Droni militari pilotati come nei videogiochi: touch su tablet

La Marina statunitense sta investendo 100 milioni di dollari per i droni militari che domani in autonomia salveranno vite e trasporteranno materiali. Il primo esperimento hardware/software ha funzionato.

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a cura di Dario D'Elia

La Marina statunitense pensa già a stormi di droni autonomi capaci di rifornire le truppe nelle aree remote e anche recuperare eventualmente Marine feriti in battaglia. Dietro a questo progetto c'è l'Ammiraglio Matthew Klunder, che il Wall Street Journal considera un po' il Jeff Bezos del Pentagono.

Il test sul campo

Si parla fondamentalmente di elicotteri-droni di grandi dimensioni, con persone a bordo o senza, capaci di decollare, atterrare e seguire una rotta in autonomia. "Ciò di cui stiamo parlando è realizzare elicotteri a grandezza naturale - e l'abbiamo fatto – ma anche trasportare un carico di 2,5 tonnellate", ha dichiarato Klunder. Il programma da 100 milioni di dollari che dovrebbe portare ai risultati sperati entro il 2019 sta muovendo i primi passi. Al momento, presso la Marine Corps Base di Quantico, i test confermano che i comandi via tablet su un elicottero grande – in questo caso con equipaggio - funzionano bene.

Un operatore può essere formato in 30 minuti, dopodiché l'elicottero segue i comandi in modalità intelligente. Come in un videogioco basta indicargli la destinazione e altri minimi parametri e lui in autonomia evita persino eventuali ostacoli.

Non tutti però esultano per queste novità. Secondo Shawn Brimley, direttore del Center for a New American Security, si starebbe entrando in una nuova era fatta di dispostivi troppo indipendenti. Il Pentagono però ha già pubblicato delle linee guida sull'argomento, stabilendo l'impossibilità per i droni di portare a termine missioni offensive senza il coinvolgimento umano. Guardando però il nuovo UAC Northrop Grumman X-47B c'è poco da stare tranquilli.

Per quanto riguarda i droni di futura generazione, sponsorizzati dall'Ammiraglio Matthew Klunder, è confermato il coinvolgimento di Lockheed Martin Corp. e Aurora Flight Sciences.