FileServe e Wupload non permettono più di condividere file

I servizi di file hosting FileServe e Wupload non consentono più in maniera definitiva la condivisione dei file. Rischieranno l'estinzione considerato il prossimo avvento di servizi di backup gratuiti come quello di Google.

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a cura di Dario D'Elia

FileServe e Wupload, due noti servizi di file hosting, alla fine hanno deciso di mollare. Dopo la doccia gelata di Megaupload e la recente presa di posizione di Paramount Pictures, anche questi due "cyberlocker" hanno annunciato l'uscita definitiva dal mercato della condivisione online.

FileServe inizialmente aveva disabilitato lo sharing tramite software terzi e annullato il programma che premiava gli utenti che condividevano di più. Da qualche tempo condividere i file con gli amici era ritornato possibile, ma adesso ogni volta che si prova capeggia la scritta "FileServe può essere usato solo per scaricare e recuperare file che hai caricato personalmente". 

Wupload di fatto si è comportato analogamente e quando quest'autunno ha deciso di sospendere il suo programma di "premiazione" il traffico online è crollato. Adesso con il blocco della condivisione ci si aspetta un'altra riduzione.

La caccia continua

Insomma, i "cyberlocker" torneranno a essere normali servizi di backup personale ma considerata la crescente concorrenza gratuita di società come Google c'è da credere che i ricavi saranno sempre meno.

Intanto il nuovo nemico numero uno di Hollywood, l'inglese PutLocker, ha deciso di difendersi pubblicamente rimandando al mittente ogni accusa di pirateria. "In qualsiasi altro settore una persona che fa questo tipo di dichiarazioni potrebbe essere denunciato per diffamazione. Divertente come funziona tutto ciò", ha dichiarato Adrian Petroff, responsabile operazioni di PutLocker, citando le recenti esternazioni di Paramount Pictures.

"PutLocker ha preso una posizione forte contro la violazione del copyright e nell'ultimo anno e mezzo abbiamo cancellato centinaia di migliaia di file che violavano le norme sul copyright e bloccato i conti di centinaia di recidivi", ha aggiunto Petroff. "PutLocker collabora sempre con i titolari di diritti d'autore e le forze dell'ordine nazionali e internazionali per difendere i diritti dei produttori e distributori di contenuti".

Il problema forse è che il cosiddetto "notice and takedown", ovvero segnala e cancella, alle major non basta più. Vogliono spazzare via tutto in barba anche al Digital Copyright Millenium Act.