Ecco perché i monitor in Europa costano di più

Secondo il WTO la UE applica dazi illegali su un gran numero di prodotti IT

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a cura di Dario D'Elia

In sede internazionale si dibatte ancora sul cosiddetto Information Technology Agreement, un accordo internazionale che riguarda il commercio dell'IT. Secondo il World Trade Organisation (WTO) - su segnalazione di alcuni paesi, USA, Giappone e Taiwan in testa – l'Unione Europea da anni starebbe applicando una serie di dazi su prodotti tecnologici che dovrebbero liberamente circolare sui mercati.

È il caso ad esempio dei monitor da 19 pollici, che la UE continua a considerare come dei televisori, e quindi liberamente tassabili. World Trade Organisation, ovviamente, non concorda con questa interpretazione anche se la definizione di ogni prodotto, incluso nell' Information Technology Agreement redatto nel 1996, potrebbe prestarsi ad interpretazioni.

Al momento è stata spedita alla UE una prima richiesta di chiarimenti, che potrà essere legalmente respinta. Nel caso la WTO non dovesse ritenersi soddisfatta è probabile che le parti si ritrovino di fronte al Dispute Settlement Body, una tavolo di discussione che sarà aperto il prossimo 23 settembre.

La WTO, di fatto, vorrebbe rendere prodotti come monitor e stampanti praticamente duty-free, per agevolare l'innovazione tecnologica – come è contenuto nell'Information Technology Agreement.