Emendamento UE anti Apple per il caricabatteria universale

Sarà la volta buona per un caricatore universale per smartphone e tablet?

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a cura di Dario D'Elia

I caricabatterie universali per smartphone e tablet accendono nuovamente il dibattito in sede comunitaria. Il Comitato per il Mercato Interno ieri ha proposto un nuovo emendamento per la legge sui dispositivi radio che obblighi i produttori di telefonia e non solo ad adottare un unico standard per le unità di ricarica. È una storia talmente vecchia che non può che mettere tristezza.

Se ne parla dal 2009, solo che la "moral suasion" su alcune aziende non ha funzionato. Inutile girarci intorno; oggi l'unico brand che fornisce un alimentatore proprietario in ambito smartphone è Apple. Va bene che su un estremo ha inserito un connettore USB, ma dall'altro ce n'è comunque uno esclusivamente compatibile con gli iPhone. E questo non fa altro che alzare costi e incrementare il livello di rifiuti elettronici poiché non è possibile il riutilizzo con altri dispositivi.

L'incompatibile

Sul fronte tablet invece il mercato attualmente è spaccato. A parte la solita mosca bianca Apple, con il suo connettore speciale, gli altri marchi adottano in alcuni casi il supporto micro USB e in altri il classico spinotto del settore notebook. Bisogna riconoscere però che fino ad oggi nessuno aveva sollevato il problema. 

"Abbiamo invitato gli stati membri e i produttori a introdurre finalmente un caricatore universale, per mettere fine al caos di cavi del settore cellulare e tablet", ha dichiarato Barbara Weiler dei social-democratici europei. "Abbiamo cambiato i punti chiave nella bozza della Commissione per evitare le interferenze tra categorie di dispositivi radio diverse e assicurare che i piccoli marchi non siano costretti a oneri amministrativi più pesanti".

La proposta infatti punta ad armonizzare le norme anche sul fronte delle interferenze radio: insomma trovare una soluzione affinché cellulari, cancelli ad apertura automatica, modem o altri dispositivi non vadano in conflitto.

Il prossimo passo? "Il Comitato deciderà più avanti se iniziare le negoziazioni informali con il Consiglio UE per trovare un accordo sulla prima lettura", conclude la nota ufficiale.

Apple può dormire sonni tranquilli, ci vorranno ancora molto tempo e molte chiacchiere.