Europa a gamba tesa su Washington per governare Internet

La Commissione UE rompe gli indugi è propone una globalizzazione dell'ICANN. Basta con il dominio statunitense sulla governance della Rete.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione UE vuole finalmente decidere sulla Governance di Internet, andando a pestare i piedi a Washington. O meglio, sogna un governo più corale e globalizzato. Il debito politico e di immagine che hanno gli Stati Uniti a causa dello scandalo NSA e non solo si farà sentire notevolmente. "I prossimi anni saranno critici per il ridisegno della mappa globale della governance Internet", ha dichiarato ieri il vice presidente della Commissione Neelie Kroes.

"L'Europa deve contribuire in un modo credibile per portare avanti la governance Internet globale. L'Europa deve giocare un forte ruolo nella definizione di ciò che la rete dovrà essere in futuro". Sul piatto d'altronde ci sono sia la questione sorveglianza che l'influenza dei grandi gruppi di interesse statunitensi.

Internet Governance

Per questo motivo il nuovo corso si propone di migliorare trasparenza, responsabilità e gestione. Per la Commissione UE, Internet deve continuare a servire i diritti umani e delle libertà fondamentali. Su questi due punti non ci sarà negoziazione: "devono essere protetti su Internet".

Le proposte concrete della Commissione riguardano nello specifico:

  • Stabilire una chiara linea temporale per la globalizzazione dell'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) e dei compiti IANA (Internet Assigned Numbers Authority)
  • Rafforzare l'Internet Governance Forum globale
  • Inaugurare una piattaforma online per dare trasparenza alle politiche Internet, Global Internet Policy Observatory
  • Analizzare i conflitti tra leggi nazionali o giurisdizioni per individuare possibili rimedi
  • Un impegno continuo per migliorare la trasparenza, responsabilità e inclusione di tutti attori in gioco
  • Un impegno per stabilire una serie di principi della Internet governance per salvaguardare l'apertura e la natura non-frammentata di Internet
  • Un impegno per globalizzare il sistema decisionale (ad esempio il coordinamento dei nomi di dominio e indirizzi IP) per salvaguardare stabilità, sicurezza e resilienza di Internet.

"Alcuni chiedono che l'International Telecommunications Union prenda il controllo delle funzioni chiave di Internet. Sono d'accordo che i governi debbano avere un ruolo cruciale nel gioco, ma un approccio dall'alto verso il basso non è la risposta giusta. Dobbiamo rafforzare il modello multi-stakeholder per preservare Internet quale motore veloce dell'innovazione", ha concluso Kroes.

La negoziazione con gli altri paesi è prevista per aprile quando vi sarà il prossimo Netmundial meeting di San Paolo, dopodiché toccherà all' Internet Governance Forum di agosto e l'High Level ICANN meeting.