto di vista funzionale, è comunque un ottimo aspirapolvere robot / lava pavimenti.

Tra i punti deboli c’è probabilmente solo l’altezza (98mm), che non gli permette d’infilarsi sotto mobili bassi, e il prezzo. Il modello di punta, Romo P, costa 1909 euro, praticamente un primato della categoria. Tuttavia, se l’estetica trasparente non vi interessa, il Romo A costa 1609 euro, e il ROMO S costa 1309 euro.

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