Forse un giorno volare diventerà la soluzione di mobilità individuale più diffusa, nel frattempo un maker italiano ha immaginato che volare potrebbe essere la soluzione ad alcuni problemi legati agli interventi di emergenza. Nasce così Flytech, progetto di esoscheletro volante in fase di sviluppo, che ha saputo attrarre l'attenzione del settore, diventando anche finalista del Rome P.R.I.Z.E. all'ultima edizione della Maker Faire.

L'unità di volo, come la definisce più precisamente il suo inventore, è infatti stata pensata per sollevare un uomo così da poter intervenire in operazioni di soccorso o emergenza in scenari che non è possibile raggiungere con mezzi tradizionali.
Flytech è composto di due parti principali, l'esoscheletro vero e proprio, con pettorina frontale, che serve non solo a ridurre il peso dei vari apparati alloggiati sulla schiena, ma serve anche da aggancio per restare saldamente uniti alla struttura quando ci si trova in volo.

Sulla schiena invece troviamo i due bracci estensibili tramite motoriduttori, che ospitano le eliche con motori brushless, ciascuno capace di erogare oltre 40 Hp, per una spinta statica complessiva di circa 130 kg. La fase di sviluppo del prototipo è stata appena terminata. Nelle prossime settimane dovrebbero invece iniziare i vari test di funzionamento e di volo. Come si può vedere sul sito ufficiale però, lo sviluppatore del Flytech ha già effettuato delle prove preliminari utilizzando due particolari droni elicottero per verificare la possibilità di sostenere il peso di una persona.