Droni Facebook per portare social e messaging nel mondo

Facebook sta acquisendo Titan Aerospace per 60 milioni di dollari. L'obiettivo è sfruttare i suoi droni nell'alta atmosfera per potenziare le reti di comunicazione nei paesi in via di sviluppo.

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a cura di Dario D'Elia

Facebook sta pensando di sfruttare i droni per portare sistemi di comunicazione wireless nelle località remote e nei paesi in via di sviluppo. Secondo fonti di TechCrunch, l'azienda di Zuckerberg starebbe per acquistare per 60 milioni di dollari la semi-sconosciuta Titan Aerospace.

Il pezzo forte di questa startup sono i droni Solara 60 e Solara 50, una sorta di "satelliti dell'alta atmosfera" alimentati ad energia solare. In pratica decollano da terra grazie a una comune batteria, raggiungono i 20mila metri di quota e sono in grado di volare per 5 anni senza sosta. L'intera superficie alare e dei piani di coda non a caso è tappezzata di pannelli solari.

Solara

In verità questi droni sono in grado di compiere più attività: dal monitoraggio atmosferico, fino al mapping fotografico. Facebook però vorrebbe puntare sulle telecomunicazioni, sfruttandoli come antenne. Per altro bisogna ricordare che il noto social network aderisce al progetto internazionale Internet.org che punta a rendere Internet accessibile ai due terzi della popolazione mondiale non ancora connessi. Google tempo fa ha presentato "Project Loon", di fatto un sistema di comunicazioni basato su palloni aerostatici. Facebook vuol fare lo stesso con i droni.

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Titan Aerospace promette di fatto l'estensione dei sistemi di comunicazione vocale e dati, nonché il supporto alle frequenze VHF, UHF e microonde. "Il ripetitore riceve i segnali dai trasmettitori su canali frequenza radio selezionali e dopo li ritrasmette su un'altra frequenza al ricevitore. A seconda della configurazione, questa stazione base può rimanere al suolo in un ambiente controllato oppure facilmente montata sulla piattaforma Solara per incrementarne le capacità", spiega il sito ufficiale della startup.

Si parla di dati e comunicazioni oltre i 100 miglia nautici, ovvero circa 185 km. Sotto il profilo software pare che Facebook stia lavorando su due fronti. Da una parte con Onavo - acquisita l'anno scorso - per la compressione dei dati. Dall'altra sullo sviluppo di applicazioni più leggere per gestire funzioni base di social networking e condivisione di messaggi (Whatsapp).