Fiido M1, la Fat Bike elettrica, ammortizzata, pieghevole ed economica | Recensione

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Difficilmente si potrebbe desiderare qualcosa di più considerando che la M1 di Fiido integra, a meno di 1000 euro, tutte le caratteristiche oggi disponibili per una bicicletta adatta a ogni terreno e stagione.

Telaio in lega di alluminio, doppio ammortizzatore, freni a disco anteriore e posteriore, pneumatici CST da 20x4”, cambio Shimano a sette rapporti, batteria da 250 watt e, come anticipato, la possibilità di ripiegarla per ridurre l’ingombro a meno di un metro e trasportarla con facilità.

Assemblaggio

Dovrete assemblare alcuni componenti della M1 quando vi arriverà a casa. Nulla di complicato, impiegherete una decina di minuti in totale e chiunque riuscirà a farlo, anche senza esperienza. Essenzialmente dovrete: installare la sella, il manubrio e la ruota anteriore. Non arriverà ripiegata su se stessa, probabilmente per via della larghezza di circa mezzo metro che raggiunge in questa modalità, non l’ideale per un imballo da trasporto.

L’installazione della ruota anteriore necessita unicamente di allineare la forcella e inserire il mozzo, stringerlo leggermente (a mano) e poi agire sull’apposito gancio per metterla in sicurezza. Il freno a disco s’inserisce in maniera naturale e non necessita di ulteriore attenzione.

Per installare il manubrio dovrete semplicemente posizionarlo e avvitare un paio di viti, mentre per la sella è sufficiente inserire il tubo nell’alloggiamento e bloccarlo. Allineate infine i pedali ruotandoli di 90 gradi e il gioco è fatto.

Computer, cambio e accessori

Il cambio Shimano ha sette rapporti, e la corona anteriore ha 52 denti. Sulla destra del manubrio avrete una leva e un pulsante per cambiare in maniera precisa il rapporto. È preciso, veloce e intuitivo.

Poco sotto al cambio è posizionato l’acceleratore, una leva che spinta attiva la modalità full-electric e vi permette di arrivare senza sforzo alla massima velocità di 25 km/h.

Accanto alla manopola sinistra è posizionato il computer di bordo assieme ai pulsanti per il clacson e l’accensione della luce anteriore, a LED. Il computer è molto basilare, con un tasto accendete il motore elettrico della bicicletta e con un secondo tasto selezionate la modalità di pedalata: completamente elettrica, pedalata assistita o tradizionale.

Un catarifrangente è posizionato sotto alla sella, e un cavalletto è sulla forcella posteriore.

La batteria

250 watt di potenza, la batteria al litio si ricarica in circa 7 ore e permette di percorrere circa 100 km in modalità assistita, che diventano all’incirca la metà in modalità totalmente elettrica.

Il produttore indica fino a circa 500 cicli di carica. Per il cambio batteria è sufficiente… il costo…

Trasportarla ripiegata

Si ripiega in poche mosse: sbloccate il gancio della canna centrale per piegarla a metà, abbassate il sellino (o toglietelo), anche questo bloccato da un singolo gancio e ripiega i pedali. L’unico elemento che necessita la rimozione di due viti a brugola è il manubrio. Se l’altezza non dovesse essere un problema, potrete anche farne a meno e ridurre la M1 a un ingombro di circa un metro di altezza, uno di larghezza e mezzo metro di larghezza.

Questione differente è il peso, di circa 25 kg. Non sarà un problema effettuare l’operazione per caricarla in auto o su un treno, ma non pensate di poter aprire e chiudere la bicicletta continuamente durante la giornata e trasportala con troppa facilità.

Prova d’uso

Mettiamoci in sella, puntiamo il piede sul pedale e facciamo forza. Si nota subito che non è una bicicletta leggera, un po’ per il telaio massiccio e soprattutto per la batteria, nonché un po’ anche per i copertoni larghi che generano un certo attrito sulla strada. Ma dopo mezza pedalata si attiva il motore elettrico e in pochi metri starete già correndo a 20 km all’ora.

Le Fat Bike, soprattutto durante i primi minuti di guida, conferiscono una sensazione molto particolare, difficile da descrivere. Alle prime curve sarete un po’ timorosi e vi verrà naturale chiedervi se il rumore che sentirete provenire dagli pneumatici sia da interpretare come sintomo di sicurezza o di perdita di aderenza, e in pochi metri capirete che la sicurezza di guida offerta dalle Fat Bike è superiore a qualsiasi altra bicicletta.

Sull’asfalto, sabbia, terreno accidentato o anche neve, una Fat Bike vi offre il massimo controllo, e anche le possibili sbandate in curva ad alta velocità sono molto controllabili. Laddove con una bicicletta normale sareste a rischio caduta, un copertone grande vi permette di usare molto di più.

Tutto ciò vale anche per la M1, nonostante gli pneumatici abbiano una raggio inferiore rispetto ad altre Fat Bike. La pressione delle ruote gioca un ruolo fondamentale per il comfort di guida, poiché giocano un ruolo attivo nell’ammortizzare buche e irregolarità del suolo. Ci sono diverse scuole di pensiero su quanto devono essere gonfiate le ruote, ma solitamente si ricade in un valore tra gli 0,5 e gli 1 bar. La M1 ha pneumatici che arrivano gonfiati a circa 0.5 bar (almeno nel nostro caso), e considerando che la useremo principalmente su asfalto e meno nel fuori strada, abbiamo preferito portarle a 0,8 bar. Anche perché gli ammortizzatori anteriore e posteriore sono più che sufficienti per assorbire le irregolarità della strada.

Premendo l’acceleratore vicino alla manopola destra si attiva il motore elettrico e tenendo premuto raggiungerete i 25 km/h. L’accelerazione è morbida, e quando lo schiaccerete l’intervento non sarà immediato. Durante la prova non abbiamo mai abusato dell’acceleratore, di cui potremmo anche fare a meno, considerando che si tratta di una bicicletta e che viene naturale pedalare sfruttando principalmente l’assistenza del motore elettrico. È anche possibile sbloccare la massima velocità nel caso vogliate utilizzarla in situazioni che sfuggo dalle regole stradali (esempio su circuiti privati). Tenendo premuto il freno e l'acceleratore al massimo con la bicicletta spenda, basterà premere e tenere premuto il tasto di accensione per cinque secondi; il display mostrerà quello che sembra essere un codice di errore, ma che indicherà lo sblocco del limite di velocità. Ciò porta la velocità di punta a circa 30 km/h in elettrico, o quantomeno questa è la velocità che abbiamo misurato nella prova.

Comoda la possibilità di scegliere tra tre modalità di guida, ognuna legata a una velocità massima, cioè 15, 20 e 25 km/h circa. Selezionate la prima marcia, iniziate a pedale, interviene il motore elettrico che vi porta velocemente alla velocità di crociera di 15/16 km orari, e che riuscirete a mantenere continuando a pedalare con uno sforzo minimo.

I freni, con il doppio disco, sono potenti e in grado di bloccare le ruote praticamente istantaneamente. Proprio per evitare brusche frenate che possono portare a una caduta, sulla ruota anteriore è presente un sistema ABS, di cui potrete regolare l’intervento e che evita che la ruota si blocchi all’istante in caso di forte frenata. Abbiamo provato ad attivarlo, con un po’ di timore, e sembra funzionare. Non consigliamo di affidare totalmente la sicurezza a questo sistema, ma è interessante sapere che esiste questo ulteriore accessorio.Insomma, un’ottima esperienza di guida sotto tutti gli aspetti. Spezziamo una lancia anche a favore del design della M1. I modelli Fiido hanno un design molto particolare, probabilmente più apprezzato nei paesi asiatici, mentre la M1 segue linee più tradizionali. Il telaio con la canna a metà altezza e le ruote grandi bilanciano e rendono il disegno piacevole da ammirare, soprattutto in movimento.

Verdetto

La M1 costa 850 euro, un prezzo decisamente interessante considerando tutto quello che offre. Ruote grandi, batteria dalla lunga durata, possibilità di ripiegarla, ABS, freni a disco, ammortizzatore anteriore e posteriore. È piacevole da guidare, anche se vorrete usarla principalmente su strada. E il design è tra i migliori dei modelli Fiido disponibili.

Se state cercando una bicicletta elettrica, dovreste senza dubbio considerare questo modello.

Fiido M1

La Fiido M1 è una Fat Bike elettrica che integra, a meno di 1000 euro, tutte le caratteristiche oggi disponibili per una bicicletta adatta a ogni terreno e stagione.

Verdetto
La Fiido M1 è una Fat Bike elettrica o con pedalata assistita in grado di offrire un’elevata autonomia, una facilità e versatilità di guida massima, nonché la possibilità di ripiegarla e trasportarla facilmente.

Pro

- Ammortizzatore anteriore e posteriore- Freno a disco- Cambio preciso- Elevata autonomia- Ripiegabile- sicura da guidare- Tre velocità di crociera

Contro

- Il peso di 25 kg non la rende idonea se volete richiuderla e trasportala più volte al giorno

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